A gennaio, negli Stati Uniti, prenderà il via Kamandi Challenge, una miniserie realizzata da alcuni dei migliori artisti del fumetto americano per celebrare sia il personaggio di Kamandi che l’intramontabile genio di Jack Kirby. Alle redini di questo progetto, Dan DiDio e Keith Giffen, che riporteranno in scena la mitica Terra A.D., mondo distopico in cui il protagonista è l’ultimo uomo rimasto.

Su ogni numero di Kamandi Challenge un diverso team creativo realizzerà una storia, e di volta in volta ognuno dovrà continuare la storia che il team precedente ha imbastito. Proprio DiDio e Giffen apriranno le danze con un racconto iniziale di dodici pagine che fungerà da ideale nastro di partenza. Giffen, inoltre, tornerà su Kamandi Challenge #8, per sceneggiare una storia illustrata da Steve Rude.

L’autore ne ha recentemente discusso con Newsarama, partendo dal suo coinvolgimento nel progetto.

 

Kamandi Challenge #1, copertina di Bruce Timm Dan aveva una lista di scrittori con i quali voleva collaborare, e un’altra con gli artisti. Io farò squadra con Steve Rude per uno dei numeri di prossima uscita.

Il prologo di dodici pagine che ho disegnato è invece arrivato in seguito. Non ricordo nemmeno bene come, ma Dan aveva bisogno che ci fosse una sorta di prologo, una storia breve che facesse da introduzione a quella principale. Ritengo probabile che il motivo per il quale si sia rivolto a me è per via di quanto ci siamo divertiti a fare O.M.A.C. assieme, un altro dei personaggi di Kirby.

Lavorando a questi fumetti, ho potuto sincronizzarmi con Jack Kirby. Anche se non posso essere alla sua altezza, posso almeno cercare di catturare lo spirito dei suoi personaggi. Perlomeno, è questo che dice Dan. Quindi ho accettato di disegnare queste dodici pagine iniziali. Io e Dan amiamo lavorare assieme, e guardiamo sempre a nuovi progetti da fare. Siamo entrambi fan di Jack Kirby. E sostanzialmente ruota tutto attorno a questo.

Per quanto ne so, ogni numero riprKamandi di Bruce Timmende la narrazione da dove il precedente team creativo l’ha lasciata, al fine di raccontare un nuovo capitolo che termini con un colpo di scena. Tocca al team successivo risolvere il cliffhanger, e far proseguire la storia fino al seguente.

Penso si chiami Kamandi Challenge perché la sfida sta nel prendere le redini della storia di qualcun altro, portarla nei confini del tuo racconto risolvendo il colpo di scena che qualcun altro ha impostato e impostandone uno nuovo a tua volta. È una sana competizione.

L’idea di base è quella di non creare troppe difficoltà al team creativo successivo nel raccontare la storia. Ma come risolvere i cliffhanger sta tutto al team che viene dopo. È un progetto molto divertente, una sfuda nella quale nessuno vince o perde. E credo sia il modo giusto di farlo.

 

 

Fonte: Newsarama