The Last Annihilation è l’evento Marvel che incombe sui personaggi cosmici. Ne parla in una recente intervista l’uomo che più di tutti ha maneggiato quel settore della Casa delle Idee negli ultimi anni, Al Ewing, il quale promette che stiamo per assistere all’inaugurazione di una nuova era per il cosmo Marvel.

 

 

Ecco le dichiarazioni più succose dello sceneggiatore di Empyre, Guardians of the Galaxy e SWORD.

 

Ewing – Se c’è una filosofia dietro ai miei progetti per questa Nuova Era Spaziale, iniziati con Guardians of the Galaxy #1 a ancora in progresso, è l’idea di rendere il cosmo Marvel un luogo sempre più coerente. Siamo in un universo narrativo condiviso, in cui le storie hanno impatto reciproco le une sulle altre e le conseguenze danno vita a altre storie. Non sono certo il primo a voler estendere il concetto a quelle cosmiche, ma l’idea di base è proprio quella.

S.W.O.R.D. #7, copertina di Valerio Schiti

Quando Hulkling ha riunito Kree e Skrull in Empyre, la cosa ha avuto effetti potenti su altre etnie spaziali e si è formato un nuovo Consiglio Galattico. Quando Knull ha fatto terra bruciata attraverso dozzine di mondi abitati, ha causato ulteriore scompiglio e, come conseguenza, i Guardiani sono stati riconosciuti ufficialmente come squadra di salvataggio e unità di crisi per tutta la galassia. Ogni storia conduce a un’altra, sempre più grande e intensa.

L’altro senso di questa nuova era sta nel graduale slittamento di atmosfere narrative, avvenuto quasi senza che ne fossi cosciente. Non sapevo come sarebbero cadute le tessere del domino quando ho dato il via alla cosa. All’inizio, mi auguravo che il cosmo diventasse un posto molto più oscuro.

Ma forse, in parte per la mia risposta personale agli eventi dell’anno passato, avevo bisogno di raccontare storie che non fossero troppo tenebrose. Non che quelle più brillanti non siano in grado di mettere alla prova i nostri eroi e tenervi incollati alle poltrone.

Sia Guardians of the Galaxy che SWORD parlano di costruzione del futuro. Il secondo riguarda il programma spaziale della nazione mutante. Abigail Brand parla a nome di Sol e ha i suoi piani. Parecchi piani. Nova, che è praticamente il suo opposto, sebbene frequenti il suo stesso terapista, ha le sue idee in merito e abbiamo iniziato a vederne i contorni: una visione molto più luminosa e a colori primari di quella di Brand, meno connessa a un singolo pianeta o a un singolo sistema solare.

Sono una grande spia spaziale e un super eroe vecchio stampo. Le loro idee di cosa sia giusto in questo momento saranno sempre molto distanti e, molto presto, verranno a contatto tra loro? Da amici? Nemici? Leggete e vedrete.

 

Una rivoluzione del cosmo che prosegue sempre sulle due linee narrative che Ewing pensa di seguire da sempre. Da un lato le avventure spaziali che si concentrano sulla metafisica dell’universo, sui grandi concetti. Dall’altro vicende più riferite all’elemento umano e a come si manifesta nello spazio.

 

Ewing – In quale direzione si espanderanno le storie? In quelle che sono necessarie. Ci sono un sacco di possibilità aperte. Per esempio, dovremo affrontare il fatto che Henry Gyrich è in posizione di responsabilità dentro Alpha Flight. E lui è il peggiore. Ora è a capo della principale unità operativa spaziale dell’umanità. Inoltre è legato a ORCHIS, i sinistri nemici degli X-Men. Dove andrà a finire tutto questo? Fidatevi: in qualcosa di esplosivo.

Guardians of the Galaxy #16, copertina di Brett Booth

Sono un grande estimatore dell’epoca di Annihilation. Non credo che sia una sorpresa per nessuno il fatto che gran parte delle mie storie sui Guardiani della Galassia appoggino su di essa. Quel che distanzia ciò che stiamo facendo oggi da allora è la stessa cosa che rendeva Annihilation diverso da ciò che c’era prima.

Stiamo avanzando, costruendo qualcosa che non si è mai visto prima. Abbiamo visto i Guardiani cercare di uscire dalla situazione buia in cui si trovavano, in cerca di un po’ di luce del sole, di salute, di cura per le loro ferite. Ma ci sono ancora nuvole nere all’orizzonte e il temporale inizierà a momenti.

L’epilogo di Empyre è stato uno sguardo al futuro e ora posso confessare che quel futuro è imminente. Last Annihilation si connetterà parecchio a quel che abbiamo visto capitare su Guardians of the Galaxy, così come a tutto il resto. Abbiamo in serbo delle decisioni grandi e sfrontate, per voi.

La situazione politica del cosmo è fatta di alleanze molto fragili. Non ci sono guerre in corso se non la Snarkwar, un conflitto dinastico tra una specie di lucertole aliene ultraviolente, che però è in espansione e fa sempre più vittime. Al di là degli Zn’rx, le fazioni più importanti della galassia vanno abbastanza d’accordo. Ma, come dicevo, la situazione è fragile.

C’è una crisi economica in corso e un sacco di ribelli che disprezzano la nuova guida degli Shi’ar e degli Kree/Skrull. Ci vorrà uno shock massiccio per far sì che decidano di collaborare per davvero… oppure di entrare in un conflitto di massa. In un caso o nell’altro, nuovi protagonisti si faranno avanti con convinzione sulla scena della galassia. Da luoghi che forse non vi aspettate.

 

Il tessuto connettivo che unisce le storie che Ewing sta raccontando è, secondo lo sceneggiatore, uno dei motivi fondamentali del successo della Marvel, tanto nel Fumetto quanto nei suoi progetti cinematografici. Ciò che l’ha resa un fenomeno globale. Ecco perché i lettori devono aspettarsi qualcosa di epico ed enorme dalle sue storie, senza che i singoli elementi delle trame in corso nelle varie serie vengano sacrificati.

 

Ewing – I Guardiani dovranno affrontare la più colossale minaccia dai tempi della Guerra Annihilation. Vedremo lo SWORD accorgersi di questa minaccia, indicarla e, in pieno stile Abigail Brand, cercare di utilizzarla a proprio vantaggi. Ci saranno storie aggiuntive che mostreranno le conseguenze di tutto questo in altri luoghi, nell’arazzo del cosmo Marvel. Come reagiranno Wiccan e Hulkling? Cosa faranno le altre civiltà dello spazio? Sarà tutta una grande storia, raccontata da vari prospettive diverse, ma se volete godervene solo una parte, andrà benissimo anche così.

La minaccia di cui parlo non è Annihilus, ma il livello di pericolo è quello. Una delle ragioni per cui ho chiamato l’evento Last Annihilation è che pensiamo alla guerra in arrivo come a quella che dovrebbe mettere fine a tutte le guerre. Che si vinca o si perda. Il cosmo Marvel sarà cambiato da tutto questo e noi  saremo lì per approfondire questi cambiamenti.

 

 

Fonte: Games Radar