Fasi finali della competizione nelle puntate di MasterChef Italia 13 andate in onda il 22 febbraio, e un’aspirante chef ha dovuto dire addio al grembiule bianco del cooking show di Sky prodotto da Endemol Shine Italy. Vi proponiamo quindi il riassunto ufficiale, seguito dall’intervista all’eliminato da MasterChef 13 nelle puntate del 22 febbraio.

Ovviamente non proseguite nella lettura se non avete ancora visto gli episodi.

MasterChef Italia 13, puntate del 22 febbraio: il recap

L’ultima serata di questa stagione di MasterChef Italia sarà, come da tradizione, una sfida a quattro. Una sfida finale per il titolo che si preannuncia accesissima e carica di emozione, tra quattro personalità forti e diverse tra loro, quattro modi diversi di intendere la cucina, quattro storie e percorsi differenti ai fornelli del cooking show. Ieri sera, nel corso del penultimo appuntamento, i giudici Bruno BarbieriAntonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli hanno decretato i “Fab Four” – AntonioEleonoraMichela e Sara – che giovedì 29 febbraio su Sky e in streaming su NOW si contenderanno la vittoria e l’ambito titolo di nuovo MasterChef italiano. Non ci sarà Niccolò, eliminato a un passo dalla serata finale: nato in Germania 26 anni fa, oggi risiede a Ravenna ed è un neolaureato in Medicina con 110 e lode che si è appassionato alla cucina proprio durante gli studi da fuorisede.

La penultima serata dello show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy è stata indimenticabile, per i cuochi amatoriali, grazie ai tanti ospiti protagonisti delle prove: prima Invention Test multietnico con lo chef Mory Sacko, 1 stella Michelin al ristorante parigino MoSuke, che ha condotto i concorrenti in un viaggio tra Africa, Giappone e Francia; quindi la prova in esterna più prestigiosa e ambita dai concorrenti, quella nel ristorante stellato, che quest’anno si è svolta nel ristorante Uliassi dello chef Mauro Uliassi, 3 stelle Michelin a Senigallia (Ancona), portando con sé un vero tripudio di emozioni per i cuochi amatoriali; infine, un Pressure Test davvero incredibile e imprevedibile che vedeva protagoniste le piante grasse portate in Masterclass da Davide e Diego Narcisi, fondatori dell’orto sinergico La Clarice a Cannara (Perugia).

Gli ascolti degli episodi del 22 febbraio di MasterChef Italia 13

Per il cooking show, ieri su Sky Uno/+1 e on demand, 791mila spettatori medi con il 3,6% di share, oltre 1.100.000 contatti unici e il 72% di permanenza, dati che sono in crescita del +7% rispetto agli omologhi episodi della stagione precedente e del +9% nel confronto rispetto a una settimana fa. Nel dettaglio, il primo episodio di ieri ha raggiunto 865mila spettatori medi, con il 3,5% di share, oltre 1.219.000 contatti unici e il 71% di permanenza; il secondo 718mila spettatori medi, con il 3,7% di share, 981.000 contatti e il 73% di permanenza.

Nei sette giorni, i due episodi della scorsa settimana segnano 1.959.000 spettatori medi, con 2.579.000 di contatti unici e il 76% di permanenza, un dato in linea con gli omologhi episodi dell’anno scorso.

Sui social la conversazione è ancora in crescita nel confronto settimanale e stagionale: con 255mila interazioni social totali – dato in crescita del +28% rispetto a un anno fa e del +25% rispetto ai precedenti episodi – è nuovamente il contenuto non sportivo più commentato del prime time; l’hashtag ufficialeè entrato nella classifica dei Trending Topic italiani direttamente alla prima posizione durante la messa in onda, rimanendo poi in Top 3 fino alla mattina di venerdì; nella chart dei TT sono apparsi anche i nomi di Niccolò, Eleonora, Michela, Chef Barbieri (fonti: Talkwalker SCRTrends24.in).

