Kami Garcia parla di Joker/Harley: Criminal Sanity, la serie iniziata nel 2019, per le matite di Mike Mayhew e Mico Suayan che ha calato il personaggio di Joker in una Gotham City realistica e priva di super eroi e illustrato il rapporto complesso tra il serial killer e la profiler della polizia che gli dà la caccia: nientemeno che Harley Quinn.

 

 

La sceneggiatrice ha parlato dell’evoluzione di questa storia, nata come un progetto young adult sul Joker, ma ben presto virata su toni decisamente e potentemente più adulti.

 

Joker/Harley: Criminal Sanity Secret Files #1, copertina di David Mack

Garcia – Non sapevo nemmeno dell’esistenza dell’etichetta Black Label, quando ho avuto l’idea, ma sapevo che non era materiale per l’Universo DC e la continuity. Poi, quando ho scoperto dell’etichetta, ho potuto creare una storia decisamente realistica nell’approccio. Cosa succede quando cali il Joker nel mondo vero?

Quando affronti un caso complicato, hai bisogno di qualcuno che abbia grandi abilità. Alla DC, la scelta immediata era Harley Quinn. Il che ha significato un’occasione per ridefinire la relazione tra i due pur mantenendo la tensione fra di loro, la stessa dinamica da tira e molla, ma senza calarla in un contesto romantico. Invece, lei avrebbe utilizzato il suo ben noti talenti di psichiatra e analista dei comportamenti per aiutare la polizia.

Non volevo che Harley diventasse la sopravvissuta di una relazione romantica tossica con un criminale, quindi le ho invece appioppato una madre violenta. In questo modo ho potuto mantenere la sua natura di sopravvissuta. La cosa che più mi entusiasmava esplorare di lei era la sua intelligenza, perché in questo caso non si innamora del Joker. Una psichiatra è un medico, una che ha frequentato l’università, e io volevo vederla usare le sue abilità in lungo e in largo. Mi sono divertita moltissimo, in questo senso.

 

Joker/Harley: Criminal Sanity ci ha regalato una Harley Quinn nei panni di terrore dei criminali, abilissima e determinata.

 

Joker/Harley: Criminal Sanity #1, anteprima 07

Garcia – Quando hai a che fare con veri serial killer nella vita vera, hai davanti degli psicotici. Non semplicemente persone malate o disagiate. La psicosi è vera follia, causa di allucinazioni e di pensiero deviato. Nel mondo reale, gli assassini psicotici non sono difficili da catturare. Mentre gli Zodiac, i Gacy, i Bundy e i Ramirez sono sani. Matti, ma decisamente sani.

Quando qualcuno fa qualcosa di orribile a un’altra persona perché è mentalmente malato, per me è una cosa terribile, ma anche molto triste e tragica. Quando qualcuno di totalmente sano esce di casa, come se andasse a prendere un cartone di birre al supermercato, e poi va a dare la caccia a degli innocenti sapendo perfettamente quel che sta facendo, solo per sentirsi all’apice della piramide alimentare, ecco che l’atto diventa davvero terrificante. Ed è questo che il Joker ha sempre rappresentato per me.

 

Alla serie, come sappiamo, ha collaborato lo psicologo criminale Ed Kurz, che ha contribuito in maniera fondamentale a connotare il personaggio che si è visto in Joker/Harley: Criminal Sanity.

 

Garcia – La cosa più difficile da scrivere è stata la scena in cui mostriamo il papà di Joker maltrattarlo. Il dolore inflitto ai bambini mi ferisce. C’è qualcosa che mi disturba profondamente nella violenza nei confronti dei piccoli e degli animali, perché trovo che siano azioni di un livello di depravazione davvero inarrivabile.

 

 

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Fonte: CBR