“Ha creato un Kingpin che mi ha profondamente sorpreso. È stato, per molti versi, l’esatto opposto di ciò che mi aspettavo, o di ciò che avevo letto nei fumetti. Nei testi originari, Kingpin è sempre affascinante. È un individuo estroverso, che ha sotto controllo ogni situazione sociale. Nel privato, invece, è crudelissimo, e questo è il suo contrasto. Vincent ha rovesciato tutto quanto, concentrandosi sulle vulnerabilità e insicurezze del personaggio. È stato in grado di aggiungere una sofisticatezza impossibile da raggiungere in un’immagine statica,” ha spiegato Marsters.
L’attore ha poi ammesso di non aver mai letto il fumetto di Runaways, e di non aver colmato le proprie lacune durante le riprese della serie. “Penso sia molto importante dare la mia versione di Victor”, ha sottolineato Marsters, aggiungendo poi di essersi ispirato alla propria vita di genitore per costruire il rapporto di Stein con il figlio Chase. “Penso che la cosa più importante, quando interpreto un personaggio, sia di riconoscermici in qualche modo. Non sono un genitore abusivo, ma non sono perfetto. Non penso che nessuno lo sia.”
Cosa ne pensate? Siete curiosi di vedere Runaways e Victor Stein sul piccolo schermo? Fatecelo sapere nei commenti!
Fonte: Nerdist
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