Come spiega Roberto Recchioni nell’editoriale in quarta pagina, la Morte può essere considerata il quarto personaggio più importante di Dylan Dog, dopo il titolare della testata, Groucho e Bloch. In La morte non bastaGiovanni Di Gregorio dedica all’Oscura Mietitrice una storia insolita, incentrata su diversi casi di “ritornati”, persone che si risvegliano dal Grande Sonno per poi riaddormentarsi poco dopo aver commesso un omicidio. Una degli pseudo zombi è la nuova, ennesima fidanzata dell’Indagatore dell’Incubo, che per tale motivo si prende particolarmente a cuore il caso che lascia Scotland Yard nello sconcerto e decide di voler a ogni costo aiutare l’amico commissario a venire a capo dell’inquietante enigma.

Il racconto scorre fluido e ben ritmato. La sceneggiatura di Di Gregorio è funzionale e di effetto, sorretta da una buona dose di ironia che emerge da dialoghi e battute più che mai azzeccate, in perfetto stile Old Boy. La matita dei frate...