Il quotidiano americano The New York Times ha stilato la sua lista annuale delle dieci migliori graphic novel, nelle quali figura anche un fumetto italiano: unastoria di Gipi. L’opera, pubblicata in Italia nel 2013 da Coconino Press, è giunta per la prima volta negli Stati Uniti quest’estate grazie alla casa editrice Fantagraphics.

Gli altri titoli selezionati sono:

  • Kent State: Four Dead in Ohio di Derf Backderf
  • Breakwater di Katriona Chapman
  • Menopause: A Comic Treatment di MK Czerwic
  • Fights: One Boy Triumph Over Violence di Joel Christian Hill
  • Welcome to the New World di Jake Halpern e Michael Sloan
  • Guantanamo Voices: True Accounts From the World Most Infamous Prison di Sarah Mirk
  • Tributo alla terra di Joe Sacco (edito in Italia da Rizzoli Lizard)
  • Constitution Illustrated di R. Sikoyark
  • La solitudine del fumettista errante di Adrian Tomine (edito in Italia da Rizzoli Lizard)

 

 

Questa la presentazione ufficiale di unastoria di Gipi:

 

One Story, copertina di Gipi

Una storia, anzi unastoria. Tutto in una parola. L’atteso ritorno al fumetto dell’autore più popolare e amato della narrativa disegnata italiana dopo più di due anni di “silenzio” in cui Gipi ha chiuso matite e colori nel cassetto per dedicarsi all’esperienza del cinema. Unastoria è la storia di un uomo che va in pezzi. Silvano Landi, scrittore di successo lasciato dalla moglie, alla soglia dei cinquant’anni finisce in un ospedale psichiatrico. Lo hanno trovato in stato confusionale su una spiaggia. Sembra non comprendere più la realtà e disegna ossessivamente due cose che ricorrono nelle sue visioni: una stazione di servizio e un grande albero spoglio. Landi è affascinato dalle lettere ritrovate del bisnonno, soldato nella carneficina della Prima guerra mondiale, che dalle trincee scriveva a casa. Sempre a un passo dalla morte, ma animato da un’incrollabile volontà di vivere per poter tornare un giorno dalla moglie e dal figlio. Le due storie, il presente di Silvano Landi e il passato del suo avo Mauro, si intrecciano e diventano unastoria. La storia della fragilità di ognuno di noi, sospesi tra la bellezza e il continuo sentimento della sua perdita, tra la dolcezza e la tragedia della vita. Sotto i cieli dipinti ad acquerello di una natura magnifica e indifferente, splendida e crudele, Gipi disegna piccole donne e piccoli uomini di ieri e di oggi, le lacrime e le speranze che da sempre ci segnano il viso. Unastoria è la storia di quel punto di svolta nella vita oltre il quale si affaccia alla coscienza, d’un tratto, la paura di invecchiare e morire. È la storia di una caduta nell’abisso. E di come però, nonostante tutto, ogni volta ci si può rialzare.

 

 

Fonte: New York Times