Nella prima stagione di The Bad Batch, la nuova serie animata ambientata nell’universo di Guerre Stellari, tra le star coinvolte c’è anche l’attrice Ming-Na Wen che, dopo The Mandalorian e prima del debutto di The Book of Boba Fett, ha riprese il ruolo di Fennec Shand. Nello show prodotto per Disney+ la cacciatrice di taglie è apparsa sullo schermo ritrovandosi alle prese con la giovane Omega in più momenti.

In occasione di una roundtable con la stampa internazionale a cui abbiamo avuto l’occasione di partecipare, l’attrice ha parlato dell’esperienza di interpretare Fennec e della sua passione per la saga creata da George Lucas.

In che modo è stato diverso interpretare lo stesso personaggio in The Mandalorian e The Bad Batch? Fisicamente è decisamente molto più facile! Non devo trascorrere due ore per farmi sistemare i capelli, perché è un’acconciatura davvero elaborata, e non devo sudare a causa dei quattro strati di abiti in pelle con gli stivali e i guanti. E non devo girare le scene d’azione. Quindi interpretare Fennec in The Bad Batch è davvero grandioso e amo lavorare dando voce ai personaggi, è fantastico.

Hai recitato in franchise come Mulan, Agents of S.H.I.E.L.D., ora Star Wars, come affronti progetti di questo tipo? C’è sempre la stessa pressione o alcuni ruoli sono meno impegnativi? Ogni progetto rappresenta una sfida e ha le sue difficoltà, è sempre così. Specialmente per me, passando anche da The Mandalorian a The Book of Boba Fett, il fatto che stia interpretando lo stesso personaggio e stia lavorando con lo stesso team non cambia la situazione. E anche lavorare a The Bad Batch è stato lo stesso perché ora il personaggio è venti anni più giovane ed è una versione precedente. E come è diventata una cacciatrice di taglie? Che cosa è accaduto nel suo passato? Quindi è sempre divertente e ogni progetto è diverso, non è qualcosa che superi mai. Voglio dire, si tratta di Star Wars! Ora ogni giorno vado sul set e mi sembra di essere una ragazzina in un negozio di caramelle e di avere a disposizione i migliori giocattoli che si possano immaginare, mi emoziono sempre.

fennec shand - The bad batch

La serie The Bad Batch permette di scoprire un capitolo precedente della storia di Fennec Shand rispetto a The Mandalorian, che cosa hai amato di più della possibilità di esplorare questo personaggio? Sono curiosa di scoprire il motivo per cui è diventata una cacciatrice di taglie così giovane. Era un’orfana? Viene da una situazione complicata in famiglia? Come ha imparato come comportarsi? Chi le ha insegnato a combattere? E, potrei sbagliarmi, ma nella serie Fennec non ha la sua cicatrice in volto. Quindi sono davvero curiosa e vorrei scoprire cosa l’ha causata. Che storia c’è dietro quel dettaglio? Penso che sia davvero affascinante qualsiasi dettaglio che la riguardi perché in realtà mi ero immaginata tutta una storia legata al suo passato pensando che sarebbe apparsa in un solo episodio di The Mandalorian. Ho pensato a mille idee sul suo passato e ora sono davvero curiosa aspettando di scoprire cosa hanno pensato Dave Filoni e gli autori di The Bad Batch perché sarà sicuramente qualcosa di migliore rispetto a quello che ho ideato io. E sono inoltre curiosa di scoprire cosa c’è nel suo armadio, se c’è più di un outfit!

Quando hai scoperto che avresti ripreso il personaggio nella serie ti hanno detto che progetti avevano per il personaggio e se apparirà in più stagioni? Per ora abbiamo realizzato solo la prima stagione e, come accade con ogni altro progetto come attore, è davvero raro che si sappia già se si avrà una seconda stagione o si concluderà la storia con la prima. Quindi per ora stiamo aspettando di scoprire cosa accadrà.

Lavorare alla serie durante la pandemia è stato diverso rispetto alle tue esperienze precedenti, non potendo andare in uno studio di doppiaggio e confrontarti direttamente con gli autori. Come è stata l’esperienza di lavorare da casa? Quando si dà voce a dei personaggi molte volte si tratta di un lavoro molto “solitario” perché sei nello studio da sola con i produttori, i registi e gli attori, e quasi mai con gli altri autori perché devono avere a disposizione una traccia audio molto “pulita” in modo da poterla manipolare e usare per l’animazione. Non si possono registrare molte battute interagendo con gli altri e tendenzialmente vengono fatte in post-produzione e digitalmente. Per The Bad Batch è stato ancora più unico perché mi hanno mandato tutto il necessario per registrare l’audio, il computer, il microfono… E ho organizzato uno studio nel mio ripostiglio, recitando le mie battute lì dentro mentre i registi erano collegati su Zoom. Quindi è davvero fantastico quanto la tecnologia sia avanzata e ora sia possibile avere un progetto importante come questo e avere comunque un audio di alta qualità registrato nel mio rispostiglio!

Nella serie vediamo Fennec che sembra aiutare Omega, ma al tempo stesso si capisce che ha una propria missione personale. Cosa possiamo aspettarci da Fennec Shand? Penso che alla fine abbia delle caratteristiche da mercenario e sia principalmente impegnata a prendersi cura di se stessa, quindi anche quando sta aiutando Omega e sembra voler diventare sua amica ha degli ulteriori motivi. Ogni cosa che fa è molto astuta, sa adattarsi. Penso che sia per questo che è una cacciatrice di taglie così abile e sa come capire le persone, come spaventarle o ottenere la loro fiducia. Non so quanto fosse altruistico il tentativo di essere amica di Omega, in ogni caso stava facendo un ottimo lavoro!

