La saga della famiglia Agnelli sta per essere ricostruita realisticamente in una serie televisiva internazionale di alto livello che racconterà la storia dinastica da un punto di vista femminile. La serie sugli Agnelli, ancora senza titolo, è stata annunciata sabato dalla regista e produttrice Ginevra Elkann che è anche la nipote del defunto magnate della Fiat Gianni Agnelli. La Elkann ha annunciato l’ambizioso progetto proprio questo sabato durante il talk show di Mediaset Verissimo condotto da Silvia Toffanin.

La The Apartment Pictures di Lorenzo Mieli, l’unità in continua espansione di proprietà della Fremantle nota per “The Young Pope“, “L’amica geniale” e “We Are Who We Are“, si è unita alla Asmara Film di Elkann e alla Capri Entertainment di Virginia Valsecchi per il progetto.

Secondo una fonte vicina al progetto, i produttori della serie TV stanno reclutando un team di sceneggiatori anglosassoni che si addentreranno nella narrazione usando le donne della famiglia Agnelli come luci guida; un tocco originale su un clan considerato simile a quello della famiglia reale in Italia, un clan dove i componenti maschili sono sempre stati quelli sotto i riflettori. Ma nella famiglia Agnelli non sono affatto mancati personaggi femminili forti. La madre di Gianni Agnelli, Virginia, era una protofemminista, che nel 1935, dopo la morte prematura del suo primo marito, Edoardo Agnelli, cercò di risposarsi, in quel caso con l’eccentrico scrittore italiano Curzio Malaparte, che era caduto in disgrazia di Mussolini. Ne seguì un aspro battibecco tra Virginia e suo suocero, Giovanni Agnelli, che cercò di farle togliere la custodia dei suoi sette figli.

La saga della famiglia Agnelli, che non è mai stata portata sullo schermo in un racconto di fantasia, è ricca di storia, cause familiari, jet-setting, beni nascosti, principi e principesse, palazzi e yacht, matrimoni spettacolari e funerali imponenti.

La famiglia che ora detiene una quota significativa di Stellantis, la società recentemente formata dalla fusione di Fiat Chrysler con il Gruppo PSA, controlla anche il produttore di auto sportive Ferrari, la Juventus Football Club e una quota del produttore francese di scarpe e borse Christian Louboutin, tra gli altri beni.