L’illustrazione si intitola La Sciarpa Hipster e l’artista argentino l’ha descritta così:
Volevo mostrare un hipster nel suo habitat naturale, perciò doveva essere ambientata a Brooklyn.
Come rappresenti un hipster? Bè, deve avere un libro sotto il braccio, quindi eccolo portare con sé con disinvoltura Infinite Jest di David Foster Wallace. Gli ho messo un cappello, ovviamente. E ha dei tatuaggi, tatuaggi ironici, anche se non li puoi vedere perché sono coperti dalla sua giacca ironica. Lei pensa continuamente alla cultura e ai libri, è convinta di poter fare qualcosa contro i cambiamenti climatici; è molto dolce – lo si può intuire dalla sua cuffia colorata, e dal fatto che indossa un Montgomery, uno scomodo giaccone di panno che i miei nonni mi facevano indossare da bambino. Poi, certo, non poteva mancare la barba: tra vent’anni le barbe occuperanno lo stesso ruolo degli scaldamuscoli per gli anni Ottanta.
Fonte: The New Yorker
È necessario attenersi alla netiquette, alla community infatti si richiede l’automoderazione: non sono ammessi insulti, commenti off topic, flame. Si prega di segnalare i commenti che violano la netiquette, BAD si riserva di intervenire con la cancellazione o il ban definitivo.