Disney ha superato il traguardo dei 150 milioni di abbonati alla fine del terzo trimestre di quest’anno (che conclude l’anno fiscale della compagnia), crescendo di 3.3 milioni di abbonati rispetto al trimestre precedente.

In particolare, Disney+ sale a 112.6 milioni di abbonati, con l’indiana Disney+ Hotstar a 37.6 milioni di abbonati (che aveva perso 12.5 milioni di abbonati “a basso margine di ricavo” nel trimestre precedente, oltre al calo dovuto alla perdita dei diritti del cricket). Crescono Hulu, che sale a 48.5 milioni di abbonati, ed ESPN+, che sale a 26 milioni.

Notizie positive anche sul fronte delle perdite: se un anno fa, infatti, l’area streaming perdeva 1.4 miliardi di dollari nel trimestre, ora ne ha persi “solo” 387 milioni, con un miglioramento del 74%,

Disney ha sottolineato che i titoli più visti del trimestre su Disney+ sono stati Elemental, Guardiani della Galassia Vol. 3 e La Sirenetta, oltre ad Ahsoka.

Il CFO ad interim Kevin Lansberry ha affermato che nel 2024 la Disney conta di spendere 25 miliardi di dollari nella produzione di contenuti, in calo rispetto ai 27 miliardi del 2023, che era già in calo rispetto ai 30 miliardi del 2022.

Dei tre segmenti in cui è ora divisa la compagnia, la divisione Entertainment (film, tv e streaming) ha visto crescere del 2% i ricavi anno su anno, a 9.5 miliardi di dollari. Calano del 9% i ricavi della tv lineare, crescono del 12% i ricavi dello streaming, mentre le licenze perdono il 3%. La divisione sport (ESPN) è in linea con un anno fa, con 3.9 miliardi di ricavi, mentre la divisione Experiences (parchi e prodotti) cresce del 13% a 8.1 miliardi di ricavi.

Crescono i profitti, mentre Bob Iger ha previsto un ulteriore taglio di 2 miliardi di dollari nei costi, arrivando così a 7.5 miliardi di dollari di risparmio nell’anno. Le borse hanno festeggiato questi risultati, con una crescita del 4% a Wall Street.

Fonte: CNBC

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