Il piano di Kilgrave che ha segnato il suo ritorno nella vita di Jessica Jones, coinvolgendo la giovane Hope, si è manifestato in tutta la sua violenza e crudeltà: il villain aveva infatti orchestrato una perfetta trappola, nella quale la protagonista è caduta a piedi uniti. Il criminale da un lato aveva sequestrato la studentessa, imprigionandola in una stanza di hotel e soggiogandola al suo volere e, dall’altro, aveva utilizzato i suoi poteri per far sì che i genitori della ragazza si rivolgessero proprio alla detective privata protagonista della serie, affinché questa potesse ritrovare Hope.

Pur avendo avuto sin da subito il sentore che Kilgrave fosse tornato, sentore che ha generato in Jessica un panico così forte da farle meditare la fuga, la nostra si è subito data da fare per ritrovare la ragazza scomparsa: sembrava potesse esserci davvero il lieto fine in questa storia, fino a quando Hope, ricongiuntasi ai suoi genitori, non li ha brutalmente assassinati a colpi di pistola nell’ascensore del palazzo dove Jessica vive e lavora, rispettando i dettami di Kilgrave.

Nonostante il sensibile terrore che la protagonista prova, questa decide di rimanere a New York per cercare di sistemare una volta per tutte una spinosa questione che la tiene in scacco da molto tempo. Le conseguenze saranno da subito molto drammatiche, poiché Hope viene arrestata con l’accusa di duplice omicidio e la stessa Jessica viene interrogata nella centrale di polizia riguardo questo tragico evento. Una curiosità: colui che porta avanti l’interrogatorio della protagonista è il detective Oscar Clemons, personaggio che ha un omonimo corrispettivo nell’universo a fumetti Marvel, creato da Greg Rucka e Marco Checchetto e apparso per la prima volta in Punisher #1 dell’ottobre 2011.

In questa seconda puntata, intitolata Sindrome da schiacciamento, che funge anche da ulteriore introduzione e approfondimento del cast principale, conosciamo meglio Trish Walker, interpretata da Rachael Taylor: questo personaggio sembra aver avuto un ruolo chiave nel passato di Jessica, con la quale condivide evidentemente una longeva amicizia, amicizia che sembra essersi incrinata negli ultimi tempi (forse a causa di Kilgrave?). Trish è una conduttrice radiofonica di successo, con una sua personale e seguitissima rubrica (come dimostrano i numerosi cartelli pubblicitari che appaiono più volte fra le strade di New York): anche la Walker sembra però avere vissuto alcune esperienze drammatiche in passato, probabilmente di natura familiare. Va specificato come questo personaggio sia il corrispettivo televisivo di Patricia “Patsy” Walker, personaggio Marvel Comics meglio conosciuto con il nome di battaglia di Hellcat, un’eroina senza superpoteri, ma dotata di grandi abilità atletiche e di combattimento che le hanno permesso persino di militare nelle fila degli Avengers. Anche nei fumetti, inoltre, Patsy Walker ha diretto una trasmissione radiofonica.

Nella serie a fumetti Alias, non vi è alcun cenno all’amicizia tra Jessica e Patsy, la quale non appare nemmeno in una pagina: il rapporto che vediamo nella serie TV, però, non è altro che il corrispettivo di quello che la protagonista ha con Carol Danvers, alias Ms. Marvel/Capitan Marvel nei fumetti. Questa verrà sicuramente introdotta più avanti nell’Universo Cinematografico Marvel, dato che sarà la protagonista del lungometraggio Marvel Studios Captain Marvel.

A proposito del cast di supporto di Jessica Jones, abbiamo avuto modo di conoscere anche un altro curioso residente nel palazzo dove la protagonista abita: ci è stato presentato, infatti, Malcolm (Eka Darville), un giovane tossicodipendente al quale la protagonista sembra essere molto affezionata. Questo personaggio appare anche sulle pagine di Alias, anche se in una veste molto diversa da quella della serie TV: nel fumetto, infatti, Malcolm è un giovane studente e di etnia caucasica (anziché afroamericana) che ammira moltissimo Jessica per il suo passato come supereroina e che decide di sua sponte di farle da assistente.

A poco a poco, inoltre, veniamo a conoscenza di ulteriori dettagli sul passato di Jessica e Kilgrave: a quanto pare, circa un anno prima degli eventi presenti, Kilgrave sembrava essere apparentemente deceduto in un terribile incidente stradale. Questi è però riuscito a sopravvivere, sebbene fosse rimasto gravemente ferito. Le ricerche di Jessica a riguardo la portano a scoprire che il villain sfruttò le competenze del dottor Kurata, un luminare della medicina, per poter guarire dai gravi traumi riportati. Jessica si mette dunque sulle tracce del medico, il quale si è ridotto a insegnare in un poco frequentato corso scientifico, nascondendosi evidentemente da qualcuno: quando la protagonista interroga l’uomo e scopre che Kilgrave si è fatto operare senza l’ausilio dell’anestesia chirurgica. Il perché di tale scelta è presto spiegato: evidentemente, i poteri di compelling del criminale vengono annullati nel momento in cui questi piomba in uno stato di incoscienza. Forse Jessica è riuscita finalmente a trovare uno dei pochi punti deboli di Kilgrave, se non l’unico.

Nel frattempo, le conseguenze dell’indagine della protagonista sulla donna sposata e fedifraga che condivide una relazione extraconiugale con Luke Cage portano quest’ultimo a essere vittima di un agguato del marito della donna e dei suoi sgherri, agguato che si consuma presso il bar di Luke. Jessica accorre in soccorso dell’uomo, ed entrambi sono protagonisti di una spettacolare rissa, due contro tutti, nella quale si trovano costretti a rivelare reciprocamente le proprie abilita: Jessica è dotata di una forza disumana per una donna così minuta, mentre la pelle di Luke resiste tranquillamente a un fendente di bottiglia rotta e acuminata. A proposito del bar gestito da Luke, sottolineiamo come questo elemento narrativo sia stato trasposto in maniera molto fedele dalla serie a fumetti Alias, nella quale il personaggio è proprietario di un bar che appare molto simile, se non identico a quello dello show televisivo.

Nella parte conclusiva dell’episodio, finalmente Kilgrave farà la sua prima, vera, distrurbante apparizione, nella quale le sue peculiari abilità ci vengono mostrate in una sequenza aberrante e angosciante, dove il villain si fa ospitare da una famiglia benestante newyorkese, entrando nel loro appartamento, sistemandosi a tavola per la cena, e imponendo la sua parola sulla volontà dei quattro componenti di questo nucleo familiare, i quali ubbidiscono senza fare una piega. Un esordio davvero vincente per il villain interpretato da David Tennant.

Nell’ultima sequenza, assistiamo infine a un confronto rivelatore tra Jessica e Luke, i quali si confessano reciprocamente i propri segreti, con la protagonista che rimane fortemente stupita nello scoprire che l’uomo è letteralmente indistruttibile.

 

ALIAS: IL FUMETTO DI JESSICA JONES

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