Terumi Nishii, animatrice di Le bizzarre avventure di JoJo, ha ragionato sulle precarie condizioni lavorative del settore dell’animazione giapponese.

In un’intervista relativa al NAFCA, il Nippon Anime & Film Culture Association, Nishii ha analizzato i due problemi principali dell’animazione giapponese moderna:

Nelle scuole professionali dovresti apprendere le competenze specialistiche necessarie per diventare un professionista, ma insegnano solo gli aspetti generali della produzione di anime. Prendiamo per esempio gli studenti che non sono stati in grado di acquisire le competenze specifiche per diventare un animatore. Solo perché si diplomano non significa che possano diventare animatori di livello professionale. Avrebbero dovuto avere un apprendimento più specializzato.

In generale, le ore di straordinario sono estremamente lunghe, oppure ci sono strane quote che non puoi mai raggiungere e, quindi, non puoi mai tornare a casa.

Stiamo arrivando al punto in cui non importa quanti soldi hai da investire in persone brave nel lavoro, non sarai in grado di trovarle e, una volta che ciò accadrà, il numero di persone qualificate non aumenterà a meno che non sia tu a formarli. Se non lo facciamo, probabilmente saremo presto superati da altri paesi. In tal caso, penso che i creatori originali probabilmente penserebbero che gli adattamenti anime delle loro opere non debbano essere realizzati in Giappone.

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Fonte: Comic Book