Vedova Nera l’evoluzione di un'eroina dai fumetti al videogioco

di Redazione elaborazione grafica di Stefano Monteduro
Vedova Nera

Vedova Nera nei fumetti

La prima apparizione di Vedova Nera

Chi è la donna più letale dell’Universo Marvel? Se intendiamo la parola nel suo significato di appartenente femminile al genere umano e non la estendiamo ad alieni umanoidi ed entità, certamente il nome di Natalia Alianovna Romanova, meglio nota come Natasha Romanoff, è in ballottaggio. Spia per eccellenza, seconda solo a Nick Fury, la rossa eroina ha esordito come nemica di Iron Man nel 1964, nelle storie di Stan Lee, Don Heck e Don Rico, per poi passare dalla parte dei buoni, con gran sollievo di questi ultimi.

Come dicevamo, l’esordio di Vedova Nera è nei panni di spia russa, tipicamente avversaria di Tony Stark e poi anche dello S.H.I.E.L.D. e degli Avengers. Siamo negli anni Sessanta, un’epoca in cui appartenere al blocco sovietico, nelle opere di fiction americane, qualificava immediatamente come appartenenti al novero dei cattivi. Il salto della barricata di Natasha avviene, in maniera molto complessa, grazie ai sentimenti che provava per Occhio di Falco, anch’egli ex criminale passato dalla parte degli eroi. Ma ciò che rende il suo personaggio interessante è soprattutto un passato tragico che si è rivelato poco a poco nelle storie Marvel, di pari passo con il farsi sempre più tridimensionale della sua personalità. Vedova Nera è una bimba quando viene affidata a un soldato dell’esercito russo e poi alla Stanza Rossa, sezione indipendente del KGB che addestra letali assassine e spie internazionali dotate di ogni abilità utile al combattimento, con e senza armi. Un addestramento doloroso e spietato che ha reso Nat fredda e insensibile, fino a che non ha trovato motivazioni e forza sufficienti a liberarsi dal condizionamento subito, ancor oggi non privo di conseguenze.

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Vedova Nera è agile, forte e resistente a livelli massimi per un essere umano e che, in certi casi, sconfinano nel super umano. Frutto dell’addestramento e del condizionamento terribile della Stanza Rossa, che l’ha resa maestra in molteplici arti marziali, uso di armi bianche e da fuoco, abilissima pilota di ogni mezzo da combattimento, nonché dotata di un quoziente intellettivo fuori scala che le permette di apprendere a velocità impressionante e di processare informazioni altrettanto rapidamente. Inoltre, Natasha invecchia con grande lentezza, perché oggetto di modifiche biologiche da parte dei suoi addestratori e aguzzini, tant’è vero che è nata negli anni Trenta, ma dimostra l’età di una giovane donna. Inoltre, si avvale di una tuta protettiva speciale e di una serie di gadget, tra cui il più famoso è certamente il morso di vedova, scarica da 30000 volt emessa dai suoi bracciali.

Una tavola di Vedova Nera

Il cognome Romanova avrà messo la pulce nell’orecchio a molti. Le storie Marvel hanno rivelato che Natasha è imparentata con la nota famiglia reale russa.

In giovanissima età, è stata salvata da altri due eroi che trascendono il tempo e l’invecchiamento naturale: Wolverine e Capitan America.

Tra le sue doti di spia c’è anche quella più letteraria: Vedova Nera è una grande seduttrice e ha sfruttato la sua bellezza per circuire e manipolare sia Iron Man che Occhio di Falco.

Le 5 storie imperdibili di Vedova Nera

  • 1

    Black Widow: Marvel Knights (1999-2003)

    Tre miniserie fondamentali che hanno dato spessore al personaggio e lo hanno plasmato nella Vedova Nera che conosciamo. In particolare, il ciclo noto come “Il ragno piccino picciò”, di Devin Greyson e J.G. Jones ha fatto luce sul passato del personaggio e ha introdotto la sua nemesi, la spia Yelena Belova.

  • 2

    Black Widow (2006).

    Una storia tosta e oscura che vede Natasha nel suo elemento più congeniale: in fuga da assassini spietati e completamente sola. In questa avventura scritta da Richard K. Morgan, a rendere tutto più affascinante ci sono le matite del fuoriclasse Bill Sienkiewicz.

