In una lunga intervista con The Hollywood Reporter, Eric Kripke ha parlato di come l’emergenza sanitaria ha influito sulle riprese della Stagione 3 di The Boys, oltre a snocciolare qualche anticipazione sulla serie spin-off.

Parlando di cosa succederà nella Stagione 3, lo showrunner ha anticipato l’arrivo di Soldier Boy, e di come sarà importante per il proseguimento delle vicende:

Posso dirvi che abbiamo passato le prime due stagioni concentrandoci su cosa succedeva negli Stati Uniti, e nella terza stagione ci interesseremo della storia del Vought Universe e del suo riflesso incrinato sulla nazione. Come quel detto riguardante i “bei vecchi tempi”, c’è un grande passato a cui il presente dovrebbe ispirarsi. I problemi di cui parliamo nello show: il razzismo, la supremazia bianca, violenza e predatori sessuali, ci saranno ancora. Rendere di nuovo grande l’America esattamente per chi? Ci sarà Soldier Boy, interpretato da Jensen Ackles, che è in giro dalla seconda guerra mondiale, e tramite lui potremo analizzare la mascolinità tossica, il razzismo, e alcune delle guerre che abbiamo affrontato. Non esploreremo solo il presente ma anche il passato, ed è entusiasmante.

Kripke ha poi risposto a una domanda riguardante le difficoltà di girare durante l’emergenza sanitaria, svelando di non aver cambiato la sceneggiatura nonostante i problemi:

Sicuramente l’anno di produzione più difficile della mia vita. Non c’è una sola cosa, ci sono un milione di problemi. E  ciò che ha irritato i miei benefattori, è che non sono sceso  a compromessi creativi. Il pubblico non ci permetterà di abbassare il tiro. Non diranno “Ok, non è all’altezza della stagione 2, ma va bene perché hanno avuto delle difficoltà dovute al periodo”. Sta a noi non far capire la differenza al pubblico. Ma dietro le quinte è tutto diverso. Quello che riusciamo a fare in un giorno, la folla che possiamo mettere in scena, come ci spostiamo da un posto all’altro. Ogni singola cosa. Tutto è più lento e più difficile e ci vuole più tempo. Una vera sfida. La troupe, ed è un loro merito, sono stati dei campioni: indossano la mascherina ogni giorno per 14 ore.

Infine lo showrunner ha parlato anche del futuro spinoff della serie, che dovrebbe essere ambientato in un college:

Stiamo scrivendo incessantemente, penso stia venendo bene. Simile alla modo perverso di casa Marvel ma nel modo diverso in cui ogni progetto Marvel è diverso: uno è un thriller, l’altro una commedia. Questo spinoff è così, solo con tante battute sconce in più.

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Creata da Eric Kripke e prodotta a livello esecutivo da Seth Rogen ed Evan Goldberg, The Boys vede come protagonisti Karl Urban, Jack QuaidAntony Starr, Erin Moriarty, Jessie T. UsherLaz Alonso, Chace CrawfordTomer Capon, Karen Fukuhara e Aya Cash.

La serie è tratta dall’omonimo fumetto di Garth Ennis e Darick Robertson e mostra un mondo popolato da supereroi molto amati dalla gente, tutti ‘gestiti’ da un’azienda, la Vaught. Ogni ‘Super’ ha delle peculiarità, ma tutti hanno una cosa in comune: non sono ciò che sembrano, perché — a tratti — piuttosto che essere corretti e leali tendono a comportarsi come dei villain. Per contrastare e punire sia l’azienda alle loro spalle che i ‘Super’, degli ex agenti rimettono insieme la loro squadra, i ‘Boys’.

Fonte: The Hollywood Reporter

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