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Mystery Box Musicale

La serata è stata inaugurata da una Mystery Box “musicale”: i giudici hanno associato un brano a ciascun aspirante chef, e la canzone corrispondeva all’ingrediente principale da utilizzare nella cucinata di 45 minuti. E così Eleonora ha avuto le banane (collegata al brano “Venus” di Bananarama), Michela ha cucinato con il peperoncino (“Can’t Stop” dei Red Hot Chilli Peppers), Antonio con i mirtilli rossi (“Zombie” dei The Cranberries), poi ancora Niccolò ha ricevuto pane, grissini e taralli (“I fall in love too easily” di Chet Baker) e Sara ha avuto i fagioli (“Pump it” dei Black Eyed Peas). I piatti migliori sono stati Branzino Rock di Antonio (branzino marinato ai mirtilli rossi, con taccole, salicornia, pak choi saltato con peperoncino e salsa di pak choi), Pane Amore e Romanticismo di Niccolò (tortino di pappa al pomodoro e tartare di cozze al liquore alla vaniglia su crumble di taralli, pane e olio) e La banana piace a tutti di Eleonora (maiale in triplice cottura su purea di banana e lime con chips di banana, peperoni al forno e salsa al caffè, cioccolato e cardamomo). Brano numero 1 in classifica, accompagnato dal piatto vincente della prova, quello di Niccolò, che si è aggiudicato così la Mystery Box e con essa un vantaggio nel successivo Invention Test.

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Invention Test, sapori dal mondo

Per la seconda prova la Masterclass ha accolto lo chef Mory Sacko, che vanta 1 stella Michelin al ristorante parigino “MoSuke” e ha fatto della propria personalità il suo punto di forza in cucina, mescolando le origini africane alla passione per il Giappone con le tecniche di cottura francesi: un mix che lo ha reso, in pochissimi anni (ha “solo” 31 anni), astro nascente della cucina francese nonché volto televisivo oltralpe. I cuochi amatoriali hanno cucinato un piatto unico e rappresentativo della propria personalità in 60 minuti di cucinata, con tre ingredienti impiegati anche dall’ospite: Manzo d’Aubrac (carne francese), Shichimi Togarashi (miscela di spezie giapponesi) e arachidi (la base della Salsa Mafè, tipica dell’Africa occidentale). Il quarto ingrediente, invece, era tutto italiano ed era assegnato da Niccolò: per Sara il caffè, per Antonio la rucola, per Michela il gorgonzola e per Eleonora le acciughe, mentre ha scelto per sé i fichi d’India. Gli assaggi sono cominciati da Alchimia verticale di Niccolò (tartare di manzo su cialda di riso, caprino, salsa al fico d’India e crema di arachidi); poi Sapori ed Emozioni di Michela (manzo marinato con rosmarino, fonduta di gorgonzola, funghi finferli, taccole e olio all’ortica); Carnevale di Eleonora (manzo su latte di cocco, kumquat caramellato e salsa alle acciughe e marsala); Espresso di Sara (manzo marinato nel caffè, vellutata di zucca, chips di zucca piccanti, arachidi tostate e salsa al caffè); e Semplicemente Antoine di Antonio (manzo su salsa di rucola, salsa di lamponi e arachidi tostate). Quest’ultimo è stato giudicato il piatto migliore della sfida, mentre Sara ha commesso gli errori più gravi e non ha potuto partecipare all’esterna, aspettando in Masterclass i propri colleghi per il Pressure Test.

Esterna dallo stellato, la cucina di Mauro Uliassi

Rotta su Senigallia, per gli altri quattro: ad attenderli, la cucina del ristorante Uliassi dello chef Mauro Uliassi, 3 stelle Michelin a Senigallia (Ancona) e stabilmente nelle prime 50 posizioni della prestigiosa classifica “The World’s 50 Best Restaurants”, punto di riferimento della gastronomia italiana e internazionale. Antonio, vincitore dell’Invention Test, ha potuto assegnare a se stesso e a ciascuno dei suoi colleghi uno dei quattro piatti mostrati dallo Chef: per sé ha tenuto Anguilla affumicata, Albicocca, Rafano e Alloro (anguilla del Po affumicata e grigliata, condita con albicocche marinate, olio di alloro, riduzione di aceto, salsa di scalogno e rapano) e ha affidato Senigallia Brest ad Eleonora (bignè con crema al burro di nocciole con craquelin e crema chantilly alla vaniglia, con amarene di Cantiano e olive caramellate con finocchietto e arancio), la Pasta all’Assassina a Michela (fusilloni arrostiti e conditi con salsa di peperone piccante con prezzemolo e foglie di shiso) e Seppie scottate, Olio di guanciale, Bietola, Miele e Colatura di alici a Niccolò (seppie giovani condite con olio di guanciale e fegato di seppia con bietola e il suo gambo tritato con miele, colatura di alici e limone). Al termine della cucinata è stato proprio lo chef Uliassi a proclamare il nome del vincitore della prova nonché ufficiale primo finalista di quest’anno, e il nome è stato quello di Michela.

