Lo scrittore di Way of X, Si Spurrier, ama giocare con gli specchi. Nel breve ma significativo arco vitale della sua serie, ci ha prima presentato Nightcrawler come un uomo di fede alla ricerca di una risposta per la società apparentemente senz’anima instauratasi a Krakoa. Poi ha messo sulla sua strada uno degli ostacoli più temibili del sottobosco mutante, David Haller alias Legione, ventilando l’ipotesi che fosse lui la minaccia oscura che aleggia sugli abitanti della nazione mutante. Infine ha sovvertito di nuovo le aspettative, rivelando che David si sforza in realtà di contrastare la vera minaccia incombente, quella della malefica entità di Onslaught.

 

 

Poche, ma energiche mosse che hanno aperto la strada sulla scacchiera di Krakoa a una partita per l’anima del genere mutante che presto giungerà a compimento nello speciale Onslaught Revelation. Il tutto senza ignorare le crisi e i drammi personali che agitano i protagonisti: Kurt Wagner, David Haller e Charles Xavier in persona, che di David è il padre.

Spurrier approfondisce e anticipa gli sviluppi psicologici dei protagonisti della storia con queste parole:

 

X-Men: The Onslaught Revelation #1, copertina di Giuseppe Camuncoli

Spurrier – Da quando è arrivato il mio primo mini-Spurrier, ho notato che mi interessano molto più da vicino, be’, tutti i concetti che ronzano nella testa di un neo-genitore. Tutte le preoccupazioni e i What If…? che circolano come veleno nel cervello in quelle interminabili veglie notturne, quando quel piccolo bastardo semplicemente non vuole dormire. Anzi, ho appena dato un’occhiata ai progetti sulla mia lista in questo momento e tutti, senza eccezioni, sono influenzati in un modo o nell’altro da questi temi. A volte in modi alquanto inaspettati o nascosti, ma ci sono. Eredità, amore, obblighi, trasmissione di idee, indottrinamento, sangue e acqua, orgoglio, potere, tradimento, sesso, eredità. È un terreno molto fertile.

Quanto a Legione e Chuck… è stato un osso molto succoso da rosicchiare anche molto prima che diventassi padre, in tutta onestà. Accadono sempre cose molto affascinanti quando le relazioni tra padre e figlio passano in secondo piano rispetto alle ideologie. Ovviamente sto generalizzando, ma i figli di attivisti famosi, combattenti per la libertà e altre figure celebri tendono a non aver avuto un rapporto particolarmente amorevole con il loro genitore celebre. È come se il cuore umano avesse la capacità di ardere intensamente soltanto per una cosa alla volta. Puoi salvare il mondo o venerare il terreno su cui cammina tuo figlio, ma prova a fare entrambe le cose e l’uno o l’altro ne soffriranno. Ovviamente, questa è una realtà sgradevole e molto poco hollywoodiana, quindi speriamo tutti che sia riduttiva quanto sembra. Ma nel caso di Xavier e David, è una lettura che si adatta sicuramente alle due figure. Il Professor X è un tipo straordinario, ma… detto fra noi, a volte può essere un po’ spocchioso, sapete? Una cosa che invece possiamo gridare a gran voce è che è veramente un padre di m***a.

X-Men: The Onslaught Revelation #1, anteprima 03

Charles è sempre stato qualcuno che fa ciò che deve essere fatto. Prima il dovere, e prima di tutto il dovere verso il Suo popolo, poi la sfera emotiva e le relazioni familiari (c’è una lettura perversa delle sue azioni nell’era di Krakoa secondo cui Xavier avrebbe messo l’umanità e i mutanti ai ferri corti ideologici più di qualunque bigotto che sventoli un cartello. È facile immaginare che non sia un uomo facile da avere intorno. È alquanto inflessibile).

A volte c’è bisogno di persone di questo tipo nel mondo. Il problema è che se sono bravi, se combattono per la causa giusta e trionfano, arrivano a un punto in cui non si adattano più al paradigma che hanno conquistato a fatica. Ci insegnano a credere che i guerrieri giusti combattono per garantire la pace, la giustizia e l’uguaglianza… ma se poi devono convivere con tutto questo, che Dio li aiuti.

X-Men: The Onslaught Revelation #1, anteprima 03

Detto questo, non sono tanto interessato agli errori di Xavier in sé, quanto al modo in cui la sua eredità (l’ombra che proietta, le decisioni che ha preso, l’approccio che adotta verso i problemi attuali) influenzi David. Tutto questo si manifesta nei modi più drammatici: un figlio poco amato tende spesso ad assumere una posizione contraria al genitore, giusta o sbagliata che sia, ma la lettura più avvincente al momento è quella che esamina il conflitto tra natura e crescita.

David ha notato che ha una spaventosa tendenza a trattare le persone come cose. Spesso dimentica che gli altri hanno un cuore e una mente. Preferisce punzecchiare, spronare e costringere “in nome del bene superiore” anziché empatizzare, dare di gomito e suggerire. In Way of X lo abbiamo già visto fare così un paio di volte: con Lost, con Mercury e Loa, anche in nell’incontro con Xavier nella Laguna Verde. È come un martello che cerca di schiacciare una noce. Presuppone di essere la persona giusta per interferire, si intromette e poi si sorprende quando le cose vanno terribilmente storte. Prima pensa, poi prova emozioni.

