Quando Christopher Cantwell e Christopher C. Rogers, che all’epoca lavoravano nei social media per la Disney, hanno presentato la loro Halt and Catch Fire alla AMC, la premessa era piuttosto semplice. Joe MacMillan (Lee Pace) era l’antieroe patinato in stile Don Draper (Jon Hamm in Mad Men) nei primi anni dell’industria dei personal computer. In ogni stagione, il visionario ma pericoloso uomo d’affari guidava una squadra in corsa per ottenere qualche svolta tecnologica rivoluzionaria, con parecchi detriti interpersonali lasciati lungo il cammino.

“Mi sento come se all’inizio stessimo cercando di copiare le serie che amavamo, ma a metà stagione avessimo trovato ormai la nostra voce”, ha dichiarato Cantwell. “[Mi sento come se] avessimo iniziato seguendo le orme dei prodotti che ci piacevano, è una reazione istintiva: fare riferimento a quei modelli per poi realizzare che vogliamo”.

Rogers ha detto che lui e Cantwell hanno tratto beneficio dallo studio del decennio della grande televisione che ha preceduto Halt and Catch Fire. “Eravamo molto giovani e non sapevamo cosa stavamo facendo, ma penso che siamo stati abbastanza prudenti da mettere queste piccole granate in ogni personaggio, e presto ci siamo imbattuti nella nostra prima stanza degli scrittori, cercando di far esplodere gli archetipi,” ha detto Rogers. “Avevamo Joe, ma siamo stati in grado di farlo esplodere da dentro e mostrare un ragazzo che forse non aveva capito tutto, non era convinto di se stesso nel profondo e, in realtà, era un essere umano molto fragile sotto la superficie.”

Cantwell e Rogers non solo hanno ribaltato la sceneggiatura sul loro antieroe; hanno anche approfondito la psicologia dei personaggi di Scoot McNairy (Gordon) e Kerry Bishé (Donna), lavorando duramente alla scrittura della serie per garantire a Halt and Catch Fire una sottile ricchezza che impedisse loro di cadere nel prevedibile modelli di televisione serializzata.

Nell’episodio 8 della terza stagione, lo show fa un salto significativo nel tempo; così significativo che all’inizio della puntata, scopriamo che Gordon e Donna hanno divorziato. Dopo il collasso professionale e personale alla fine dell’episodio 7, lo spettatore può comunque colmare le lacune causate dall’ellissi narrativa. Eppure, è passato tanto tempo, le ferite della coppia stanno iniziando a guarire e hanno un diverso tipo di relazione – professionalmente, personalmente e come genitori.

“Ne abbiamo discusso molto nella stanza degli scrittori: le relazioni rischiano di ricadere in uno schema binario. Si sta insieme, non si sta insieme, ci si odia, ci si ama,” ha detto Rogers. “[L’omissione di questo schema] aiuta la scrittura, ti dà più posti dove andare.”

La quarta e ultima stagione della serie ha consentito ai creatori di spingersi ancora più in là nell’esplorazione dei personaggi. Quando si scopre che Yahoo è stato integrato nel nuovo browser web di Netscape – affondando i piani dei protagonisti per costruire il proprio motore di ricerca – il momento è quasi anti-climatico. La corsa per essere all’avanguardia della tecnologia, che aveva sempre guidato la trama dello show e i conflitti personali, si era ritirata in secondo piano ed era divenuta subordinata alla crescita dei personaggi.

“Mi ricordo che quando la cosa di Yahoo si è verificata alla fine della quarta stagione”, ha ricordato Cantwell, “era la prima volta che ci riunivamo nella stanza degli scrittori pensando alla fine della serie perché era chiaramente un meccanismo che sembrava di chiudere il corso degli eventi in modo soddisfacente per noi.”

Rogers ha aggiunto: “Questa idea che i personaggi non debbano seguire linearmente qualcosa e poi vincere, o tragicamente perdere… Penso che abbiamo guardato a quest’idea di “perdente”, che è un termine peggiorativo nel contesto americano, e abbiamo detto, ‘Come possiamo ridefinire questo concetto per rendere queste persone esseri umani?’ Pensavamo che il più grande dono che potevamo dare a Joe MacMillan fosse quello di perdere e di farlo star bene comunque, portandolo a una conclusione piacevole per lui.”

Cantwell e Rogers avevano fatto ricerche approfondite sull’evoluzione dei computer e del world wide web per poter scrivere Halt and Catch Fire; nel corso della serie, la loro ricerca ha aperto un’altra porta del tutto imprevista.

Dopo gli anni ’70, la partecipazione delle donne nei settori tecnologici diminuì rapidamente. I computer venivano commercializzati come “giocattoli per ragazzi” e per pubblicizzarli venivano usate modelle in bikini. Dalle Stagioni 1 alla 3, i due creatori hanno stratificato in modo sottile alcune di queste storie, ma si sono preoccupati di andare oltre. Con la quarta stagione, sapendo che sarebbe stata l’ultima, decisero di non limitarsi.

“Penso che abbiamo avuto donne straordinarie nella stanza degli sceneggiatori, produttrici, registe, e le attrici che ci hanno aiutato a vedere il valore nel portare un messaggio speciale”, ha detto Cantwell.

Nella quarta stagione, la relazione tra Cameron (Mackenzie Davis) Donna – con i loro rispettivi archi di carriera – diventa infatti il focus della storia narrata. Il finale della serie è stato caratterizzato dal discorso appassionato e coinvolgente di Donna a un gruppo di donne che approdano al mondo della tecnologia, mentre la complicata riconciliazione dei due personaggi conferisce allo spettacolo una nota finale sorprendente, ma meritata: “il futuro è donna”.

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Fonte: IndieWire