Un Luke Cage a caccia delle proprie radici e della propria identità familiare frammentata. Ecco il personaggio della storia che sta raccontando David F. Walker, attuale sceneggiatore della serie dell’ex Power Man, che ne ha parlato nell’intervista che vi riproponiamo nei suoi punti più interessanti.

 

Luke Cage #3, anteprima 01Quando scrivevo Power Man and Iron Fist, mi sono riletto un sacco di  vecchie storie degli anni Settanta, di prima che i due facessero coppia. Da lì mi è venuta l’idea di rivisitare la relazione di Luke con Noah Burstein, che per lui era una sorta di seconda figura paterna.

Il tema era presente nei fumetti, ma mai veramente sviluppato e l’idea di una famiglia alle spalle di Luke non è mai stata sperimentata, se non alla fine degli anni Novanta, da Marc McLaurin.

A quei tempi, Burstein aveva fatto il suo ritorno e con lui l’idea che fosse il padre che Luke non aveva mai avuto. Ma il fatto è che, a suo modo, Burstein è una specie di dottor Frankenstein, il che farebbe di Luke il suo mostro.

Da qui mi è venuta l’idea di esplorare la famiglia di Luke e mi sono ricordato di una vecchia storia in cui veniva detto che Warhawk, Mitchell Tanner, è una specie di fratello per lui. Il personaggio non ha mai trovato vero sviluppo.

 

Da cui la decisione di separare Luke da tutto ciò a cui tiene, in modo da fare terra bruciata attorno a lui per ricostruire la sua esistenza e l’ambiente che ha intorno. Ma è sempre il personaggio di Burstein al centro, all’origine di tutto. Non è mai chiaro se il suo lavoro di scienziato, che ha dato i poteri a Luke, lo connoti come un uomo di buon cuore, come un egoista, qualcuno che sfrutta i suoi pazienti. Ecco che Walker lo connota come qualcuno che credeva di fare qualcosa di grandioso per il mondo intero, ma, attenzione, forse non lo ha fatto per nulla.

 

Luke Cage #3, anteprima 02Le origini di Luke, come di gran parte dei personaggi dell’Universo Marvel, dipendono da un esperimento scientifico andato terribilmente storto. Questo perché Lee e Kirby, negli anni Sessanta, si chiedevano quali conseguenze avesse spingere la scienza troppo in là.

Il mondo di Luke Cage non ha fatto altro che scheggiare la superficie di questo tema ed ora, invece, ci addentriamo a fondo. Una delle cose più interessanti che si possano fare, da sceneggiatore, è proprio andare a toccare temi che sono suggeriti decadi fa, ma che nessuno ha mai colto.

Con l’eccezione di Steve Rogers, Luke rappresenta il perfetto esempio di una varietà del siero del supersoldato che funzioni. Quasi tutti gli altri che hanno provato qualcosa del genere, hanno avuto delle conseguenze più che spiacevoli. Se ci penso, il primo esempio che mi viene in mente è Man-Thing. Ma vale anche per Warhawk. E anche per tanti altri. La differenza tra Luke e Rogers, è che Cage è a prova di proiettile, oltre che più forte. Quindi mi sono sempre chiesto: come mai nessuno ha mai tentato di ricreare i suoi poteri?

 

Warhawk è un personaggio che Walker ha sempre trovato interessante, da lettore, ma che non è mai decollato. Nato sulle pagine di Iron Fist e comparso diverse volte su altre testate, ebbe un paio di apparizioni su Power Man and Iron Fist per poi scomparire.

Altro personaggio che fa parte del quadro attuale è il gangster Frankie Corello, attualmente nel bel mezzo di una crisi di furia omicida. Anche lui soggetto passato sotto le mani di Burstein.

 

Luke Cage #3, anteprima 03Il dottore pensava che, continuando a trattare chiunque fosse disposto, prima o poi sarebbe riuscito a riprodurre Luke. Ma chi diavolo è disposto a rischiare così tanto? Che genere di personaggio si sottoporrebbe a un trattamento così pericoloso? Che personalità e codice morale può mai avere?

Giocando con queste domande, esploro sempre più il cast delle persone che si sono consegnate a Burstein, scoprendo che sono il peggio del peggio. Su coloro che, tutto sommato, non erano cattive persone, come Caleb Morgan, non ha funzionato granché.

Frankie è un personaggio che ci fa capire quanto Burstein fosse avventato. Il suo obiettivo era perfezionare la sua formula e aveva le migliori intenzioni nel farlo, ma non ha certamente proceduto con lucidità. Questo è il pericolo di avere una visione, ma non essere in grado di guardare oltre i propri obiettivi più immediati.

 

Oltre ad approfondire questi temi, Walker ha intenzione di riconnettere presto Luke al suo mondo, anche in considerazione dei legami con le serie Jessica JonesDefenders.

 

Se si pensa alla storia del personaggio, lo si trova membro degli Avengers, della vecchia versione dei Difensori, persino dei Fantastici Quattro, per un periodo. Inoltre è stato alla guida dei Thunderbolts oltre che alleato di un sacco di gente. Non c’è nessuno che non abbia, prima o poi, interagito con lui, il che è affascinante. Mi porta a chiedermi con quale personaggio possa incontrarsi per dar vita a una storia che abbia peso e drammaticità. E questa domanda è una parte importante degli stimoli che ho nel raccontare le sue gesta.

 

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Fonte: Comic Book Resources