Vedova Nera l’evoluzione di un'eroina dai fumetti al videogioco
Vedova Nera nei fumetti
Come dicevamo, l’esordio di Vedova Nera è nei panni di spia russa, tipicamente avversaria di Tony Stark e poi anche dello S.H.I.E.L.D. e degli Avengers. Siamo negli anni Sessanta, un’epoca in cui appartenere al blocco sovietico, nelle opere di fiction americane, qualificava immediatamente come appartenenti al novero dei cattivi. Il salto della barricata di Natasha avviene, in maniera molto complessa, grazie ai sentimenti che provava per Occhio di Falco, anch’egli ex criminale passato dalla parte degli eroi. Ma ciò che rende il suo personaggio interessante è soprattutto un passato tragico che si è rivelato poco a poco nelle storie Marvel, di pari passo con il farsi sempre più tridimensionale della sua personalità. Vedova Nera è una bimba quando viene affidata a un soldato dell’esercito russo e poi alla Stanza Rossa, sezione indipendente del KGB che addestra letali assassine e spie internazionali dotate di ogni abilità utile al combattimento, con e senza armi. Un addestramento doloroso e spietato che ha reso Nat fredda e insensibile, fino a che non ha trovato motivazioni e forza sufficienti a liberarsi dal condizionamento subito, ancor oggi non privo di conseguenze.
Vedova Nera è agile, forte e resistente a livelli massimi per un essere umano e che, in certi casi, sconfinano nel super umano. Frutto dell’addestramento e del condizionamento terribile della
Il cognome Romanova avrà messo la pulce nell’orecchio a molti. Le storie Marvel hanno rivelato che Natasha è imparentata con la nota famiglia reale russa.
In giovanissima età, è stata salvata da altri due eroi che trascendono il tempo e l’invecchiamento naturale: Wolverine e Capitan America.
Tra le sue doti di spia c’è anche quella più letteraria: Vedova Nera è una grande seduttrice e ha sfruttato la sua bellezza per circuire e manipolare sia Iron Man che Occhio di Falco.
Vedova Nera in Marvel's Avengers
All'interno dell'universo di gioco ideato da Crystal Dynamics, la Vedova Nera è al momento ancora avvolta da un manto d'insondabile mistero. Dopotutto, proprio come nei fumetti, il passato di Natasha Romanoff vede la donna associata al mondo dello spionaggio, per antonomasia ben lungi dall'essere chiaro e noto a tutti. In base a quanto emerso dal trailer, però, possiamo evidenziare come la Vedova Nera sembri essere tanto decisa nelle proprie azioni, quanto attenta ai propri compagni di squadra.
È innegabile, infatti, che la sua forza fisica e le sue abilità siano difficilmente comparabili con quelle di Thor o Hulk, ma Natasha è riuscita a sostituire la forza bruta con una determinazione del tutto fuori dal comune. A rendere evidente questa sua caratterizzazione psicologica è proprio lo scontro con Taskmaster che possiamo trovare nella prima missione di gioco, dove Natasha dimostra tutto il suo carisma. I gadget e l'agilità della Vedova Nera, mescolati alla sua caparbietà forgiata dalle numerose missioni alle spalle, rendono la donna una vera e propria macchina da guerra. Un personaggio che, erroneamente, si rischierebbe di sottovalutare, perdendo così l'occasione di approfondire un membro chiave degli Avengers.
Molto interessante è anche la possibilità di attivare una sorta di "modalità berserk", grazie alla quale Natasha metterà in luce tutte le proprie abilità corpo a corpo. Mediante un lungo bastone, infatti, Nat potrà scagliarsi sul nemico infierendo pesanti danni e, allo stesso tempo, garantendole una velocità a dir poco ineguagliabile. Una piccola saetta nera, pronta a colpire con la velocità e la pericolosità del ragno più letale sulla faccia della Terra. In ultimo, evidenziamo la presenza di alcuni gadget interessanti, tra i quali spicca un oggetto in grado di rendere la spia del tutto invisibile ai propri avversari. Nelle partite multigiocatore, inoltre, tutti gli Avengers che decideranno di rimanere in prossimità della Vedova Nera, potranno celarsi alla vista del nemico, sfruttando la preziosa abilità di Natasha Romanoff.