A piani narrativi così ambiziosi deve corrispondere un tratto grafico altrettanto ambizioso, e sulla testata ammiraglia di Batman questo ruolo spetta a Jorge Jiménez, che ha già curato il design di alcune nuove entrate importanti nel mondo del Cavaliere Oscuro come Punchline e Miracle Molly e che ora si appresta a rivisitare un altro pezzo da novanta dei nemici del pipistrello: lo Spaventapasseri.
Jiménez presenta il nuovo look del supercriminale e riflette sull’impeto creativo che l’ha portato a dare una forma e un volto a una parte preponderante dell’universo di Gotham:
Jiménez – Lo Spaventapasseri è un cattivo speciale. È ossessionato dalla paura, il che lo rende simile a Batman. In questo caso, ho voluto rappresentare chiaramente questo aspetto nel design: la sua silhouette dovrebbe essere sconcertante, circondato da rami intorno e brandelli di stoffa. Ho preso alcuni elementi da altre versioni dello Spaventapasseri, come gli artigli a iniezione con la loro tossina della paura e il cappello di paglia, ma ho anche aggiunto nuovi elementi come un poncho, la nuova maschera antigas, gli occhi sferici e il sistema di cablaggio per gestire le diverse tossine speciali nascoste nei suoi vestiti.
Sono poi rimasto colpito da Miracle Molly. Quando ho letto la sceneggiatura di James, mi è sembrata molto carismatica. Mi ha stimolato una pioggia di idee: il suo ruolo richiedeva che avesse degli elementi cibernetici, ma volevo anche che sembrasse molto attuale, che fosse una giovane donna di oggi, con un pizzico di follia. Un mix tra una ballerina di strada dagli echi nerd e il tocco atletico di una influencer, il tutto mescolato a uno stile cyberpunk. Cosa potrebbe mai andare storto?
So che è difficile per noi ripetere il clamore di Punchline, ma se c’è qualcuno che può farlo, è Miracle Molly! Penso che James conosca perfettamente il mio lavoro, e che quando lavori sui personaggi ha in mente il mio stile dinamico. Di solito allega una descrizione del personaggio insieme a riferimenti che ritiene appropriati all’idea originale e suggerimenti su come sia possibile integrarli al mio stile. Quindi, leggo attentamente le sue note e guardo i riferimenti che considera importanti. Allo stesso tempo do libero sfogo alla mia immaginazione, e quasi sempre la prima immagine che mi viene in mente è abbastanza simile alla versione finale che avremo di quel personaggio. È curioso, ma non ho quasi mai ricevuto richieste di correzione da James. Penso che le nostre menti siano ben sincronizzate, e questo si vede nei nostri personaggi.
Batman, insieme a Superman, è l’eroe che preferivo quando ero piccolo. Per me disegnare questa serie è come un sogno che si avvera. Avevo quattro o cinque anni e disegnavo già Batman. Ricordo che da bambino giocavo con le action figure mentre canticchiavo la sigla della serie televisiva. Ho lavorato molto duramente anno dopo anno, salendo ogni gradino della scala, per raggiungere le star delle serie DC.
Batman è probabilmente il personaggio di fantasia più amato dell’intero pianeta, e di certo avverto una certa pressione. Ma è proprio questa sfida che mi motiva e mi riempie di entusiasmo. Voglio che i fan del personaggio siano orgogliosi di me e che questa fase possa essere ricordata per molti anni, quindi ho intenzione di lavorare sodo quanto necessario per ottenere dei risultati.
In pratica, sto lavorando con tutti i personaggi che amo di più, quindi mi sento davvero felice! Tra quelli di cui ho ideato il design, ho avuto la sensazione che Punchline in particolare avrebbe avuto molto successo. Quando ho visto la reazione di Ben Abernathy [l’editor delle serie di Batman – NdR] e di James dopo aver visto lo studio di quel personaggio, ho capito chiaramente che avevo fatto qualcosa che avrebbe avuto un’eco più forte di quanto mi aspettassi. Ma nemmeno nei miei sogni più sfrenati immaginavo che avrebbe avuto un impatto così forte e rapido, ne siamo rimasti tutti sorpresi!
Immagino sia giusto accettare che, a prescindere da tutta la carica che ci metti, certe cose funzionino meglio e altre no. Penso che l’importante sia rimanere coerente con il mio stile e fidarmi delle mie idee. E poi come va, va!
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Fonte: Newsarama
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