A margine dell’arrivo del quinto episodio di True Detective 4, l’Hollywood Reporter ha pubblicato un’interessante intervista con Finn Bennett, l’interprete dell’agente Peter Prior.

Se avete già visto la puntata avrete già capito il senso del proporre una chiacchierata con questo specifico attore: nel finale, Peter uccide suo padre Hank (John Hawkes) che, a sua volta, stava minacciando con una pistola la Liz Danvers di Jodie Foster per farsi consegnare un testimone chiave e scomodo delle indagini, Otis Heiss.

Le riscritture della scena finale del quinto episodio

Parlando della lavorazione dell’intenso passaggio nella quinta puntata di True detective 4, Finn Bennett spiega:

Quella scena, nello specifico, ha subito varie riscritture. Ovviamente, l’essenza era sempre quella e conduceva sempre e comunque al medesimo risultato. L’abbiamo provata nell’appartamento di Issa (Lopez, la showrunner e sceneggiatrice, ndr.). Giravamo sei giorni alla settimana, poi avevamo un giorno a disposizione per provare e andavamo nel suo appartamento a leggere le sceneggiature. Guardare Jodie Foster e John Hawkes litigare per te in uno spazio adibito alle prove è davvero uno spettacolo da vedere!

La scena è cambiata molto da com’era originariamente a come è adesso. Era meno carica emotivamente, un po’ più verbosa […] John e Jodie però erano dell’avviso che si dovesse dire il meno possibile perché Peter era nel mezzo e andava solo convinto ad andare da una parte o dall’altra. È diventata un po’ più essenziale, davvero ridotta al minimo, e molto più straziante.

La decisione meno sbagliata di quel momento

Poi aggiunge:

Non era tanto una questione del cedere a un turbine di rabbia, quanto, piuttosto, il raccontare la delusione di Peter verso suo padre. La scena riguarda davvero Danvers che fa appello alla razionalità e alla bussola morale di Peter. Hank fa appello a qualcosa di più sentimentale. È una lotta di tiro alla fune, con Peter come corda nel mezzo. E Danvers vince […] Lui ha preso la decisione meno sbagliata che poteva prendere in quella data circostanza. Diciamo anche che definirla una decisione le dà troppo peso, perché è istintiva, è quasi un riflesso. C’è una cosa che John mi ha detto mentre lavoravamo alla serie e che ricordo da allora: ovvero che detesta davvero quando gli attori dicono “Il mio personaggio non farebbe mai una cosa del genere”. Perché tutti nella vita di tutti i giorni prendono decisioni e fanno cose che non si aspetterebbero mai da sé stessi. Sei un mistero anche per te stesso. Non penso che Pete abbia deciso di seguire Danvers in quel momento. È stata solo una cosa che ha fatto istintivamente ed è qualcosa che rimpiangerà… anzi, forse è una parola troppo dura. Ma è sicuramente è qualcosa a cui penserà ogni giorno per il resto della sua vita.

Cosa possiamo aspettarci dal finale di True detective 4

Infine, parlando di quello che possiamo aspettarci dal sesto e ultimo episodio, Finn Bennett espone così le sue idee:

Per quel che mi riguarda sono completamente soddisfatto. È la cosa più importante quando cerchi di fare una storia con dei detective e delle indagini che possa definirsi davvero valida. Devi essere soddisfatto dall’epilogo. Gli epiloghi sono davvero, davvero difficili. Sono rimasto sorpreso da come il mistero si lega insieme. A volte, i finali possono sembrare pigri, e in questo caso non è affatto stato così. Rimane fedele all’opera e al suo spirito. Ricordo di aver guardato il finale per la prima volta e di essermi commosso fino alle lacrime, perché ero così orgoglioso di quello che abbiamo creato, ma anche perché il finale è semplicemente così bello. È il mio episodio preferito di gran lunga. Non vedo l’ora che tutti lo vedano.

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FONTE: Hollywood Reporter