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Pressure Test ed eliminato

Tornati in Masterclass, Antonio, Eleonora e Niccolò si sono uniti a Sara per affrontare l’ultimo ostacolo. Ospiti Davide e Diego Narcisi, fondatori dell’orto sinergico La Clarice a Cannara (Perugia), dove coltivano oltre 400 piante ed erbe per la haute cuisine: il tema, davvero sorprendente, del Pressure Test più decisivo della stagione sono state le piante grasse e il loro utilizzo in cucina. Prima della cucinata di 40 minuti dalla balconata Michela ha affidato una delle quattro tipologie di vegetale a ciascun concorrente: per Niccolò la Lithops (col sapore simile ai legumi), per Sara la Begonia Rex (ideale in estrazione come accompagnamento di carni poco pregiate), per Antonio l’Origano Cubano (dal profumo di origano ma con sentori zuccherini), per Eleonora l’Enula Marina (dal sapore piccante e amaro con retrogusto di cocco). All’assaggio sono arrivati: Fotosintesi di Sara (diaframma con crema di topinambur, quenelle di mascarpone ed estratto di Begonia Rex, su salsa di Porto e Sherry), Incontro sul Delta di Eleonora (filetto di trota con gelatina di Enula Marina, granita di arancia, mela e zenzero, con patate viola e pere), poi Semplicità del Cactus di Niccolò (sarde panate con radicchio, estratto di Lithops, mela verde e succo di pompelmo) e Origano cubano e Filetto di maiale di Antonio (filetto di maiale panato nel pistacchio con puk-choi, estratto di Origano Cubano, salsa ai frutti rossi e marmellata di fichi). A un passo dalla meta, a un centimetro dalla serata finale, è stato Niccolò a commettere gli errori più gravi: il giovane ravennate ha abbandonato il proprio grembiule sulla postazione, tra gli abbracci e le lacrime degli altri concorrenti, e ha lasciato la Masterclass.

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Le parole di Niccolò eliminato da MasterChef 13 il 22 febbraio 2024

Qual è l’aneddoto più bello che ti porti via da MasterChef?
Niccolò: Una delle cose più divertenti è stata la cucinata in coppia con Eleonora, perché mi sono concentrato in modo diverso, mi sono fatto prendere chiudendo gli occhi e andando col cuore. Da quella prova lì è nata anche un’amicizia con Eleonora, a cui all’inizio non davo una lira, mi sembrava una pazza. Forse non aver cucinato con l’istinto mi ha irrigidito invece che sciogliermi, invece Eleonora ha fatto il percorso contrario. Non ce la facevo più a vedermi in tv, sono quasi felice di essere uscito, non mi riconoscevo più così rigido. Invece in quel momento lì chiudendo gli occhi mi sono quasi dimenticato di essere a MasterChef, e ho cucinato divertendomi.

Sei uscito con una citazione cinematografica, quindi un genere e un titolo di un film che ben rappresentano la tua esperienza a MasterChef
È una domanda molto interessante a cui non voglio rispondere in maniera banale. Verso la fine mi sono sentito distaccato come Clark Gable, lui è molto lontano dalle emozioni, anche se le vuole provare, per quello ho citato Via col Vento. Quindi ti direi questo.

Hai mai pensato di unire cucina a Stand up comedy?
Il riso è sempre stato il filo conduttore della mia vita. Prima di cucinare mi piace far ridere le persone, penso sia un’arte. Io ho sempre fatto teatro, sarei dovuto andare a fare i provini di open mic di Zelig, ma sono stato bloccato per conflitto d’interessi.

Oltre i tre giudici, l’esperienza di MasterChef ti è servita a conoscere cuochi dalla fama internazionale. Chi è quello che ti ha colpito di più?
Sicuramente Atala, mi è piaciuto veramente tanto, nonostante il rimprovero per la golden pin. Ho portato a casa un bel piatto e quello è l’importante.

