Ci sono Brian K. Vaughan e Fiona Staples a rispondere alle domande della redazione di Vulture, il che significa che si parla di Saga, il fumetto fantascientifico e immaginifico di Image Comics ormai entrato nei cuori degli appassionati di mezzo mondo e da anni considerato come uno dei prodotti di maggior qualità che provenga da oltre l’Oceano Atlantico.

Ecco le dichiarazioni dello sceneggiatore e dell’artista in merito alla loro creatura e alle possibili incarnazioni alternative della storia (pubblicata in Italia da BAO Publishing).

 

Saga vol. 8, copertina di Fiona Staples

Vaughan – Il prossimo ciclo narrativo parla di fake news e vero terrore. I reporter scandalistici Upsher e Doff sono una parte importante della storia da qualche tempo, ma finalmente incontreranno i disertori Marko e Alana, il cui amore proibito è probabilmente lo scoop del secolo. Non vi dirò come vanno le cose, ma spero che non sarà come vi aspettate. Non abbiamo mai realizzato un ciclo dai toni horror, ma questo era il momento giusto, soprattutto per l’occasione di sfruttare il luogo in cui sono diretti i nostri personaggi.

Come ogni serie che si avvicina al cinquantesimo numero, c’è il rischio che i lettori inizino a darci per scontati e chiaramente non siamo più il nuovo fumetto sugli scaffali di cui tutti parlano. Ma in questi sei numeri, io e Fiona abbiamo intenzione di regalarvi la miglior storia possibile. Ci saranno eventi dall’impatto permanente e scioccante sugli eventi futuri, quindi non aspettate la raccolta.

Una grande prima pagina di un albo dovrebbe farti venir voglia di leggere il resto e una grande ultima pagina di leggere il prossimo numero. Sembra facile, ma non lo è, specialmente al quarantanovesimo albo della serie, come accade per Saga. Terminare un numero con qualcuno che punta una pistola alla tempia del tuo eroe può sembrare un grandioso cliffhanger, ma quando lavoravo per Lost chiamavamo una cosa del genere “esca per idioti”, perché solo un fesso crederebbe davvero che tu sia disposto a uccidere il tuo protagonista. Finali e ripartenze davvero forti hanno di solito un forte legame con gli eventi e sono più emotivi.

Staples – Brian è bravissimo a scegliere momenti emozionanti, bizzarri o scioccanti che ti fanno venir voglia di voltare pagina o ti lasciano nell’orribile attesa del prossimo numero. Quando disegno splash page per quei momenti, cerco semplicemente di comunicare la tensione nell’immagine e, spesso, stringo il punto di vista sull’azione per eliminare gli accessori dello scenario.

 

I due hanno quindi parlato dell’0ttavo volume, l’ultimo uscito negli Stati Uniti, in cui si parla dell’argomento dell’aborto. Vaughan ha dichiarato che la fantascienza è un genere perfetto per trattare argomenti adulti e complessi, diretti a un pubblico maturo.

 

 

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