Nel 2016, per celebrare i vent’anni di PK, Topolino ha proposto due iniziative a fumetti: la miniserie PK Tube, con episodi autoconclusivi che rivelavano particolari della saga fino a quel momento rimasti segreti, e Timecrime, accolta con grande curiosità da parte dei lettori. Il soggetto della seconda ha esaudito un desiderio di tanti appassionati e al contempo si è addentrato in un territorio decisamente pericoloso: nello stesso anno in cui gli eroi Marvel e quelli DC Comics si affrontavano sul grande schermo, rispettivamente in Captain America: Civil WarBatman v Superman: Dawn of Justice, Francesco Artibani ha fatto sì che si incontrassero le due identità segrete di PaperinoPikappa e DoubleDuck.

Editorialmente parlando, i due sono legati a doppio filo: il secondo, infatti, è nato riprendendo da PKNA la struttura libera della tavola e un’impostazione più dinamica delle vignette; grazie alla buona riuscita dell’operazione all’interno del settimanale Disney (e nonostante il formato ridotto), la redazione ha iniziato a sviluppare PKNE.

L’idea alla base di Timecrime presentava un problema non di poco conto: se PK e Doubleduck sono lo stesso papero, com’è possibile farli interagire? Fortunatamente ci sono i viaggi nel tempo per risolvere ogni situazione!

 

Timecrime

 

È il Pikappa di fine XX Secolo a viaggiare nel tempo, al fine di catturare un ladro proveniente dal futuro: si tratta di T32, che trova un valido alleato in Axel Alpha, l’ex agente zero dell’Agenzia, che aveva rivestito un ruolo importante in alcuni episodi, pur senza mai apparire effettivamente.

Gli elementi delle due saghe si mescolano per creare una trama avvincente e complessa, in grado di aggiungere tasselli narrativi che portino a colpi di scena fondamentali. Scopriamo infatti che l’Organizzazione contro cui combatte DoubleDuck è strettamente collegata alla nascita dell’omonima associazione di crono-pirati, mentre lo scudo Extransformer che avevamo visto nella sede dell’Agenzia ha una storia sorprendente, addirittura parallela alla nascita di Paperinik.

Timecrime poteva essere una semplice storia celebrativa di puro fanservice, invece riesce a mescolare in modo eccellente i due titoli da cui scaturisce; le atmosfere spy di DoubleDuck e gli elementi fantascientifici di PK si mixano in un’avventura in stile Blade Runner. Contribuiscono a infondere fascino alla storia le due femme fatale che affiancano la coppia di eroi, ossia Lyla e Kay K, le quali formano un tandem dalle dinamiche originali, talmente efficaci che dispiace realizzare che difficilmente le rivedremo insieme tanto presto.

Paolo Mottura conferisce il suo tocco espressionista al fumetto con inquadrature vertiginose e architetture ricercate, mentre i colori di Max Monteduro – come di consueto – impreziosiscono le tavole; detto ciò, ci piacerebbe vedere un’intera storia caratterizzata dalle tinte che il disegnatore riserva alle illustrazioni in cui mixa acquerelli, gessetti e pastelli). Fortunatamente, tra copertine e poster promozionali, Mottura ha firmato diverse illustrazioni dalle quali traspare la cura riversata nel design di questo imperdibile team-up.

 

Timecrime

 

CHRONO PK