Continua l’excursus sulla funzione ispiratrice che la saga di Star Wars ha avuto su autori e disegnatori del panorama fumettistico americano. A condividere i ricordi del loro primo incontro con la Forza, dopo Paul Levitz, Brad Meltzer, Robert Venditti, Joe Kelly, Franco Aureliani, Meredith Finch, Tim Seeley, Duncan Rouleau, Al Ewing, Dan JurgensNathan Edmondson, Jimmy Palmiotti e Simon Oliver, è ora David Finch, disegnatore di Wonder Woman, Batman: The Dark Knight e New Avengers.

 

Quando hai visto per la prima volta i film? E cosa rappresentano per te?

Vidi per la prima volta Star Wars in un drive-in e mi addormentai durante l’ultimo pezzo, quindi quando lo rividi anni dopo (i videoregistratori sarebbero venuti qualche anno dopo), la cerimonia delle medaglie mi sembrò piuttosto surreale, pensavo di essermela sognata!

Vidi L’Impero Colpisce Ancora assieme a degli amici, e uno di loro mi disse che Luke avrebbe perso la mano, quindi tenni gli occhi coperti per tutta quella scena, e riuscii a vedere anche quella soltanto molto tempo dopo.

All’epoca non c’era nient’altro come Star Wars e io ero dell’età ideale per apprezzarlo. Mi ricordo che pregavo Dio per avere un’uniforme da Assaltatore, pensavo sarebbe stato bellissimo andarci a scuola e mettere tutti in riga.

Che influenza ebbero su di te come autore?

Star Wars è qualcosa di talmente centrale e pervasivo che non so nemmeno se sono in grado di rispondere in modo appropriato. Dirò solo che adoro disegnare la tecnologia “usata”, e Star Wars era fatto quasi interamente di tecnologie consunte e consumate.

 

David Finch

 

 

 

Fonte: Newsarama