Javier Garrón ridisegna Star-Lord: perdonateci il gioco di parole sul cartoonist della serie omonima scritta da Sam Humphries dedicata a Peter Quill, ma dopo Secret Wars il personaggio e il suo mondo sono davvero cambiati, aumentando, sotto alcuni aspetti, il passo di quella corsa per avvicinarsi alla versione cinematografica in atto da tempo. La nuova serie ci racconterà infatti le avventure di Star-Lord da giovane, appena diciottenne. Ecco cos’ha raccontato in merito il disegnatore a Marvel.com.

 

Star-Lord #1, copertina di Dave Johnson

Star-Lord #1, copertina di Dave Johnson

L’aspetto di Star-Lord e la sua uniforme che tutti conoscono sono splendidamente progettati, ma fanno riferimento a un luogo e tempo precisi in cui si svolgono le avventure.

Non potevamo e non volevamo riproporli uguali in questa nostra storia. L’estetica di un personaggio a fumetti dev’essere una muta dichiarazione di identità, e questo non è il Peter che conosciamo. Non ancora, perlomeno.

Sam [Humphries] ha sempre avuto presente come fosse il diciottenne Peter Quill, sin dall’inizio. Un ragazzo incasinato, ferito da un lutto terribile, addolorato e spaventato dall’ipotesi di non raggiungere mai le stelle, che cerca di nascondere tutto questo con arroganza e poca serietà.

Siamo sulla Terra, nel passato, e Peter lavora in un complesso aerospaziale. Ecco gli ingredienti. Vedrete come li mescoleremo.

 

Co-protagonisti del fumetto saranno Yondu e la sua ciurma di pirati spaziali. L’arciere dalla pelle blu è molto, molto più simile a quello del film Guardiani della Galassia, ovviamente, a partire dall’aspetto.

 

Le uniformi dei pirati di Yondu sono decisamente contemporanee. Non aspettatevi costumi di spandex. Sono un fan, ma hanno fatto il loro tempo. Ogni pirata spaziale avrà un aspetto peculiare, ma insieme saranno riconoscibili come team. Personalmente, per creare i costumi, cerco di tenermi aggiornato sulla moda in generale e su ogni lavoro di questo genere per i fumetti, il cinema, i videogame di tutto il mondo. Conoscete Colleen Atwood? Eiko Ishioka? O ancora il game designer Kimihko Fujisaka? Cercateli in rete, sono spettacolari.

Volevo che i miei pirati avessero degli abiti intricati, fatti di diversi strati e che il messaggio visivo fosse “pericolo” al primo sguardo. Un sacco di dettagli li scoprirete solo osservandoli attentamente.

Star-Lord #1, studi di Javier Garrón 07

Garrón plaude a se stesso soprattutto per il personaggio di Hulka, una donna nerboruta ed enorme il cui nome non a caso cita quello del Gigante di Giada, perfetto elemento finale della minacciosa truppa corsara di Yondu, idea della squadra di editor capitanata da Nick Lowe.

 

L’adoro. Ha l’aspetto di una specie di wrestler dello spazio con qualche elemento futuristico, ma anche molti segni distintivi della cultura particolarissima da cui proviene. Credo che potrebbe essere la creatura più tosta che Peter abbia mai immaginato di incontrare sul suo cammino.

 

Il processo di progettazione dei personaggi è stato tranquillo e piacevole secondo Garrón, che ha ringraziato per questo i colleghi. La pressione di un titolo con personaggi così conosciuti c’è ovviamente stata, oltre a quella di dover sostenere un nuovo debutto dal punto di vista delle aspettative di chi invece non ha mai letto una storia di Star-Lord.

 

Peter e Yondu non sono più gli stessi che conoscevamo. Le differenze non sono tali da renderli completamente diversi, ma sufficienti a far sì che la storia sia fresca e nuova agli occhi dei lettori. Si tratta di un equilibrio sottile. So che moltissimi non saranno felici dei cambiamenti, ma so anche che io e Sam siamo stati molto fedeli all’idea che avevamo in testa.

 

 

Fonte: Marvel