Joe Quesada ricorda i tempi della sua reggenza, quando i social media erano solo all’inizio della loro portata e influenza sull’opinione pubblica, e diedero a lui e colleghi un modo nuovo e diretto di comunicare con i fan. Anche oggi sono utili e sono uno strumento che la Marvel deve usare a proprio vantaggio.

Le sue mansioni odierne sono varie e cambiano in continuazione: dalla revisione di sceneggiature al disegno, fino alla gestione dei colloqui di lavoro.

 

Barack Obama, disegno di Joe Quesada

Mi manca il mio impiego di una volta come editor o scrittore o artista. Soprattutto, mi mancano i giorni in cui Brian Bendis o Mark Millar sedevano con me per ore a inventarsi ogni follia possibile, senza la minima idea di come sarebbero state ricevute dal pubblico. C’era spesso anche Bill Jemas, con noi, e c’era un’energia nell’aria pazzesca. Ed è questo che mi entusiasma, di questa nuova era: sento una forza simile, in giro, un’elettricità tra gli editor e i nuovi autori e artisti. Qualcosa sta bollendo sotto la superficie, qualcosa che non so come verrà accolta e dove ci porterà, ma sento che sarà entusiasmante.

La sfida è sempre la stessa: il nostro lavoro è dar vita ai migliori fumetti Marvel possibili. Se facciamo bene il nostro lavoro, noi abbiamo il ruolo di settore di Ricerca e Sviluppo per ogni altro aspetto del mondo Marvel. La nostra sfida è continuare a dar vita alle fantasie più grandiose, in modo che Marvel Studios, TV, Animation, Games e quant’altro abbiano materiale da scegliere e adattare ai loro specifici bisogni. La Marvel è una bestia enorme e affamata che brucia contenuti come una fornace. Se i fumetti non rappresentano certo la prima voce a bilancio, per lei, sono la fonte primaria di carbone per quella fornace che dà vita a tutti i suoi ingranaggi.

 

 

Se fallisci con un fumetto, perdi migliaia di dollari. Se fallisci con un film o una serie TV, perdi parecchio di più. Ecco perché, per Quesada, è necessario testare nuove idee nel mondo del Fumetto, in maniera da capire quali siano gli interessi del pubblico.

 

Vogliamo solo regalare alla gente buone storie, regalare loro dei minuti di svago, un po’ di divertimento e di emozioni. Se lo facciamo, contribuiamo immensamente, in maniera non misurabile, alla vita di tutta la Marvel.

Guardate Infinity War. Non solo si rifà a storie di trenta e più anni fa, ma ne include di molto più recenti, come dimostra la presenza dell’Ordine Nero, creato da Hickman, Opena e Cheung solo pochi anni fa.

 

Quesada ha quindi incassato i complimenti del redattore per la copertina di Marvel Legacy #1 e ha spiegato che, da buon impiegato della Marvel, ha l’abitudine di chiedere perché si ritiene che sia lui l’uomo giusto per un particolare incarico. Se la risposta è ragionevole e lui ha il tempo, prende in consegna la cosa. Diverse volte ha negato il proprio consenso a certe copertine, perché c’era qualcuno di migliore per quel personaggio o quella situazione.

 

Marvel Legacy di Joe Quesada

 

 

Fonte: Newsarama