Ci siamo: il nono episodio della sesta stagione di Game of Thrones – il Trono di Spade andrà in onda questa notte, e vedrà finalmente consumarsi l’attesa Battaglia dei Bastardi, con Jon Snow e i suoi alleati pronti ad attaccare Ramsay Bolton per riconquistare Grande Inverno.

Diretto da Miguel Sapochnik (già regista dell’episodio Hardhome), Battle of the Bastards è ricchissimo d’azione, e la sua produzione è stata la più lunga e costosa della stagione (leggi tutti i numeri dell’episodio).

In una lunga intervista sull’Hollywood Reporter, Liam Cunningham (Davos Seaworth) risponde ad alcune interessanti domande sulla puntata e su ciò che accadrà, ovviamente senza entrare nel dettaglio per non rovinare la sorpresa ai fan:

Davos ha partecipato anche alla Battaglia delle Acque Nere. Come paragoni le due esperienze?

Neil Marshall, regista dell’episodio Blackwater, è un mio caro amico […] Lavorare a qualcosa di così grosso fu davvero incredibile, l’episodio venne recensito molto positivamente e Neil era davvero contento, non aveva mai lavorato in televisione. Ma per quanto riguarda Battle of the Bastards… la HBO ha davvero schierato tutto ciò che aveva a disposizione per questo episodio, è uno degli episodi più costosi mai realizzati per una serie televisiva. Abbiamo lavorato un mese solo a questa battaglia. È straordinaria, sarò onesto. Le comparse sono state fantastiche, ed erano centinaia. Un mucchio di cavalli. Non ho ancora visto l’episodio, e non vedo l’ora di farlo. Miguel, il regista, ci ha mostrato gli storyboard e le previsualizzazioni alla fine dell’estate del 2015. L’impressione era di assistere a un blockbuster di Hollywood, un film da 200 milioni di dollari: “Stiamo puntando decisamente in basso, non credi?” ho scherzato con lui. “Vedremo se ci faranno fare davvero tutto quello che vogliamo fare,” mi ha risposto. Ma per quello che so, Miguel e gli showrunner hanno superato ciò che ci hanno mostrato nei previz. Sarà probabilmente l’episodio che farà parlare di più di qualsiasi altro episodio di qualsiasi altra stagione della serie.

Hai dei ricordi particolari delle riprese?

Abbiamo girato la battaglia in una sorta di valle, e abbiamo avuto molta fortuna con il tempo. Quella piccola pioggerella ha trasformato il set in una sorta di… sembrava il Glastonbury Festival, noto per il fango e la musica. Non avevamo la musica, sfortunatamente, ma c’era tantissimo fango! Per gli stunt sono stati coinvolti degli straordinari cavalieri dall’Europa, non ho voluto vedere le riprese di alcune di queste scene per non rovinarmi la sorpresa quando vedrò l’episodio. So che un paio di cose che hanno fatto sono da rimanere a bocca aperta. La battaglia copre una porzione veramente ampia dell’episodio. Con Blackwater, per via dell’altofuoco, c’erano moltissime aspettative e l’impressione che qualcosa di terribile stava per accadere, anche quando la battaglia non si vedeva. Ma in questo episodio moltissime cose si vedranno proprio…
E mi stupirei se non facessero una statua a Kit Harington alla fine di questo episodio. Gli ho visto fare cose incredibili: combattimenti, stunt… è come un ballerino, quando si muove.

Davos è l’uomo che ha insistito per riportare in vita Jon, ed è anche uno di quelli convinti che la vera guerra sia tra i vivi e i morti. Ma prima di tutto serve stabilità al Nord, e per ottenerla bisognerà scontrarsi con i Bolton…

Decisamente. E sappiamo che i Bolton sono in numero superiore. È una specie di missione suicida, almeno sulla carta. Ma bisogna compierla. È come se Davos avesse uno slogan: “Dobbiamo fare la cosa giusta”. Il suo personaggio si comporta così sin dall’inizio della serie. E domenica vedremo, in un certo senso, il culmine di questo suo pensiero.
E lo stesso si può dire degli showrunner della serie, perché avrebbero potuto mettere insieme l’episodio molto più comodamente, godendosi il successo ottenuto finora. Ma si sono spinti oltre i confini della televisione tradizionale, e il merito è anche della HBO che ha creduto in loro e li ha sostenuti economicamente e artisticamente. Quando vedrete l’episodio vi renderete conto che non si sono semplicemente seduti comodamente dicendo “godiamoci il successo”.
Non è stato facile girare questo episodio. Mi limiterò a dire che quando giri una battaglia, se il medico è seduto in disparte e fa le parole crociate allora non ci stai lavorando davvero bene. E lo dico in senso positivo: non è che qualcuno è esploso, ma ci siamo davvero impegnati. Ci sono stati un mucchio di trappi muscolari, di dolore fisico e di tormento! Ma è così che si fa, non è una passeggiata, almeno se si vuole realizzare la scena per bene.

Un episodio impegnativo, insomma, anche a detta del regista e degli showrunner David Benioff e D.B. Weiss, che hanno parlato con Entertainment Weekly:

Michael Sapochnik: “Ogni battaglia nel Trono di Spade è unica. Ecco perché gli showrunner continuano a farle! David e Dan volevano un episodio veramente spettacolare, con un vero campo di battaglia, schieramenti e strategie che non erano in grado – economicamente – di girare nella prima o nella seconda stagione. Quello che interessava a me, in particolare, era ritrarre sia l’orrore che il ruolo della fortuna in una battaglia.”

David Benioff: “Miguel aveva fatto un lavoro straordinario in Hardhome nella quinta stagione, e per questo lo abbiamo coinvolto in una nuova battaglia, questa volta con i cavalli. Alcune delle scene che ha girato sono tra le migliori della serie.”

D.B. Weiss: “Miguel ha superato se stesso. Realizzare vere e realistiche battaglie medievali richiede una enorme quantità di risorse e di coreografia. La sensazione è quella di aver realizzato qualcosa di davvero originale, roba che raramente si vede in televisione o al cinema”.

Parla anche uno dei due protagonisti della battaglia, Iwan Rheon (Ramsay Bolton), intervistato da Entertainment Weekly:

Jon è l’antitesi di Ramsay. Sono quasi lo yin e lo yang. Hanno entrambi origini simili, eppure sono così diversi. E anche se sono nemici, sono stati cresciuti entrambi come dei bastardi, il che è quasi incomprensibile, e ora devono affrontarsi. Non potrebbero essere più diversi, eppure sono così simili.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

La sesta stagione de Il Trono di Spade – Game of Thrones va in onda su Sky Atlantic HD la notte tra la domenica e il lunedì alle 3:00 in simulcast con la HBO in lingua originale sottotitolata. Il giorno dopo viene poi trasmessa la replica alle 22:10, mentre il lunedì della settimana successiva alla messa in onda ogni episodio viene trasmesso doppiato in italiano. La serie è inoltre disponibile su Sky On Demand e Sky Online.

Trovate tutte le informazioni sulle stagioni precedenti nel nostro speciale, mentre nella scheda della serie trovate tutte le notizie e le recensioni.