Al Gough e Miles Millar, produttori di Mercoledì, sono noti ai più per aver rivoluzionato la televisione dei primi anni duemila con la serie tv Smallville. Incentrata su un giovane Clark Kent (Tom Welling), la serie andò in onda su The WB (poi The CW) per dieci stagioni e 218 episodi, dal 2001 al 2011.

In una lunga intervista pre-natalizia con l’Hollywood Reporter, i due ricordano quegli anni e spiegano di essere convinti che oggi non sarebbe possibile realizzare una serie come Smallville (rispondendo alla domanda se oggi rimetterebbero piede in quel mondo):

Gough: Quella storia ormai è stata raccontata, e poi Superman viene sempre rilanciato. Ho appena letto, giusto l’altra sera, che James Gunn sta scrivendo un nuovo film su Superman con un giovane Clark Kent. Ho pensato: “Oh, ok!” Ho l’impressione che siamo stati davvero molto, molto fortunati a realizzare la serie quando l’abbiamo realizzata, perché ci hanno permesso di fare davvero ciò che volevamo. Francamente, all’epoca non c’era nessun comitato seduto sopra di noi, che ci diceva cosa potevamo o non potevamo fare. C’erano ovviamente le indicazioni della Warner, che non ci concedevano di utilizzare alcuni personaggi che volevamo utilizzare, ma per il resto abbiamo realizzato la serie che volevamo realizzare, e sono sicuro che oggi non ci permetterebbero la stessa libertà.

Millar: Sono assolutamente certo che oggi non ci permetterebbero di fare quella serie apportando tutti i cambiamenti che abbiamo cambiato, il che è una tragedia perché se guardiamo alla storia dei fumetti e di quei personaggi, sono in continua evoluzione. Abbiamo avuto un grande privilegio nel realizzare la serie in quel momento storico: potevamo davvero fare ciò che volevamo. È stato fantastico e molto liberatorio.

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