Lo sapevate già? L’Universo Marvel come lo conosciamo sta per finire. Uno sconvolgimento un po’ per tutti gli appassionati di fumetto americano, che ognuno di noi sta prendendo alla sua maniera. Ma c’è un signore che dentro al Marvel Universe ci vive, piuttosto famoso, per cui il mondo, la vita, la storia sono già cambiati parecchio e in maniera traumatica.

MagnetoSi tratta di Magneto, che ha recentemente scoperto che, in realtà, il suo albero genealogico non è folto come pensava, almeno nei rami spuntati da lui. Quicksilver e Scarlet, per decenni ritenuti suoi figli, non lo sono in effetti mai stati. Il buon vecchio Erik come l’ha presa? Forse possiamo farcene un’idea dalle risposte che ha dato, ai fan lettori di Comic Book Resources, Cullen Bunn, autore della testata Magneto.

Ad un certo punto, penso proprio che dovrò trattare l’argomento. Non potrò sfuggirgli a lungo. Probabilmente succederà quando Polaris entrerà in scena nelle storie che sto scrivendo. La sua relazione con Magneto è sempre stata sorprendentemente diversa da quella che hanno avuto Wanda e Pietro. Erik non è mai stato un buon padre, ma verso di lei è certamente stato più paterno. Forse perché i loro poteri sono così simili. Forse ha sempre visto in lei la sua vera eredità.

Bunn ha anche parlato dell’ennesima diminuzione di identità sofferta da Magneto durante i fatti di AvX, dicendo che, al solito, quantificarla è impossibile. Non è mai stato colpito, a differenza di molti, dalla Forza Fenice, eppure qualcosa è certamente cambiato. Si è parlato, in un episodio, di un possibile blocco mentale, il che lo ha spinto all’utilizzo dell’ormone MGH, che aumenta i poteri mutanti. Un palliativo. Non tornerà alla sua reale grandezza finché non riuscirà a liberarsene. Del resto una parte fondamentale del fascino del personaggio sono le sue motivazioni, la sua forza personale, per quanto guidata da una morale discutibile. Motivazioni su cui Bunn ha detto:

Credo che nella mente di Magneto la difesa della razza mutante e la vendetta contro tutti coloro che l’hanno danneggiata in generale si siano in qualche modo confuse inestricabilmente. Il pensiero del male provocato e di quello che tanti ancora hanno intenzione di causare generano in lui una grande rabbia. E il fatto di non essere sostanzialmente in grado di liberarsi e controllare la propria ira è un fondamento centrale del personaggio.

Magneto #13Una rabbia che ha portato Magneto a commettere crimini terribili, da cui Bunn non ha intenzione di prescindere. La serie è incentrata su di lui e, ovviamente, il suo passato gioca un ruolo fondamentale. Nessun episodio di questo passato verrà ignorato, se sarà utile al racconto. I flashback e i ricordi di Erik sono parte integrante e tessuto connettivo della storia che sta narrando. Un atteggiamento non nuovo all’autore, come affatto inedita è la sua passione per i personaggi a metà tra bene e male, gli antieroi e i malvagi.

Un cattivo affascinante è divertente da scrivere, perché la sua storia può portarti in tante direzioni diverse. Se non è limitato alla solfa della conquista del mondo, ci sono molte cose che può fare con cui in realtà i lettori si identificano. Se le sue ragioni non sono il denaro o il potere, i lettori potrebbero quasi approvare alcune scelte anche molto, molto negative. Uno come Magneto, che cammina sempre sul confine, per me è terribilmente attraente. E, come personaggio, ha ancora un sacco di sorprese da svelare.

Da ultimo, Cullen Bunn ha accolto il plauso dei lettori a Gabriel Hernandez Walta, Jordie Bellaire e Dan Brown, disegnatore e coloristi della serie, che hanno saputo dare grande originalità al fumetto. Soprattutto grazie alla grande variazione cromatica che ogni numero presenta rispetto al precedente.

Sin da subito, questo aspetto era stato scelto per essere una testimonianza tangibile dell’atmosfera generale dei singoli capitoli della storia e delle singole fasi degli stessi. I passaggi dal presente al passato, ma anche i temi trattati nei numeri di Magneto, influenzano in maniera diretta i colori, che a loro volta diventano protagonisti della narrazione.

 

 

Fonte: Comic Book Resources