Nell’ultimo episodio “VFX Artists React” di Corridor Crew su YouTube si parla anche di The Flash, la pellicola di Andy Muschietti che con un budget di circa 220 milioni di dollari, a cui vanno aggiunte le spese di marketing, ha raggiunto in tutto il mondo appena 268,5 milioni.

Gli esperti di effetti visivi hanno analizzato alcuni dei peggiori momenti digitali dal film, sottolineando tutti i problemi nelle scene più critiche, dalla “pioggia di infanti” del primo atto, al cammeo digitale di Henry Cavill, definito “direttamente uscito da Polar Express” e così via.

La qualità degli effetti visivi al di sotto degli standard, definiti da Sam Gorski come “tra i peggiori in un cinecomic da molto tempo”, è attribuita allo stato attuale dell’industria degli effetti visivi in cui gli artisti vengono oberati di lavoro da svolgere in poco tempo, come spiegato da Jordan Allen:

Ai dirigenti non importa del vostro tempo, degli straordinari, dei fine settimana impegnati. Dicono solo: “Finite entro questa data” perché alla fine dei conti agli azionisti non importa della qualità della CGI. […] Per certi versi queste reazioni negative vanno a vantaggio degli artisti perché in questo modo si aprirà un dibattito e non si potranno accettare certe condizioni.

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