  • 3

    Black Widow: Mai più bugie (2016)

    Un anno di storie firmate dalla premiata ditta Mark Waid/Chris Samnee. Un racconto impressionante dal punto di vista visivo, in cui l’artista mette in scena l’azione e gli ambienti in maniera affascinante. Non solo azione, ma anche tanta indagine dei pensieri di una Vedova Nera silenziosa e chirurgica.

  • 4

    Vedova Nera: Espiazione (2014)

    Nathan Edmonson e Phil Noto ci danno forse il ritratto più noir del personaggio, mettendo in mostra una Natasha disposta a scendere a compromessi importanti con la morale pur di ottenere ciò che vuole e fare i conti con il proprio passato e le ferite ancora aperte.

  • 5

    Avengers #43-44 (1967)

    Natasha è passata dalla parte degli eroi, ma Capitan America e compagni non sanno valutare la sua sincerità, di fronte alla macchina della verità e al passato che riaffiora sotto forma del temibile Guardiano Rosso, Vedova Nera darà prova di essere un’alleata degli Eroi più potenti della Terra, in queste storie di Roy Thomas e Sal Buscema.

Vedova Nera in Marvel's Avengers

Vedova Nera

All'interno dell'universo di gioco ideato da Crystal Dynamics, la Vedova Nera è al momento ancora avvolta da un manto d'insondabile mistero. Dopotutto, proprio come nei fumetti, il passato di Natasha Romanoff vede la donna associata al mondo dello spionaggio, per antonomasia ben lungi dall'essere chiaro e noto a tutti. In base a quanto emerso dal trailer, però, possiamo evidenziare come la Vedova Nera sembri essere tanto decisa nelle proprie azioni, quanto attenta ai propri compagni di squadra.

Vedova Nera in uno screenshot di Marvel's Avengers

È innegabile, infatti, che la sua forza fisica e le sue abilità siano difficilmente comparabili con quelle di Thor o Hulk, ma Natasha è riuscita a sostituire la forza bruta con una determinazione del tutto fuori dal comune. A rendere evidente questa sua caratterizzazione psicologica è proprio lo scontro con Taskmaster che possiamo trovare nella prima missione di gioco, dove Natasha dimostra tutto il suo carisma. I gadget e l'agilità della Vedova Nera, mescolati alla sua caparbietà forgiata dalle numerose missioni alle spalle, rendono la donna una vera e propria macchina da guerra. Un personaggio che, erroneamente, si rischierebbe di sottovalutare, perdendo così l'occasione di approfondire un membro chiave degli Avengers.

Marvel's Avengers

Da un punto di vista ludico, in Marvel's Avengers la Vedova Nera risulta essere un personaggio dannatamente veloce e ricco di abilità interessanti.

Natasha non è solo un'ottima combattente ravvicinata, ma grazie alle sue pistole sarà in grado d'infierire pesanti danni anche sulle lunghe distanze. La possibilità di utilizzare un rampino per spostarsi nelle vaste aree di gioco, inoltre, viene ripresa anche nel combat system.

La Vedova Nera, infatti, sarà in grado di avvicinarsi rapidamente ai propri avversari, agganciandoli con il succitato rampino, per poi liberare la sua furia implacabile nel bel mezzo dell'azione.

Molto interessante è anche la possibilità di attivare una sorta di "modalità berserk", grazie alla quale Natasha metterà in luce tutte le proprie abilità corpo a corpo. Mediante un lungo bastone, infatti, Nat potrà scagliarsi sul nemico infierendo pesanti danni e, allo stesso tempo, garantendole una velocità a dir poco ineguagliabile. Una piccola saetta nera, pronta a colpire con la velocità e la pericolosità del ragno più letale sulla faccia della Terra. In ultimo, evidenziamo la presenza di alcuni gadget interessanti, tra i quali spicca un oggetto in grado di rendere la spia del tutto invisibile ai propri avversari. Nelle partite multigiocatore, inoltre, tutti gli Avengers che decideranno di rimanere in prossimità della Vedova Nera, potranno celarsi alla vista del nemico, sfruttando la preziosa abilità di Natasha Romanoff.

Vedova Nera in Marvel's Avengers