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Nella prima parte dell’intervento, Lee ha prontamente fugato ogni dubbio sullo stato di salute della casa editrice di Burbank, che a suo dire “è in giro da 85 anni e resterà in giro per altri 85 anni”. La discussione poi spostata su cosa attenda i lettori DC nel futuro prossimo:
Lee – Il nostro intento non è quello di fare un reboot dell’intera linea editoriale. Vogliamo continuare a fare ciò che sappiamo fare meglio: abbinare grandi personaggi a grandi artisti e continuare a realizzare storie sorprendenti e fantastiche, quelle che voi amate… E dato che parliamo di storie di personaggi che possono volare e spostarsi fra le dimensioni, ci sarà di che divertirsi.
Lee ha poi continuato a rassicurare il pubblico lasciando intendere che dopo l’addio a DiDio le cose proseguiranno senza particolari scossoni, il tutto però senza mai citare l’ex collega e dimostrando grande apertura nei confronti delle opinioni contrastanti:
Lee – È stata un’esperienza e un’opportunità nuova per me, ed è durata circa cinque anni… poi sono diventato anche Chief Creative Officer… ci siamo divertiti tanto e ho visto e fatto moltissime cose in quel periodo… Ora sono concentrato sull’essere l’unico Publisher…. che significa essere coinvolto maggiormente rispetto a prima. Non mi aspetto che la mia visione editoriale possa essere condivisa da tutti.
Lee non pretende, insomma, che i suoi gusti di cinquantacinquenne si sincronizzino per forza con i membri più giovani del suo staff, e punta a produrre fumetti per più tipologie di lettori, cosa che sta già accadendo grazie alle linee aggiuntive Black Label, DC Kids e DC Graphic Novels for Young Adults.
Fonte: CBR
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