X-Men: The Onslaught Revelation #1, anteprima 02

La cosa particolarmente spaventosa per lui nell’ammettere tutto questo, è che è una caratteristica che ha sempre visto in Xavier. Prima manipola le altre persone, poi preoccupati dei traumi che produci.

David odia tutto questo, odia vedere che questo modo di fare esiste anche in lui e vuole essere migliore. Fa parte del viaggio che sta intraprendendo. È questo che rende lui e Nightcrawler una coppia così strana. In termini essenziali: uno è una creatura della mente, l’altro una creatura del cuore. Insieme sono pressoché inarrestabili.

Tuttavia, questa è solo la proverbiale punta di un iceberg che dobbiamo ancora esplorare. Esistono vari parallelismi biblici, per chi vuole cercarli. Il patriarca vedrà la terra promessa ma non vi metterà mai piede, e roba del genere. In breve, il rimedio di David a tutto questo (un’eco dei temi che ho trattato alla fine del mio ciclo su X-Men Legacy) è rimuovere se stesso dalle interazioni convenzionali. Non voglio fare spoiler, capirete a cosa mi riferisco leggendo Onslaught Revelation, ma David ha trovato un modo per offrire al genere mutante qualcosa che suo padre non ha mai potuto offrire. Qualcosa che, spera, non solo migliorerà l’esperienza di tutti quanti, ma lo renderà anche una persona migliore.

X-Men: The Onslaught Revelation #1, anteprima 01

Potremmo dire che se Way of X racconta la ricerca di un grande ideale… e Onslaught Revelation è la crisi che si verifica quando l’ideale viene effettivamente trovato… allora quello che viene dopo deve sicuramente essere l’Ideale in Azione. Cerca la pistola, trova la pistola, spara con la pistola. O, più precisamente: cerca la pistola, trova la pistola, capisci che in realtà è un induttore di estasi trascendente e usalo per proiettarti fuori dalla realtà. Capirete meglio cosa vi aspetta quando arriverete all’ultima pagina (e a quella dopo ancora) di Onslaught Revelation.

In realtà “David è una creatura della mente, Kurt è una creatura del cuore” è una generalizzazione dolorosa che una volta esaminata da vicino andrà in pezzi, ma è un buon modo di descrivere lo status quo prima di affrontare le vicende di Onslaught Revelation e oltre. Parlando esclusivamente dal mio punto di vista, tendo a fidarmi molto più facilmente di qualcuno che dice: “C’è qualcosa che non va e voglio aiutare a risolverlo, ma non ho tutte le risposte quindi ci penserò su, guarderò le cose dal punto di vista delle altre persone e cercherò di elaborare un piano che aiuti la maggior parte di loro nel modo migliore, anche se alla fine quel piano si rivela essere ‘togliti dai piedi, questa non è la tua battaglia’”… piuttosto che di qualcuno che dice: “Vedo un problema e sono assolutamente la persona giusta per risolverlo, ovviamente. Fatti da parte e sta a guardare”. Kurt appartiene, e credo sia sempre appartenuto, alla prima categoria. David sta cercando con tutte le sue forze di non appartenere alla seconda. La più grande debolezza del primo approccio, va da sé, è che a volte sembra un volersene lavare le mani. È sicuramente possibile leggere Way of X come una storia in cui Nightcrawler passa i primi quattro numeri a vagare e a cercare di capire le cose, senza intraprendere azioni dinamiche e decisive.

X-Men: Onslaught Revelation #1, anteprima 01

Una delle sfide più impegnative di questo arco narrativo è stata trovare un modo per infondere tensione e adrenalina in un viaggio che, ridotto all’essenziale, vuole dire: “Non so da che parte cominciare, qualcuno mi aiuti”. In termini narrativi, è dura farlo funzionare. Ma penso che ce l’abbiamo fatta, anche se solo tramite un gioco di prestigio, e quando arriveremo a Way of X #5, e certamente a Onslaught Revelation, avremo davanti a noi un Nightcrawler che è decisamente sulla strada giusta. Nella fase che verrà dopo, quella successiva allo speciale di Onslaught, l’anima motivante di Kurt non potrebbe essere più solida.

Nel caso di David, invece, parliamo di un ragazzo che ha posto fine alla realtà più di una volta. A volte senza nemmeno volerlo. Per quel che vale, penso che la versione di David Haller di cui stiamo raccontando ora non sia quella di qualcuno che fa i capricci e manda in frantumi il mondo solo perché non può ottenere ciò che vuole. È qualcuno che vuole semplicemente che le cose vadano a modo suo. E mentre si adopera per riuscirci, ti rivolge un sorriso amichevole ma snervante. Come andrà a finire è qualcosa su cui posso dire poco, temo. Ma le risposte stanno per arrivare. Molto presto. E probabilmente non sono le risposte che i lettori si aspettano.

 

X-Men: The Onslaught Revelation #1, anteprima 02

 

 

Fonte: AIPT