La serie, sviluppata in collaborazione con la proprietà di Vincent Chin e Helen Zia, il suo esecutore testamentario, è il resoconto “autorizzato” del caso storico e dell’impatto culturale a seguito dell’omicidio dell’uomo, cittadino cinese-americano. La regista di “Nomadland” sarà produttrice esecutiva insieme a Zia, Vicangelo Bulluck, Paula Madison e Donald Young. In particolare, Helen Zia è un ex agente automobilistico diventata giornalista/attivista (Chin era un progettista, mentre i suoi assassini erano operai automobilistici scontenti) nonché portavoce della campagna Justice for Vincent Chin.
Helen Zia ha rilasciato una dichiarazione entusiasta per la possibilità di avere Chloé Zhao nel progetto:
Chloé Zhao ha la visione e la sensibilità per parlare della complessità del razzismo, dell’odio, della violenza e dell’ingiustizia. Siamo ansiosi di ricevere le intuizioni di Chloé sulla storia stratificata di Vincent Chin, che è stato ucciso a Detroit mentre affrontava la crisi economica, dove gli immigrati asiatici non erano i benvenuti ma lottavano per la legittimità, dove la mascolinità e l’omofobia si aggiungevano alla miscela tossica delle comunità in conflitto – e dove le persone si sono unite per combattere per l’umanità di Vincent. Non possiamo dirvi abbastanza quanto siamo entusiasti che Chloé Zhao si sia unita al nostro progetto.
La regista premio Oscar ha aggiunto:
Mi sono davvero commossa per il forte legame tra Helen e la storia di Vincent, come per la sua incredibile e perspicace prospettiva su questa storia difficile ma ispirante. Sono onorata di unirmi al team e di imbarcarci in questa storia insieme.
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Fonte: Slash Film
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