Delle tre nuove serie legate all’universo di Daredevil che usciranno nell’ambito dell’iniziativa di rilancio chiamata Running with the Devil, quella di cui sinora si è parlato meno è certamente Kingpin. L’editor Mark Paniccia e lo sceneggiatore Matthew Rosenberg hanno da poco messo una pezza a questa condizione subalterna, grazie a un’intervista sulle pagine di Marvel.com. E noi siamo felici di riportarvi le loro dichiarazioni più interessanti.

 

Kingpin #1, copertina di Jeff DekalPaniccia – Kingpin è a New York e ha un nuovo piano che allargherà lo spettro della sua influenza in modi inediti. Sarà divertente vedere con quale strategia cercherà di manipolare lo schema delle cose in città. I lettori potrebbero essere piuttosto dispiaciuti da quel che sta per succedere ad alcuni dei comprimari della serie.

Rosenberg – Ad essere protagonista sarà soprattutto la visione del mondo di Fisk, un uomo d’affari terribilmente determinato. La sua vita è una serie di traguardi ambiziosi e di sforzi per trovare il modo di raggiungerli, sorpassando enormi ostacoli. Che siano leggi sul lavoro, tassazioni, poteri di prevenzione del crimine di Ulysses o le azioni spettacolari di Daredevil, sono solo problemi da risolvere.

Il Diavolo Rosso è probabilmente il più duraturo e il più grave, ma nulla di più. Quindi, non c’è che trovare, ogni volta, un modo per batterlo nel grande gioco. Ed è questo il nucleo della nostra storia: uno studio sul piano più ambizioso di Fisk per sconfiggere tutti gli autoproclamati eroi che lo infastidiscono. Alla fine, sono solo affari.

La rivalità tra Matt e Fisk dipende dal fatto che hanno una prospettiva molto diversa sulle cose. In qualche modo non è che un malinteso: Murdock guarda le cose dal basso, dalla strada, e vede la fonte dei problemi lassù, tra gli attici dove invece vive Kingpin. Un punto da cui lui può vedere il grande schema delle cose.

Matt è assolutista nel giudicare le azioni giuste o sbagliate e decide di agire di conseguenza. Fisk, per lui, è malvagio perché trae profitto dal crimine e dal dolore. Ma dalla sua prospettiva, Wilson non è il cattivo della storia. Ama New York e l’idea di quel che potrebbe essere, sta lavorando per migliorarla in modi che Matt non può nemmeno immaginare. Non è una questione personale, ma una guerra per salvare la città. E certe perdite devono essere messe in contro. Kingpin è un generale, Murdock un soldato.

 

Rosenberg si dice felicissimo di far parte di un’iniziativa narrativa complessa e condivisa come Running with the Devil, costruita su assunti di base sparsi su quattro serie che procedono poi per vie diverse. Inoltre, la prospettiva di lavorare così profondamente su un personaggio iconico, forgiato dal lavoro di autori e artisti leggendari, è entusiasmante.

 

Rosenberg – Lavorare assieme a Ed Brisson, Charles Soule e Ron Garney, è incredibile. Mi sento sostenuto da una rete di collaborazione davvero importante, con un livello di competizione amichevole che ci spinge a dare il massimo. Voglio assicurarmi che il mio lavoro sia all’altezza del loro. Charles e Ed sono stati molto pazienti e generosi con me, ai miei esordi, amo il loro lavoro e l’ho studiato per migliorare me stesso. Ancora oggi li disturbo per qualche consiglio preziosissimo.

Gli editor Mark Basso e Mark Paniccia mi hanno aiutato moltissimo, permettendomi di fare, assieme ad Axel Alonso, cose che mai avrei immaginato. Ben Torres, il mio disegnatore su questa serie, sta facendo un sacco di lavoro e contribuendo a rendere questa un’esperienza fantastica.

 

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Fonte: Marvel