È uscita finalmente su Netflix Jodie: il prescelto (in originale El Elegido, The Chosen One), e Mark Millar, autore del fumetto originale assieme a Peter Gross, ha una richiesta precisa per chi vedrà la serie: no spoiler.

Spiega il fumettista su Twitter:

Ok amici, tutti e sei gli episodi di Jodie, l’eletto sono appena usciti su Netflix: è l’adattamento dei nostri fumetti di American Jesus. Per favore condividete il link, ma NO SPOILER per quei tre splendidi episodi finali.

Adoro il lavoro che hanno fatto e so che lo adorerete anche voi!

E ancora:

Posso chiedere a chiunque stia vedendo Jodie, l’eletto su Netflix di non spoilerare gli ultimi due episodi online? Grazie mille, brava gente!

Millar ha insistito ancora, rispondendo a vari commenti e dicendo che il modo migliore di godersi la serie è vedendola in binge watching il prima possibile:

Se ti sono piaciuti i primi due episodi… adorerai la piega che prende la serie. Rimaniamo seri e sinceri per tutto il tempo. Mi annoiano molto le serie troppo sciocche tratte da fumetti. Questa serie ha un tono davvero ottimo.

Addirittura, Millar ironizza sul fatto che probabilmente alcuni suoi parenti non hanno letto il fumetto…

Il numero di membri della famiglia che mi stanno mandando messaggi dicendo che sono rimasti sconvolti dagli ultimi due episodi di Jodie, il prescelto conferma il mio sospetto che non leggano i fumetti che gli regalo! :)

La prima stagione è tratta dal primo dei tre volumi di cui è composto il fumetto American Jesus, ovvero Chosen (Il prescelto), uscito nel 2004. I due volumi successivi, The New Messiah e Revelation, sono usciti rispettivamente nel 2020 e nel 2023, quando cioè l’adattamento televisivo era già in produzione.

Nonostante il fumetto originale sia in circolazione da vent’anni, con i relativi colpi di scena, Millar ci tiene che non vengano diffusi spoiler proprio perché la serie ha un taglio molto particolare e originale, anche per via dell’ambientazione. Jodie: il prescelto ha apportato alcuni cambiamenti al fumetto originale, in primis il fatto che la storia è stata spostata in Messico. Una scelta che Millar attribuisce al capo dell’ufficio latinoamericano di Netflix (che dal 2017 è proprietaria di Millarworld, l’etichetta di Millar):

L’idea di ambientare la serie in Messico è stata di Paco, il grande capo dell’ufficio Latinoamericano. La sua idea era che il ritorno di Gesù nel mondo moderno sarebbe stato veramente potente in un paese così radicato nella fede, e aveva ragione al 100%. Lo adoro!

È molto curioso il fatto che l’adattamento di un fumetto americano noto in tutto il mondo sia uscito su Netflix in sordina, senza alcuna campagna marketing in Nordamerica o Europa (non sono stati resi disponibili nemmeno gli screener per la stampa). Millar spiega che il motivo è dovuto al fatto che si tratta di una “produzione locale” latinoamericana che punta a quel target, anche se questo abbiamo i nostri dubbi (non a caso Millar accenna alla “fase attuale” della promozione):

La serie è stata prodotta dalla divisione Latinoamericana e punta a un pubblico principalmente di lingua spagnola, in questa prima ondata di marketing. Abbiamo incontrato la stampa nelle ultime tre settimane, ma solo oltreoceano.

Jodie, il prescelto: ci sarà una seconda stagione?

Riguardo una possibile seconda stagione, Millar ha già detto che l’intenzione è quella di adattare tutti e tre i volumi della trilogia di American Jesus. “Se gli dei della televisione ce lo permetteranno,” afferma, “ci sarà una stagione per ogni volume”. Dipenderà insomma dal successo della serie, e anche in questo caso non è chiaro quali parametri userà Netflix, se l’obiettivo è puntare solo al pubblico Latinoamericano.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

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