Lo sceneggiatore Gerry Duggan, architetto supremo di questa storyline, ne ha parlato sulle pagine di Comic Book Resources.
Con il proseguire di Countdown, la minaccia nascosta che si prepara sarà un po’ più a fuoco. Alcuni degli altri misteri verranno invece svelati durante Infinity Wars.
Tornare a lavorare con Nik Virella, dopo 1872, è stato molto divertente, ed è una vera gioia che sia successo su Infinity Countdown: Black Widow in particolare, perché mette il personaggio decisamente fuori dalle situazioni in cui si sente a suo agio. In possesso della Gemma dello Spazio, non sa bene cosa questo significhi per lei. E come cambiano le storie che la vedono protagonista?
Credo sia anche interessante vedere come la Gemma della Mente cambierà il personaggio di Turk. Non è nemmeno tra i peggiori cattivi di Daredevil, serie sulla quale appare regolarmente. Se sopravvive all’esperienza di possedere la Gemma, immagino che scalerà qualche posizione tra i villain dell’Universo Marvel.
Quando abbiamo parlato di Legacy, abbiamo discusso i modi in cui avremmo potuto tornare alle radici di alcuni personaggi. Groot è nato come uno dei mostri di Kirby ed è una forza piuttosto spaventosa. Con Bill Rosemann, che è una sorta di padrino dell’universo cosmico in ogni media della Marvel, abbiamo parlato dell’idea. Quando si tratta di fumetti, film o videogiochi di argomento cosmico, lui è l’uomo che fa per te. So che fu sua la scelta di includere Groot nella prima formazione dei Guardiani, perché all’epoca parlava sempre in terza persona. E mi mancava vederlo parlare come il Dottor Destino.
Ovviamente, averlo riportato a quelle condizioni implica più lavoro per me. Sarebbe stato più semplice lasciarlo stare, ma abbiamo preso il piccolo Groot della mia run sui Guardiani e abbiamo fatto credere ai lettori che saremmo andati verso la sua versione cinematografica, per ragioni di sinergia crossmediale. Invece, i piani non sono mai stati questi. Vi abbiamo depistati, così da poter raccontare una storia dell’orrore. Mi sembrava la cosa più crudele che potessi fare e, appena mi è venuta in mente, ho capito che era doveroso metterla in atto.
Non avevo mai scritto il personaggio di Galactus, prima di Infinity Countdown #4, ed ero davvero grato della possibilità di poterlo fare. Galactus è uno di quei giocattoli che, a seconda di come lo usi, può tornare o meno a riposare sullo scaffale per un po’. Quindi ero ansioso di scriverlo ed entusiasta del fatto che non solo potevamo mettere in scena un Galactus piuttosto figo, ma anche saldare alcuni conti con lui.
Quindi, tecnicamente, la prima volta che ho scritto Galactus non era davvero Galactus. Ora, alla fine di Countdown, posso schiacciare un po’ di bottoni interessanti. Se avete seguito le nostre storie cosmiche sin da Guardians #1, direi che avrete da divertirvi quando leggerete Infinity Countdown #4.
Il numero #5, promette Duggan, vedrà uno scontro di proporzioni epiche. Countdown è sia un evento che la preparazione a un evento, dice lo sceneggiatore. Cosa che ha richiesto parecchio sforzo di scrittura ma anche parecchia libertà creativa, concessa dalla Marvel.
Voglio incoraggiare i lettori a non lasciarsi scappare Prime. Ci sono davvero parecchi punti importanti della storia. Credo sia uno di quegli albi che ha come una seconda vita, fatta di speculazioni. Quindi leggetelo. E poi è disegnato da Deodato. Dopo averlo letto, vedrete Loki preoccupato dal fatto che forse qualcuno lo stia ingannando.
La serie di Waid e Saiz su Doctor Strange ha preparato la strada al suo ruolo in Infinity Wars? Sì e no. Ovviamente, sto lavorando assieme a Mark, ma vogliamo anche tenerci fuori dai reciproci piani. Non voglio anticipare troppo della storia che lui sta raccontando, ma credo sia importante che ogni scrittore abbia il pieno controllo del proprio personaggio. So quali sono i suoi piani per la serie, e sono davvero enormi.
Fonte: Comic Book Resources
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