La Marvel non si ferma più: il flusso di annunci relativi a Secret Wars e i lanci di nuove serie legate all’evento che ci aspetta a giugno è davvero continuo. Tre settimane fa è stato il turno di M.O.D.O.K. Assassin, miniserie in cinque numeri che vedrà il grottesco cyborg psionico dell’A.I.M., leggendario killer dell’organizzazione criminale ipertecnologica, protagonista di un’aventura nel territorio del Battleworld noto come Killville.

Chris Yost, autore della mini disegnata da Amilcar Pinna, ha scambiato quattro chiacchiere sull’argomento con i giornalisti di Comic Book Resources.

Modok AssassinM.O.D.O.K. è un personaggio incredibilmente versatile, immediatamente riconoscibile, terribilmente potente, ma anche ridicolo. Di fatto è un’enorme testa con due piccole braccia e due gambette rachitiche, il che lo rende visivamente perfetto per un tono comico. Difficile non ridere immaginando gli ingegneri A.I.M. che si fomentavano a vicenda dicendo: “Sì, facciamolo così, vedrai che sarà spettacolare!”. Infatti, se all’inizio della sua carriera aveva un’aura da supercattivo, oggi che i lettori si sono abituati a lui è sempre più difficile prenderlo sul serio. La sua vocazione comica è esplosa. In M.O.D.O.K. Assassin, però, vedremo la macchina di morte che l’A.I.M. voleva realizzare. Assassino implacabile e mente brillante.

Sarà l’essere più furbo di Killville, in grado di fare il triplo gioco con due diverse fazioni avversarie. Un individuo terribile, ma continuerà a sembrare ridicolo. Tutti sono degli assassini, a Killville, tranne le vittime, ovviamente. Non ci sono eroi all’orizzonte, perché M.O.D.O.K. li ha in pratica uccisi tutti. Tutti si nascondono nelle proprie case per evitare di rimetterci la pelle. L’assassinio è legalizzato e il nostro amico testone è come un pesce nel fiume, felice come una pasqua.

Yost si è detto molto contento di poter scrivere avventure che hanno per protagonista un supercriminale: le motivazioni di un cattivo per fare ciò che fa sono sempre affascinanti, perché non sono mai limitate o prevedibili. I criminali ridono delle regole e ne godono parecchio. Quindi raccontare una storia in cui tutti, addirittura, sono cattivi è una gran soddisfazione.

L’apparato grafico è caricaturale ed estremo, così come i toni della storia. Ma non pensate che M.O.D.O.K. Assassin sia soltanto una parentesi divertente: in realtà molte situazioni saranno importanti per comprendere fino in fondo alcune fasi di Secret Wars. Anche perché sconfineremo da Killville e visiteremo almeno altri due reami confinanti di Battleworld: Monarchy of M e Sentinel Territories. Ci saranno, ovviamente, tensioni oltreconfine.

Yost ha confermato che un paragone con il Wanted di Mark Millar non è campato per aria, nel cercare un riferimento per le atmosfere narrative di M.O.D.O.K. Assassin. Le gilde di assassini e le comunità di killer che vedremo hanno quella sorta di organizzazione gerarchica basata sulla legge della giungla che dominava la graphic novel citata. Inoltre, ovviamente, ne faranno parte anche altri volti noti tra i villain della Marvel.

Vedremo il Baron Mordo, Doc Ock, e Bullseye nel primo numero. E questo è soltanto l’inizio.  All’inizio M.O.D.O.K. prenderà una via molto soddisfacente, ma sarà anche una decisione parecchio avventata, che lo porterà in situazioni che lui definirebbe spassose, in realtà pericolosissime. Sappiate solo che il cuore della serie sta nel fatto che lui, un essere progettato per uccidere, incontrerà qualcuno che assolutamente non vuole assassinare. Dovrà fare una scelta che, in un modo o nell’altro, è destinata a farlo soffrire non poco. Non posso dirvi chi è, ma si tratta di un personaggio femminile decisamente famoso e amato. E le cose potrebbero addirittura virare al romanticismo.

Con quest’immagine scioccante di un M.O.D.O.K. innamorato, Chris Yost abbandona la conversazione, lasciandoci nel panico più totale e preda della curiosità.

 

Fonte: Comic Book Resources