C.B. Cebulski, da pochissimo Editor-in-Chief della Marvel, già è costretto a chiedere scusa. Non per decisioni sciagurate di gestione o di indirizzo narrativo della Casa delle Idee, ma per scelte inavvertite del suo passato.

Se già non siete informati della cosa, ecco quel che è successo in breve. Nei primi anni Duemila, Cebulski ha scritto una serie di storie Marvel, nonché di altre etichette, con il nome di Akira Yoshida. Il fatto è che non solo ha usato uno pseudonimo, ma ha proprio creato un passato per questo inesistente autore e lo ha fatto spacciandosi per un vero giapponese, con l’intento di portare un po’ della cultura del Sol Levante nei comics di allora.

Si sono sollevate molte voci di dissenso rispetto a questa condotta, soprattutto ma non solo per questioni di appropriazione culturale. Ecco come Cebulski risponde, chiedendo venia per l’errore di gioventù.

 

Sono sinceramente dispiaciuto per il dolore, la rabbia e la delusione causati dalla scelta poco accorta del mio pseudonimo. Non era mia intenzione provocare questo genere di reazioni. Nella mia carriera nel mondo degli anime, manga e comics ho sempre cercato di ascoltare gli altri e di imparare dai miei errori, il che è esattamente quel che ho cercato di fare in questo caso.

Costruire delle relazioni sincere con gli autori è sempre stato importante per me e continuo a farlo nella mia nuova posizione. Ho parlato con sceneggiatori e disegnatori apertamente di questa situazione e ho avuto conversazioni oneste e produttive riguardo le nostre possibilità di migliorare il nostro ambiente e realizzare storie sempre più belle, rimanendo fedeli alla voce di ognuno di loro.

La mia passione è sempre stata mettere assieme il talento più cristallino che sia reperibile al mondo per raccontare le migliori storie, e in questo spero che i fan e i fumettisti si uniranno a noi per proseguire la missione.

 

 

Fonte: Comic Book Resources