I tuoi progetti ti obbligano a mantenere spesso il segreto riguardante il tuo coinvolgimento, come accaduto anche con The Bad Batch. Ti è risultato difficile non poterne parlare prima della presentazione del trailer? Ho avuto molti anni di addestramento lavorando con la Marvel e ora probabilmente è nel mio DNA. Penso che attualmente potrei essere in grado di venire a conoscenza di qualche segreto e riuscire a mantenere la riservatezza fino alla mia morte. Sono davvero brava a mantenere i segreti ora anche se in questo caso è stato davvero complicato perché ero così entusiasta. Penso che Fennec sia il solo personaggio, o uno dei pochi, a fare il passaggio dalle serie live-action a quelle animate. Molti personaggi, come Boba Feet o Bo-Katan, hanno fatto il percorso opposto. Io amo così tanto il genere dell’animazione e sono stata davvero entusiasta nel poter diventare un personaggio animato, è così divertente! Amo l’animazione e non ho abbastanza spazio sui muri di casa per appendere tutte le litografie che ho dei film animati!

fennec shand

Nella serie The Mandalorian il personaggio di Fennec Shand viene salvato da Boba Fett, quindi ora lei è in debito con lui. In che modo questa influenzerà la storia del personaggi? Vorrei poterti rispondere, ma rivelerei troppi spoiler. Posso solo dire che ovviamente Fennec è divisa perché da una parte lo apprezza, avendola salvata, e dall’altra lo odia perché è in debito con lui. Ha questo immenso debito nei suoi confronti. C’è questo aspetto grandioso del personaggio perché lei è qualcuno che rispetta il codice d’onore, è onorevole. Per me questo dice molto di lei, della sua integrità. Forse c’è qualcosa in lei che è realmente con i piedi per terra, degno di fiducia e c’è forse qualcosa che la rende una persona davvero buona oltre le sue capacità come assassina. Ed è fantastico poterlo scoprire.

Sei una grande fan di Star Wars, secondo te cosa rende i nuovi progetti così amati e in grado di alimentare nuovamente la passione per la saga? Essendo una grandissima fan non ho mai provato la sensazione che Star Wars fosse scomparso dalla cultura popolare. Ogni maggio festeggiamo e penso che semplicemente abbia riportato la saga in quella situazione sostenuta dall’entusiasmo e dalla passione dei fan, come agli inizi. Ciò che amo è che si è sempre trattato di un progetto basato sulla speranza, che porta avanti una narrazione che propone questo sentimento. E porta avanti l’idea che nonostante tutte le guerre, gli scontri, tutti questi elementi legati al bene contro il male, la speranza vince sempre. Ed è un messaggio di cui abbiamo bisogno, specialmente in questo periodo.

Quale è stato l’aspetto più difficile di far parte della saga di Star Wars? Per prima cosa dover passare del tempo nel ripostiglio! E poi lavorare a una produzione così importante obbliga ad affrontare così tanta pressione perché si vuole essere certi di realizzare i progetti nel modo giusto. Abbiamo dei fan fantastici e il loro amore per Star Wars è incredibile, le loro aspettative sono così alte. Cerco di non pensarci troppo e concentrarmi sul lavoro. Jon Favreau, Dave Filoni e Robert Rodriguez, le persone coinvolte in The Mandalorian e The Book of Boba Fett, nsono dei leader incredibili che stabiliscono un’atmosfera e permettono di concentrarsi sul processo, apprezzandolo e divertendoci. Perché è comunque difficile: si gira in mezzo alla sabbia, con i costumi, fa davvero caldo, è davvero complicato. E c’è tanto da raccontare, quindi è più facile lavorare come doppiatrice, ci sono meno ore di lavoro.

La serie The Bad Batch riporta gli spettatori nel passato della saga, che personaggi vorresti che incontrasse Fennec? Quali cacciatori di taglie speri che incontri sul suo cammino? Tutti! Vuole essere la migliore! Non lo so, ma Fennec è un personaggio così fantastico, determinato, anche solo per il suo look. Adorerei che ritornassero in scena tutti questi personaggi fantastici, ce ne sono così tanti! Ed è così bello che la serie sia ambientata nel passato perché i personaggi che sono stati uccisi nei film potrebbero tornare in scena. O mio dio, vi immaginate quanto sarebbe stato fantastico se Fennec incontrasse Han? Potrei impazzire! O non riesco nemmeno immaginare se il mio personaggio potesse essere nella stessa stanza con il trio fantastico composto da Han, Luke e Leia. O mio dio! Potrebbe essere folle! Sarebbe così fantastico. Potrei mettermi a piangere solo pensando a questa possibilità. Dave Filoni, mi stai ascoltando? Sarebbe incredibile!

Negli anni hai recitato in un film dedicato a Street Fighter, se venisse annunciato un nuovo adattamento cinematografico del videogioco come accaduto con Mortal Kombat, saresti interessata a tornare in quel mondo? Girarlo è stato davvero divertente perché si trattava della mia prima esperienza sul set di un film action. E stavo lavorando con star del calibro di Jean-Claude Van Damme, Raul Julia… Erano dei miei idoli. C’era molta pressione perché ci siamo allenati ogni giorno per un mese e anche durante le riprese ci alzavamo la mattina, dedicavamo del tempo alla preparazione fisica e tutto il resto, anche dopo pranzo c’erano gli impegni per essere pronti dal punto di vista fisico. Per questo motivo è stata un’esperienza intensa, ma questi progetti sono grandiosi: sono opere fantasy, permettono di evadere dalla realtà. E la maggior parte di questi progetti, anche se non tutti, hanno un qualche tipo di messaggio morale, non è solo divertimento. Mi piacerebbe realizzarne un altro, ma ora sono impegnata con Star Wars. Dipenderebbe dallo script!

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