Sam Esmail è tornata a parlare del reboot di Battlestar Galactica in produzione per Peacock da prima del Covid.

Esmail ha riflettuto su come la seire tv originale fosse in grado di utilizzare temi di fantascienza per creare un’allegoria tempestiva in un mondo post-11 settembre e ha suggerito che il suo reboot deve trovare qualcosa di simile:

Sì, quello di Ron Moore è stato per me uno degli show televisivi più perfetti in circolazione. E penso che ciò che lo ha fatto funzionare davvero sia stata l’intelligenza con cui ha creato questa sorta di allegoria tra il periodo post-11 settembre e utilizzare la fantascienza per esplorare quei temi. E dobbiamo fare qualcosa a quel livello.

Perché per me, mettermi nei suoi panni, è un’impresa enorme. Quindi, se non è all’altezza del lavoro di Moore, allora non ha senso farlo. Quindi stiamo cercando di capirlo ora, e stiamo cercando di capire: “Bene, di cosa potrebbe essere una grande allegoria Battlestar al giorno d’oggi?”

Lo show originale aveva come protagonista un gruppo di sopravvissuti a una guerra contro una razza di robot, i Cylon, che avevano distrutto le Dodici Colonie. Tutti gli uomini rimasti si sono uniti in un gruppo che cerca di raggiungere la Tredicesima Colonia, conosciuta come Terra.

La serie è andata in onda su ABC dal 1978 al 1979 e aveva come protagonisti Richard Hatch, Dirk Benedict e Lorne Greene. La storia è poi stata al centro di alcuni romanzi, serie a fumetti, un gioco da tavolo e un videogame. Sci-Fi Channel ha poi riportato sugli schermi lo show con protagonisti Edward James Olmos, Mary McConnell, Katee Sackoff e Grace Park.

Lo spinoff prequel, Caprica, era invece stato cancellato senza nemmeno concludere la prima stagione.

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Fonte: Screen Rant