Una nuova serie dedicata al Cavaliere Nero è tra i prossimi progetti Marvel più interessanti, non foss’altro perché c’è un signor sceneggiatore incaricato di scriverne i testi. Stiamo parlando di Si Spurrier, autore decisamente a proprio agio con le atmosfere fantasy che spesso accompagnano le gesta di Dane Whitman.

 

 

Black Knight: Curse of the Ebony Blade debutterà a a marzo e promette, sin dal titolo, di connettersi a uno degli aspetti più interessanti dei poteri dell’ex-Avenger, ovvero il suo rapporto conflittuale e contrastato con la Lama d’Ebano, l’arma che gli garantisce le sue abilità straordinarie ma che tenta costantemente di far perdere al suo possessore il lume della ragione e di portarlo a dar sfogo a un’innaturale sete di sangue.

Il personaggio del Cavaliere Nero è protagonista in maniera importante anche delle trame dell’evento King in Black, attualmente in corso negli Stati Uniti, e comparirà anche nel film Eternals, interpretato da Kit Harington. Naturale, quindi che alla Casa delle Idee puntino i riflettori su di lui. Pertanto, eccovi le più recenti dichiarazioni di Spurrier sulla serie.

 

Spurrier – Essendomi divertito a livelli davvero indecenti durante la scrittura di King in Black: The Black Knight, ho scoperto di essere ben più affascinato dal personaggio di Dane Whitman di quanto avessi mai realizzato. La nuova prospettiva su di lui che vi presentiamo in quella storia è sorprendente e apre un sacco di nuove porte.

Black Knight: Curse of the Ebony Blade #1, copertina di Sergio Davila

Dane e la sua intricata mitologia sono un tesoro per chiunque sia appassionato di epica, storia, folklore e psicologia. Tutti elementi che amo. Per non parlare del piacere molto basico di vedere un uomo non proprio del tutto in sé che vola su un destriero alato, brandendo una delle armi esoteriche più devastanti del mondo.

Ho iniziato a vedere un’infinita quantità di elementi da esplorare e ho iniziato a sentire che questo personaggio merita di essere molto più importante di quanto non sia. E il mio editor, Tom Groneman, era d’accordo. Quel che ne è risultato è una storia affascinante ed estremamente oscura, che trasuda horror e umorismo in egual misura, scavando a fondo nel canone, spesso molto disorientante, delle storie del Cavaliere Nero, nel tentativo di districare, chiarire e anche un po’ cambiare tutto quel che pensate di sapere su questo eroe.

Lungo il percorso, ci divertiremo in maniera un po’ burrascosa con le leggende arturiane, presentando una visione di Camelot assolutamente inedita e gettando addosso un’intera schiera di personaggi e concetti tipici della Marvel addosso al caro vecchio Dane, per vedere quanto regge prima di spezzarsi.

 

Sergio Dávila alle matite di Black Knight: Curse of the Ebony Blade, al suo primissimo incarico presso la Casa delle Idee. Anche lui ha condiviso alcune opinioni sulla serie.

 

Dávila – Fare il mio esordio alla Marvel è un sogno che diventa realtà. Ho sempre voluto far parte di questa famiglia e approdarvi con una miniserie dedicata al Cavaliere Nero è perfetto per me. Nemmeno nei miei sogni più sfrenati avrei immaginato di averne l’occasione.

Sono un grande appassionato del genere fantasy e dell’epica nordica e arturiana. Amo le storie di cappa e spada, le avventure intrecciate con la magia, le leggende, i castelli, i misteri, segreti poteri… e questa storia contiene tutto ciò che si potrebbe chiedere al genere in questione. I personaggi Marvel sono sempre stati il sogno di una vita, per me, e mi sto divertendo moltissimo a disegnare la trama realizzata da Simon. Mi sto godendo ogni istante e spero che farete altrettanto anche voi.

 

 

Fonte: Marvel