Jonathan Pryce, interprete del Principe Filippo nella stagione 5 di The Crown ha dichiarato di essere deluso dalle critiche rivolte alla serie.

L’attore, intervistato da Deadline, ha risposto alle accuse rivolte allo show nelle ultime settimane, tra cui quelle di Judi Dench che ha sostenuto che sia “crudelmente ingiusto nei confronti degli individi e danneggi l’istituzione che rappresentano”. Pryce ha sottolineato di essere “amaramente deluso dai miei colleghi artisti” per aver criticato pubblicamente The Crown e aver richiesto venisse aggiunto un disclaimer che specifichi si tratti di una ricostruzione di finzione, ribadendo poi che “l’ampia maggioranza delle persone sanno che è una serie drammatica. La stanno guardando da quattro stagioni”.
L’attore è convinto che gli attacchi siano stati enfatizzati dall’impatto emotivo della morte della regina Elisabetta II, avvenuta l’8 settembre.

Lesley Manville, che ha la parte di Margaret, si è trovata d’accordo ridadendo:

C’è, anche da parte mia, molta compassione nei confronti della Regina e sentimenti profondi legati al fatto che non sia più con noi. Quello ha sicuramente amplificato tutto.

Tra chi si è scagliato contro The Crown c’è anche l’ex primo ministro John Major che ha voluto immediatamente smentire che si sia mai svolto un incontro con il principe Carlo a metà degli anni ’90 in cui si era ipotizzato il tentativo di far abdicare Elisabetta II. Pryce capisce il motivo per cui Major ha voluto intervenire, nonostante si trattassero di indiscrezioni, essendo coinvolto direttamente negli eventi.

Imelda Staunton è altrettanto comprensiva nei confronti dei commenti negativi rivolti alla serie, pur sottolineando:

Siamo coinvolti e non pensiamo tolga la dignità. Pensiamo sia onesta, vera e rispettosa. Peter Morgan sta scrivendo della regina fin dal film The Queen con Helen Mirren. Adora, ovviamente, questa famiglia in molti modi e mostrerà entrambi i lati dei personaggi, nel bene e nel male. Li mostrerà senza giudicarli, lascerà che sia il pubblico a farlo.

Manville ha ribadito che non pensa la serie superi i limiti nel mostrare la morte di Diana, Margaret e della Regina Madre:

Non sarei coinvolta in qualcosa che penso vada oltre i limiti consentiti. Non credo che la serie lo faccia.

Jonathan Pryce ha inoltre difeso la rappresentazione del Principe Filippo sostenendo che si mostrerà il rapporto duraturo con Elisabetta e il modo in cui il reale fosse sempre preparato ad andare avanti, mettersi in discussione e alla prova, amando chiaramente la regina nonostante forse avesse sperato fosse più orientata verso il futuro. L’attore ha aggiunto:

Filippo ha un’ammirazione enorme nei suoi confronti, ma come in ogni relazione duratura, ogni tanto devi discutere sulle cose.

L’attrice ha poi aggiunto:

Sto scoprendo, compiendo le mie ricerche, quanto fosse importante per lei la sua fede, che le ha dato coraggio e forza. E penso le abbia dato la capacità di non essere scalfita da qualsiasi cosa dovesse affrontare, che potesse rimanere costante e se stessa. Stavamo celebrando, quando è morta, una donna con il suo volto, che ha lasciato che i capelli diventassero grigi e non è mai cambiata con il passare del tempo o per fare colpo su qualcuno ‘Sono semplicemente ciò di cui avete bisogno che sia, ovvero, presente. Che semplicemente ci sia. Sto facendo del mio meglio’. Quello è ciò che ho imparato ad amare di lei.

Imelda ha inoltre ricordato che Elisabetta ha lasciato che Filippo mantenesse la sua personalità, il suo senso dell’umorismo e ciò che lo rendeva unico, come è riuscita a restare se stessa mentre affrontava un’enorme responsabilità.
Jonathan Pryce ha ribadito che Peter Morgan ha provato a esplorare le possibili frustrazioni provate da Filippo nei confronti della moglie e del proprio ruolo all’interno della famiglia, anche se aveva ’70 anni.
Manville si è invece avvicinata al ruolo di Margaret mostrandone un lato più solitario e meno ribelle:

Non è più sposata, non ha più un compagno. Quello che ho tratto dalle mie letture e ricerche è che è entrata in quella parte della sua vita con la vera intenzione di aiutare la sorella un po’ di più.

La principessa sarà quindi mostrata un po’ più solitaria e riflessiva. L’attrice ha ribadito:

Non sappiamo cosa accade dietro le porte chiuse tra la famiglia reale ed è quello che esplora la serie. Sì, ci sono degli eventi rappresentati di cui conosciamo tutto, ma non sappiamo cosa stessero pensando e provando. Peter Morgan può solo creare e inventare. Quello che siamo in grado di fare in The Crown è mostrare cosa accade quando le porte sono chiuse e stanno indossando il loro pigiama, metaforicamente parlando, e discutendo tra di loro. Quello è ciò che possiamo mostrare che, ovviamente, è inventato perché non conosciamo quelle conversazioni intime, quindi bisogna immaginare cosa è accaduto. Non stiamo facendo un documentario perché stiamo affrontando la storia di persone le cui vite sono documentate davvero bene. Sarebbe noioso farlo.

Che ne pensate delle risposte di Jonathan Pryce alle critiche rivolte a The Crown? Lasciate un commento!

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Fonte: Deadline

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