Il 7 ottobre arriverà su Netflix la serie The Midnight Club, basata sui libri di Christopher Pike e ideata da Mike Flanagan, di cui sono state condivise nuove foto e anticipazioni.

Il produttore, che ha portato al successo Hill House, ha ammesso in un’intervista a Vanity Fair:

Questa non è la prima volta che ho provato ad adattare The Midnight Club.

Il libro è stato pubblicato nel 1994 e tra le pagine si racconta la storia di un gruppo di teenager malati terminali che si trovano in una struttura e ogni notte si riuniscono per condividere delle storie spaventose. I giovani si promettono inoltre che se uno di loro dovesse morire ritornerà in qualche modo per dimostrare che c’è una vita oltre la morte.
Flanagan ha svelato che, quando era uno studente all’università, si era convinto che The Midnight Club sarebbe stato il suo primo film, arrivando a scrivere una sceneggiatura, delineare un business plan e proponendo ai suoi amici e membri della famiglia di investire nel progetto. Quando Mike aveva tutto pronto per poter iniziare la produzione ha inviato una lettera alla casa editrice di Christopher Pike, sperando di ottenere il via libera, ricevendo invece un netto rifiuto.
Il regista e sceneggiatore ha quindi dichiarato:

Si trattava di teenager che devono fare i conti con delle malattie terminali e con la morte. E non si tirava indietro. Era una lezione reale su come si poteva usare il genere per parlare di cose davvero serie. Tutto questo era avvenuto prima che passassi a Stephen King. Ero reduce da John Bellairs e R.L. Stine, e mi aveva realmente colpito.

Flanagan ha ricordato che i libri di Pike proponevano dei contenuti particolarmente adulti e anche violenti:

Alcune delle mie prime vere conversazioni con i miei coetanei sulla morte e sull’amore, e sul sesso, sull’alcol, sulle droghe e tutto il resto sono emerse dal fatto che stessimo leggendo i libri di Pike. Abbiamo sempre avuto la sensazione di farla franca con qualcosa.

Dopo i successi ottenuti con le serie, Flanagan ha deciso di provare a realizzare un adattamento di The Midnight Club, questa volta in versione serie antologica e in collaborazione con Leah Fong, ispirandosi anche ad altri romanzi dello scrittore. La sceneggiatrice ha spiegato:

Si prendono questi problemi dei teenager che vengono portati all’estremo e poi si aggiunge la mortalità all’insieme e si ha una storia sul passaggio all’età adulta che è così acuta a attuale.

I protagonisti saranno così tentando di affrontare il fatto che la loro vita potrebbe terminare molto presto:

Quello è ciò che facciamo tutti. Tutti noi autori, noi stiamo creando, stiamo cercando di lasciare dietro di noi qualcosa, ed è ciò che stanno facendo i ragazzi con le loro storie. Si tratta di noi che affrontiamo tutto. Stanno creando i propri fantasmi, qualcosa che possono lasciare dopo che se ne sono andati.

I romanzi di Pike che sono stati scelti, riflettendo un’ampia gamma di reazioni che ogni narratore può avere affrontando la propria morte, ci sono Witch con una ragazza dalle capacità straordinarie che prova a evitare che le sue visioni catastrofiche diventino realtà; Gimme a Kiss con una studentessa bullizzata che finge di morire per attuare la sua vendetta; The Wicked Heart che segue uno serial killer che frequenta ancora il liceo e la cui arma preferita è un martello; e Road to Nowhere in cui una giovane dal cuore spezzato fugge dalla propria vita con due autostoppisti.

Flanagan, parlando di Pike, ha poi ricordato:

Non sapevo nulla di lui tranne che amavo i suoi libri da ragazzo e poi mi ero chiesto dove fosse finito. Pubblicava due libri all’anno e poi è semplicemente svanito. Ero sempre stato curioso nel capirne il motivo.

Pike, inoltre, era famoso a Hollywood perché rifiutava di concedere i diritti per le proprie opere non accettando la produzione di eventuali adattamenti. Flanagan lo ha trovato su Facebook e lo ha contattato. Lo scrittore, il cui vero nome è Kevin McFadden, è ancora attivo e ha pubbloicato nel 2015 il suo più recente romanzo, Stranger Girl. L’autore ha spiegato che nel 1996 aveva permesso alla NBC di realizzare un film tratto da Fall Into Darkness, realizzato in modo deludente, rifiutando poi di concedere i diritti di Chain Letter, situazione che ha dato il via ai gossip relativi al suo poco amore per gli adattamenti, ribadendo:

La cosa principale è che volevo i libri venissero adattati in un modo che avrebbero reso felici i miei fan.

Pike, nel 2019, ha ricevuto il messaggio di Flanagan in cui gli spiegava di essere un grandissimo fan e di essersi innamorato del genere horror grazie ai suoi libri, proponendogli poi un adattamento per Netflix. Lo scrittore ha sottolineato:

Non ho reagito molto. Quello che è accaduto è che ho scritto ‘Oh, grazie per le parole gentili. Mi fa piacere che tu abbia apprezzato il libro’. E poi la mia fidanzata ha detto ‘Sei pazzo…?’.

La coppia stava infatti vedendo la prima stagione di Hill House.

The-Midnight-Club-First-Look-06
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La protagonista della serie, Ilonka (Iman Benson), si ispira così a una ragazza esistita veramente che l’autore ha conosciuto all’inizio degli anni ’90. La giovane era una sua lettrice e ha scoperto di avere una malattia terminale. I suoi genitori avevano così contattato l’autore, sperando che potesse incontrarla per esaudire un suo ultimo desiderio. Vivendo su due coste diverse degli Stati Uniti, la situazione era davvero complicata, ma le ha scritto e parlato al telefono ed è stata lei a raccontargli che di notte, insieme ad altri ragazzini, in ospedale si incontravano per un book club per discutere dei suoi libri. Come omaggio nei suoi confronti, Christopher ha quindi ideato The Midnight Club, creando nuove storie che potevano raccontarsi, piuttosto che far discutere ai personaggi i suoi libri. Pike si era offerto di condividere i capitoli mentre ci stava lavorando, ma lei si era rifiutata perché voleva aspettare il libro finito, ma purtroppo è morta prima.
Mike Flanagan ha quindi dichiarato che non voleva che l’adattamento fosse troppo triste, pur desiderando che fosse il più sensibile possibile, ma molti degli autori e dei membri del cast che hanno affrontato situazioni simili a quelle mostrate hanno chiesto di inserire delle battute e determinati momenti leggeri.
Nella serie inizieranno ad accadere anche eventi strani, ma la realtà potrebbe essere alterata dai medicinali che prendono e che, in alcuni casi, causano allucinazioni, incubi e cose simili. Nella trama sarà inoltre presente un mistero legato a une paziente che, molti anni prima, sostiene di aver trovato qualcosa nell’edificio che l’ha misteriosamente guarita.

Lo sceneggiatore ha esplorato poi il tema della fede in The Midnight Club:

Il motore della prima stagione per noi è che questi ragazzini vogliono un qualche tipo di rassicurazione che le loro vite non siano realmente finite. Credono che i legami che hanno formato siano abbastanza forti da permettere a uno di loro di tornare e dire agli altri ‘Non avere paura. C’è qualcosa dall’altra parte’.

Che ne pensate? Cosa vi attendete dopo queste anticipazioni di The Midnight Club?

Fonte: Vanity Fair

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