In che rapporti siete con Eleonora dopo la gara?
Con Eleonora si è instaurato un rapporto molto bello, ma molto strano. Perché lei è strana e io sono strano, ma siamo strani in modi simili. Per usare una metafora culinaria lei è carne e io sono pesce, siamo difficili da abbinare. Manca la salsa che ci unisce.

Come è stato rivederti in tv, e il dopo MasterChef?
Ogni giovedì avevo le palpitazioni, perché non sapevo cosa aspettarmi dal montaggio. è un’esperienza cringe vedermi in tv ed essere riconosciuto, ma è una cosa che mi ha aiutato parecchio, perché era un momento difficile della mia vita (soprattutto dalla fine registrazioni all’inizio della trasmissione). Non mi aspettavo questo successo, che mi ha fatto ricaricare le pile. Certe volte mi stavo pure sul cazzo da solo, e volevo picchiarmi, ma distoglievo lo sguardo .

Progetti per il futuro?
Continuerò a cucinare per non morire di fame. Navigo nella mia incertezza per il futuro, quindi per ora sto facendo il medico. Calerò le ore e farò medico la mattina e il pomeriggio mi dedicherò alla cucina (anche sui social). La cucina mi servirà per far sorridere le persone, ma non penso diventerà un lavoro. Poi se mi arriva una proposta sicuro ci penso.

C’è un piatto che hai fallito durante lo show che hai riprovato a fare a casa?
Io credo di non essere mai stato soddisfatto al 100% dei miei piatti, anche di quelli dove ero tra i migliori e nemmeno di quelli dove ho vinto. Ci vedevo sempre qualche difetto. Penso sia molto difficile fare un piatto perfetto in 40 minuti d’altronde. Vorrei riprovare a fare il dolce fatto con Iginio Massari perché era piaciuto tanto e volevo rifarlo nella forma che mi ero immaginato.

Tra tutti gli ingredienti nuovi che hai scoperto, ce ne è qualcuno che ti è piaciuto e utilizzerai in piatti “normali”?
L’ingrediente che più mi è piaciuto è il miele amazzonico del primo step di Atala, appena assaggiato e ancora me lo ricordo. Ma di ingredienti che mi porto a casa, sicuramente non il cactus (ride) forse ti direi il cervo, ma non per tutti i giorni (ride).

Cosa ne pensi delle esterne? Le preferisci alle prove in MasterClass?
Le esterne erano le prove che mi piacevano di meno, perché avevi la responsabilità della brigata. Se avevi un anello debole si ripercuoteva sugli altri. Non potevi far edi testa tua e dovevi andare d’accordo con gli altri. Bisognava fare dei compromessi , e quando la cucina si basa sui compromessi si vede che ha qualcosa di meno .

Cosa ti mancherà di MasterChef?
Mi mancherà quello che mi lava la postazione a fine cucinata e la dispensa piena di tutto. Dopo la prova con la pizza mi hanno perfino nominato quello con la postazione più sporca di sempre.

Chi vince MasterChef 13?
Arrivati a questo punto tutti hanno la loro idea di cucina ben delineata. Se ti devo dire quella che mi piace di meno è quella di Michela, ma perché non fa per me la cucina fit, io voglio sapore. Eleonora si è visto che quando parla di cibo diventa un’altra persona, diventa seria, ed è una cosa che ho notato rivedendola in tv. Ha veramente tanta fantasia e gusto, mi aspetto un bel menù. Antonio è quello fortissimo, non ha mai ceduto, super tecnico, è legato alle tradizioni ma come si è visto ieri riesce a essere moderno con un impiattamento incredibile. Non ha mai sbagliato un colpo. Sara è sempre stata tra le più brave anche se non riesce a far uscire quel graffio tanto richiesto. Vorrei vedere queste tre cucine che si confrontano in finale.

La prossima settimana, giovedì 29 febbraio, sempre alle 21.15 su Sky e in streaming su NOW, a MasterChef Italia andrà in scena l’ultimo appuntamento di questa stagione. Quattro finalisti, un solo vincitore: chi tra i “fantastici 4” Antonio, Eleonora, Michela e Sara verrà eletto tredicesimo MasterChef italiano?