Abbiamo già citato Welcome to the O.C., la oral history dedicata alla popolare serie TV con Benjamin McKenzie, Adam Brody, Misha Barton e Rachel Bilson, in questo articolo dove abbiamo riportato le considerazioni di Josh Schwartz sul fallimento della serie reboot di Gossip Girl.

E sempre dallo stesso libro citato qualche riga più sù arrivano anche le dichiarazioni di Adam Brody, l’interprete di Seth Cohen, che ha avuto modo di riflettere, e di pentirsi, per il comportamento “poco professionale” adottato sul set di The O.C. nelle stagioni successive alla prima. La serie, lo ricordiamo, è andata avanti per quattro stagioni per un totale di 92 episodi. Le prime due stagioni furono un vero e proprio trionfo di critica e pubblico poi, a partire dalla terza, cominciò un drastico tracollo che portò alla chiusura dello show al termine della quarta.

The O.C.: Adam Brody recita mea culpa

Adam Brody spiega che il “disgusto” provato per il materiale su cui si basavano le ultime due stagioni di The O.C. ha influenzato il suo comportamento sul set della produzione e oggi, ripensando al suo comportamento, riconosce di aver non essere stato professionale:

Ero comunque educato con tutti. Mi piacevano i registi e la troupe. Mi sono trovato molto bene e non facevo aspettare la gente. Non avrei mai e poi mai urlato o gridato in faccia a qualcuno, né mai avrei detto cose cattive. Ma credo di aver reso molto evidente il mio disprezzo per quegli episodi. Non lo nascondevo affatto e penso anche di aver fatto dell’esplicita ironia in merito. E non ne vado fiero. Avevo iniziato a perdere interesse creativo. Mi rimprovero per la mancanza di professionalità e per la mancanza di rispetto nei confronti del lavoro che stavamo facendo. In termini di coinvolgimento nel complesso, dirò solo che sono programmi diversi, la Stagione 1 e le stagioni successive. Se la qualità fosse rimasta quella della Stagione 1, sono sicuro che sarei stato molto più coinvolto. La qualità e il mio coinvolgimento andavano di pari passo.

Josh Schwartz aggiunge quanto segue:

Adam Brody aveva cambiato il suo modo di recitare. Il suo stile è cambiato così tanto che abbiamo sentito la necessità di tenerne conto creativamente. Da qui ha avuto origine il “Kaitlin fa provare a Seth la marijuana”. Ci domandavamo “Beh, come spieghiamo la sua indolenza sullo schermo? Se possiamo scrivere che è fatto, potrebbe essere un modo per aggirare la cosa”.

Per poi sottolineare:

Arrivati alla terza stagione, eravamo tutti in pieno burnout. Avevamo realizzato così tanti episodi e così rapidamente che probabilmente non è stato un set felice per tutto il tempo. Onestamente, tutti erano molto stanchi a quel punto. Compreso il sottoscritto. Era stata una bella esperienza, ma è stata anche un’esperienza volatile.

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FONTE: Variety