La vita e la carriera di Raffaella Carrà, oltre a essere al centro di un documentario, saranno raccontate in una serie tv.

La Italian International Film – Gruppo Lucisano e la Kubla Khan 1990 di Umberto Massa hanno inatti acquisito l’opzione sui diritti biografici per realizzare il nuovo progetto su colei che è considerata una leggenda assoluta dello star system mondiale: Raffaella Carrà.

La produttrice Paola Lucisano ha dichiarato:

Sono davvero felice di annunciare questo progetto e poter collaborare con gli eredi di Raffaella, così come della partnership produttiva con Umberto Massa. Siamo tutti entusiasti di questa nuova avventura, poiché ci consente di rappresentare una figura unica nel mondo dello spettacolo. Un mito che ha influenzato intere generazioni, un’artista che ha saputo incantare il pubblico di ogni età, genere e livello culturale. La sua straordinaria popolarità ha varcato i confini italiani e l’ha resa icona della musica e del costume in ogni parte del mondo. Ed è nel mondo che noi la porteremo.

A dicembre, invece, era stato annunciato il progetto di realizzare un documentario sull’icona della tv italiana che verrà realizzato da Fremantle.

Il comunicato stampa con cui si annuncia il progetto ricordava:

Seguendo le orme di artiste come Gina Lollobrigida, Sophia Loren e Virna Lisi, nel 1965 Raffaella firma un contratto cinematografico con la 20th Century Fox ed appare nel film Il colonnello Von Ryan al fianco di Frank Sinatra, Edward Mulhare e Trevor Howard. Ma è con Canzonissima, il celebre varietà televisivo degli anni ’70 condotto insieme a Corrado, che Raffaella Carrà diventa una vera e propria star della televisione italiana. In quegli anni la sua popolarità cresce in Spagna, in Europa e in America Latina grazie anche all’enorme successo dell’album Forte Forte Forte, pubblicato in 36 paesi nel mondo.

Raffaella ha sempre sfidato lo status quo, diventando un simbolo di innovazione e di rottura, dall’ombelico scoperto nella sigla di Canzonissima nella stagione 69/70 fino allo “scabroso” ballo del Tuca Tuca nel 1971 sempre sul palco di Canzonissima. Scelte artistiche considerate straordinariamente provocatorie nel contesto culturale e politico dell’epoca, che generarono polemiche e dibattito, ma che consacrarono di fatto la Carrà come protagonista indiscussa del percorso di determinazione dei diritti delle donne, in Italia e in Spagna. Raffaella non ha mai smesso di incoraggiare tutti a sentirsi liberi di esprimere le proprie scelte e, anche per questo, negli anni è divenuta una forte sostenitrice e punto di riferimento per la comunità LGBTQ+, tanto da essere premiata al World Pride di Madrid nel 2017.

Che ne pensate dell’annuncio della produzione di una nuova serie tv su Raffaella Carrà? Lasciate un commento!

Fonte: Comunicato Stampa