G. Willow Wilson è la nuova scrittrice di Wonder Woman, come vi abbiamo tempestivamente riportato. Comics Beat ha intervistato la creatrice di Kamala Khan, passata alla DC Comics al termine del proprio contratto in esclusiva con la Marvel Comics. La sceneggiatrice avrà al suo fianco Cary Nord come disegnatore, mentre si appresta a raccontare il nuovo corso delle avventura dell’Amazzone.

Ecco le dichiarazioni più importanti della Wilson, scaturite dalle sue risposte:

 

Wonder Woman #58, copertina di Terry Dodson

Il fatto di avere per le mani un personaggio con una lunga storia cambia il mio atteggiamento di scrittrice. Si hanno di fronte delle sfide completamente diverse quando si scrive qualcosa di completamente nuovo, piuttosto che un personaggio amatissimo e con più di settantacinque anni alle spalle. Scrivere Ms. Marvel era un lavoro completamente da zero, nulla era prestabilito. Io, Sana Amanat e il team creativo abbiamo creato tutto, dai suoi poteri alla sua famiglia, dai suoi amici alla sua vita in costume. La sfida era solo quella di creare qualcosa di bello. Se incasinavi il personaggio, la serie restava sugli scaffali.

Con Wonder Woman è tutto un altro paio di maniche, con un personaggio che è già stato scritto e disegnato da alcuni dei più grandi fumettisti di sempre, per decenni, e che è davvero un’icona, nel vero senso della parola. C’è una pressione, un’aspettativa decisamente diversa. Ora il problema è come fare a raccontare delle storie che siano nuove. Il fatto è che se davvero abbiamo qualcosa di significativo da dire sul personaggio, che non sia già stato detto, e come fare a raccontarlo rimanendo fedeli al suo passato.

Eppure, c’è anche un po’ di sollievo in tutto questo, perché potrei scrivere le peggiori storie mai narrate su Wonder Woman e a lei non accadrebbe assolutamente niente di male. Sopravvivrebbe a qualunque cosa. Se fallissimo, la serie verrebbe resettata, Wonder Woman sarebbe al sicuro. Nel caso di Ms. Marvel, non avevamo questo privilegio.

 

Il primo arco narrativo della Wilson si intitola The Just War, già iniziato negli Stati Uniti. Ares, dio della guerra, ha un ruolo fondamentale. Dopo secoli di prigionia sotto Themyscira, pare essere pentito della sua condotta. Il più mortale nemico di Diana vuole essere il suo grande alleato. Ma davvero un dio immortale può cambiare?

 

Ci faremo un sacco di domande complesse, sia sul personaggio di Ares che su quello di Diana. La nuova e migliorata versione del dio della guerra suona un po’ come una caricatura di Wonder Woman. Le cose, in una situazione del genere, possono andare benissimo o malissimo. Dato che questo è un fumetto di super eroi, probabilmente avete un’idea di quale delle due direzioni prenderà la storia. Lungo il cammino, vedremo un sacco di comprimari molto amati che sono assenti da tempo, oltre ad alcuni nuovi personaggi che speriamo attirino la vostra attenzione.

Una cosa che mi interessa molto delle storie di Wonder Woman è la giustapposizione di concetti molto antichi, iconici e mitologici, con gli elementi moderni della cultura pop e del mainstream. Se avete letto Ms. Marvel, sapete che non c’è nulla che mi piaccia più di pormi una domanda: cosa succederebbe se i super eroi si mostrassero in mezzo a un gruppo di gente comune e ne derivasse il caos? Amo intrecciare queste storie con la vita della gente normale, per cui la cosa più eccitante della giornata, di solito, è un nuovo menù al fast food. C’è un sacco di umorismo naturale e di pathos in questo genere di storie. Sono molto felice di essere approdata a una serie la cui eroina ha un piede nella mitologia greca, e in un passato così antico, ma contemporaneamente vive in una metropoli contemporanea.

 

La Wilson si dice una grande fan della run di Greg Rucka sul personaggio di Wonder Woman, che di questa antitesi ha fatto un punto di forza, utilizzando l’elemento della politica contemporanea. Anche Brian Azzarello si prende gli applausi della nuova sceneggiatrice, soprattutto per la sua meravigliosa versione del personaggio di Ares, minaccioso come non si era mai visto. Inoltre, Gail Simone è tra le scrittrici preferite della Wilson. Tre penne molto differenti nei toni, che testimoniano la versatilità del personaggio di Wonder Woman. Una qualità che G. Willow Wilson ha tutte le intenzioni di sfruttare a proprio vantaggio.

 

 

 

Fonte: Comics Beat