Geoff Johns è certamente stato uno degli autori più importanti delle avventure di Lanterna Verde degli ultimi vent’anni, nonché uno degli sceneggiatori che maggiormente hanno contribuito all’innovazione dell’architettura dell’Universo DC, come lo conosciamo oggi. Intervistato da Comic Book Resources, ha parlato della propria carriera, del personaggio con cui è arrivato al grande successo di pubblico e critica e di tanto altro ancora, in occasione di Green Lantern 80th Anniversary 100-Page Super Spectacular, che lo vede tornare a lavorare con Ivan Reis e a scrivere un’avventura di Hal Jordan, dopo circa sette anni di separazione.

 

Green Lantern 80th Anniversary 100-Page Super Spectacular #1, copertina di Liam Sharp

Johns – Amo tornare a Lanterna Verde, di cui ovviamente sono enormemente appassionato. Adoro tutti i personaggi DC, ma tra il mondo della Justice Society e Lanterna Verde vivono le mie passioni principali. Lavorare con Ivan e gli altri è stato davvero grandioso. Mi è sembrato di tornare indietro nel tempo, all’epoca in cui eravamo su Green Lantern e scrivevamo le avventure di Hal Jordan. Potrei occuparmi del suo personaggio per giornate intere, tanto mi diverte. E sono contento del modo in cui la storia è venuta fuori: una breve avventura molto personale su Hal che però contiene un paio di rivelazioni niente male.

Ho sempre visto lui e Batman come opposti speculari e in effetti la storia parla di questo. Credo che per quanto siano diversi ed operino in maniere distanti, per quanto abbiamo motivazioni molto lontane, Hal e Bruce siano legati da una profonda comprensione reciproca e da grande rispetto. Adoro il fatto che Hal non accetti di morire senza prima aver parlato con Bruce, per essere sincero con lui sino in fondo.

 

Johns ha quindi ricordato l’epoca in cui il personaggio di Hal Jordan gli fu proposto per la prima volta. Un periodo in cui il suo sostituto nei panni di Lanterna Verde faticava a trovare una voce con cui arrivare ai lettori e gli si aprì la possibilità di riportare sulla scena il portatore forse più amato di sempre dell’anello del potere.

 

Green Lantern 80th Anniversary 100-Page Super Spectacular #1, anteprima 02

Johns – Per me non si trattava solo di Hal, ma dei Corps, di Guy Gardner, di John Stewart e Kyle Ryner. Volevo riportare in vita l’aspetto intergalattico delle storie delle Lanterne e rendere tutto più grande, diverso, unico tra le storie DC, perché sono convinto che quella sia la dimensione giusta per Lanterna Verde. Non è solo lo Star Wars della DC Comics, perché è mia opinione che il cuore delle storie stia nella grande sfida emotiva del superamento delle paure, dell’accettazione delle proprie emozioni, dell’onestà verso se stessi.

Lanterna Verde: Rinascita, per quanto avesse al centro Hal Jordan, parlava dell’intera tela che vive intorno a lui, dello sfondo rappresentato dal suo universo, del mondo delle Lanterne Verdi che volevo riportare in vita ed esplorare. E Ivan Reis è uno dei principali artisti con cui ho potuto farlo, con Sinestro Corps War.

 

Johns ricorda anche Dough Mahnke, Ethan Van Sciver, Carlos Pacheco, Peter Tomasi, Dave Gibbons. Grandi fumettisti che lo hanno accompagnato lungo una run di quasi dieci anni sul personaggio.

 

Johns – Aggiungere tutti quei corpi di Lanterne è una cosa che è sempre stata nei piani, un’idea poi sviluppatasi nel corso di tante conversazioni coi miei colleghi. Quando lavoravo a Rinascita, ho sempre pensato che Sinestro controllasse un’energia gialla perché è il colore della paura, una paura tangibile. Poi ho coltivato l’idea che potesse fondare un suo corpo di Lanterne e da lì hanno prese le mosse le storie, incentrate sul concetto di paura. All’epoca di Lanterna Verde: Rinascita, abbiamo piantato un sacco di semi, alcuni dei quali poi si sono sviluppati naturalmente. Ho sempre amato ragionare sul lungo termine, quando ho a che fare con serie mensili.

Green Lantern 80th Anniversary 100-Page Super Spectacular #1, anteprima 05

Quel che ho fatto su Shazam! è molto simile. Creare più elementi, più mondi, più luoghi da esplorare, più personaggi. C’è sempre qualcosa di affascinante nell’idea di aggiungere elementi a una storia, di cercare di ricavarsi uno spazio proprio. Ogni personaggio è unico, non importa chi sia. Parte del divertimento sta nello scendere al suo nucleo e costruire sulla superficie di quel nucleo. In questo modo ci si sintonizza con il centro emotivo della serie, del team, del mondo.

Non mi pare ci siano elementi o personaggi che non ho avuto modo di analizzare come volevo, nel mio periodo su Lanterna Verde. Probabilmente, ci sono certi angoli del mondo dove mi sarebbe piaciuto spingermi e forse alcuni dei nemici meno famosi sarebbero stati divertenti da considerare. Mi sono divertito un sacco a introdurre personaggi come Jessica Cruz, Simon Baz, Saint Walker, Atrocitus, Larfleeze, la tribù Indigo. A riportare indietro Mano Nera. Non credo di aver esagerato. Avevo alcune idee per certi vecchi nemici di Hal Jordan, ma non c’è niente di specifico che mi dispiaccia non aver raccontato.

 

Lo sceneggiatore è sceso nello specifico della creazione di due personaggi creati da lui e ancora oggi presenti nelle storie DC. Simon Baz è figlio del fatto che la famiglia di Johns è libanese e lui ha avuto piacere di inserire nella mitologia di Lanterna Verde un personaggio connotato etnicamente e culturalmente. Jessica Cruz è invece un personaggio che incarna un viaggio di crescita, un percorso di superamento delle proprie paure per accettare l’anello del potere.

 

Green Lantern 80th Anniversary 100-Page Super Spectacular #1, variant cover di Nicola Scott

Johns – Io sono cresciuto leggendo Challenge of the Super Friends e in quelle storie c’era Lanterna Verde. Poi ho iniziato a leggere la serie, in cui c’erano Hal e John Stewart. Dopodiché fu la volta di Guy Gardner. Mi innamorai dei Corps, della varietà di personaggi che avevano l’anello. LA mia introduzione al personaggio fu durante Crisi sulle Terre Infinite. Mi ricordo Guy che otteneva l’anello, una scena pazzesca. E poi entrò nella Justice League con quel suo atteggiamento da arrogante. Poi John Stewart prese in mano le cose e Hal tornò nei Corps, con quelle storie che portarono a Millennium. Era la metà degli anni Ottanta, credo.

Quando i Lanterna Verde lavorarono assieme, durante Sinestro Corps War, li chiamavo I Quattro Moschettieri. Erano davvero divertenti da scrivere assieme, perché ognuno aveva un punto di vista diverso, una personalità distinta. Un gruppo di Lanterne davvero interessante. Credo che Lanterna Verde sia uno dei pochi super eroi resi ancora più affascinanti dal fatto che più di una persona ne possegga i poteri. Aumenta il divertimento, aumentano le storie che si possono raccontare e i personaggi con cui si può lavorare.

 

 

Fonte: Comic Book Resources