Durante il panel svoltosi in occasione dell’appuntamento invernale organizzato dalla Television Critics Association, la ABC ha presentato la sua nuova serie Of Kings and Prophets, che debutterà negli Stati Uniti l’8 marzo.

Il progetto è stato ideato da Adam Cooper e Bill Collage, già autori del film Exodus: Gods and Kings e nel trailer presentato ai giornalisti erano presenti anche alcune sequenze inedite, tra cui alcune scene di sesso.
Lo showrunner Chris Brancato ha quindi rivelato che stanno ancora decidendo insieme ai responsabili dell’emittente fino a dove potranno spingersi:

“Subito dopo aver lasciato questo palco staremo lottando con gli standard e le abitudini dei broadcast. Ci spingeremo fino a dove possiamo”.

L’obiettivo è infatti non nascondere la violenza e il sesso contenuti nel Vecchio Testamento:

“E’ una delle prime soap opera al mondo…Vedrete uno show che è coinvolgente ma che vi racconterà inoltre la storia che potete leggere se volete prendere in mano la Bibba”.

Le scene che non potranno essere trasmesse in modo tradizionale potrebbero però essere presenti nella versione online:

“Abbiamo la meravigliosa possibilità di mandare in onda uno show su un’emittente tradizionale e poi averne anche una versione online, che ha meno restrizioni, quindi potrebbe essere che vedrete la clip inclusa nel trailer negli episodi online e non in quelli andati in onda”.

Lo showrunner ha però assicurato che non ci sarà nulla di gratuito e la scena di sesso presente nel trailer è stata girata perché essenziale nel raccontare la storia d’amore tra i due protagonisti, sottolineandone la passione. Sullo schermo non si assisterà quindi a nulla che non sia presente tra le pagine e si è evitato di aggiungere sesso e violenza, elemento fin troppo presente nella storia biblica.

La produzione dei quindici episodi è stata ordinata dalla ABC ad aprile e a giugno si è però deciso di rimandare la messa in onda di Of Kings and Prophets. Brancato ha spiegato che c’era molto entusiasmo all’idea di realizzare una serie evento, qualcosa di grande e speciale, tuttavia non si erano calcolate bene le tempistiche e le difficoltà da superare nel portare in vita una storia ambientata mille anni prima della nascita di Cristo. I responsabili del network si sono quindi resi conto che tutto, dai costumi agli attori, richiedevano più tempo per apparire sul piccolo schermo in modo convincente. Lo spostamento è stato quindi necessario per poter girare nuovamente il pilot, un po’ accaduto con Game of Thrones.

Gli ostacoli sembrano però essere stati superati e le aspettative da parte del network sembrano essere molto alte, considerando gli ottimi risultati ottenuti da progetti analoghi.

Fonte: The Hollywood Reporter