Il direttore del casting Tristram Shapeero si è scusato con l’attore Lukas Gage (Euphoria) per le parole usate nel corso di un provino. L’incontro risale ad alcuni mesi fa, quando i due si erano visti tramite videochiamata. Prima di iniziare il provino, tuttavia, Shapeero si era lasciato andare ad alcuni commenti sullo stato dell’appartamento del giovane attore. Il microfono era però già acceso, e l’attore stava ascoltando ogni cosa. Shapeero, credendo di non essere ascoltato, aveva detto:

Questa povera gente che vive in questi minuscoli appartamenti. Sto guardando il suo sfondo e lui ha la sua TV.

Lukas Gage aveva chiarito che l’audio era acceso, e mentre l’altro era imbarazzato aveva risposto:

So che è un appartamento di merda, ecco perché dovreste darmi questo lavoro così posso trovarne uno migliore.

Il regista si era scusato subito durante il video. La conversazione è stata condivisa dall’attore online nel weekend e potete vederla qui:

Immediatamente il video ha raccolto la solidarietà di moltissimi esponenti del settore, e infine sono arrivate anche le scuse pubbliche del diretto interessato, che ha chiarito meglio il significato delle sue parole:

(…) ho deciso di farmi avanti, assumermi la responsabilità, fare le scuse che il signor Gage merita e offrire un chiarimento per le mie osservazioni inaccettabili e insensibili. Sono Tristram Shapeero, un regista televisivo veterano da 20 anni, che ha lavorato sia nel Regno Unito che qui negli Stati Uniti.

Prima di tutto, offro al signor Gage delle scuse sincere e non artefatte per le mie parole offensive, il mio comportamento non professionale durante l’audizione e per non avergli prestato la concentrazione e l’attenzione che meritava. Il mio lavoro è valutare gli artisti rispetto alla parte che sto cercando di interpretare. Lukas meritava di meglio.

Questa audizione Zoom ha avuto luogo ad agosto, dopo quattro mesi di blocco. Anche molti miei colleghi erano alle audizioni che si sono svolte per diversi giorni. È stato emozionante vedere gli attori lavorare così duramente per vincere le poche parti disponibili e siamo rimasti profondamente commossi dalla passione di questi giovani in queste circostanze straordinarie.

Stavo usando la parola “povero” nel senso che meritasse la mia empatia simpatia, e non come giudizio economico. Le mie parole sono state pronunciate come genuino apprezzamento per ciò che gli attori dovevano sopportare, bloccati in spazi ristretti, trovando dentro di sé una performance vincente in queste condizioni.

Come ho detto nel video, sono mortificato per quello che è successo. Anche se non riesco a rimettere il proverbiale dentifricio nel tubo, supero questo incidente come un uomo più empatico; come regista più concentrato e, lo prometto, un partner ancora migliore per gli attori dal processo di audizione al montaggio finale.

Cosa ne pensate? Lasciate un commento.

Fonte: Deadline