Jason Latour e Robbi Rodriguez si preparano. Spider-Gwen #34 sarà il loro ultimo numero sulla serie. Dopo aver portato la Donna Ragno di un universo alternativo al successo, i due dovranno lasciarla nelle mani di altri autori.

Comic Book Resources ha raccolto le loro sensazioni, alla vigilia di questa svolta per le loro carriere e per il personaggio.

 

Spider-Gwen #34, copertina di Robbi Rodriguez

Latour – Non so ancora come sentirmi, ma sento che è ora. La serie non verrà cancellata, ma noi sapevamo che l’attenzione della gente nei confronti della nostra visione del personaggio avrebbe avuto un limite. Ci sono un sacco di storie ancora da raccontare nell’universo che abbiamo creato, ma non voglio spingermi oltre, non voglio arrivare al punto in cui daremmo l’impressione di esagerare. Ognuno è libero di avere la propria opinione sul nostro lavoro, ma credo sia innegabile che abbiamo dato tutto. E questo è importante, per noi.

Da sempre ho in mente una fine per il nostro ciclo di storie, sperando di poter arrivare a raccontarlo. E, dopo le prime difficoltà che ogni serie deve affrontare, quando era chiaro che avremmo avuto a disposizione un po’ di anni di storie, è verso questo finale che abbiamo iniziato a procedere. Una chance che in pochi hanno, nel mondo dei comics. Sono felice del lavoro svolto assieme alla Marvel che ci ha consentito di arrivare sin qui.

Rodriguez – Arrivare al finale di una storia pianificato anni prima, nel contesto delle major, è piuttosto raro. Ne siamo quindi molto fieri. Mi domando dove siano fuggiti tutti questi anni, dato che mi sembra di aver iniziato ieri a lavorare alla serie. Eppure, siamo pronti a lasciare che la nostra bambina ci abbandoni per vedere che farà d’ora in poi. Ha raggiunto molti obiettivi sotto la nostra guida, e possiamo solo immaginare quanti altri ne realizzerà prossimamente.

Latour – Gran parte della serie ha un tono e un’atmosfera un po’ diversi da quelli di una tipica storia di super eroi. Il nostro ultimo arco narrativo è, a suo modo, un distillato di questo approccio. Forse, per alcuni sarà una lettura un po’ sfidante, ma credo che alla gente piacerà. Quel che conta, per me, è che la storia sia raccontata con il cuore. Non temete, facciamo ancora un sacco di battute sceme.

 

 

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