Kali Reis interprete in True Detective: Night Country il ruolo di Evangeline Navarro e l’ex pugile, intervistata da Variety, ha rivelato molti dettagli riguardanti il modo in cui ha delineato il personaggio dello show targato HBO, disponibile in Italia su Sky e NOW.

Nella serie la poliziotta che vive a Ennis viene mostrata mentre collabora di nuovo con Liz Danvers (Jodie Foster), il capo della polizia, per indagare su quanto accaduto ad alcuni scienziati, morti in circostanze misteriose. Le due, in precedenza, avevano indagato sul caso irrisolto dell’omicidio di Annie Kowtok (Nivi Pedersen), che sembra legato a quanto accaduto ai ricercatori.
Navarro viene inoltre mostrata mentre ha delle allucinazioni e dei flashback, come accaduto in precedenza alla sorella minore Julia (Akia Niviana).

Nel quarto episodio si assiste quindi a quello che accade quando Julia, durante la vigilia di Natale, se ne va da un ospedale psichiatrico e si lascia morire camminando nuda nelle lande ghiacciate. Navarro, dopo una reazione disperata e violenta, ha una visione della sorella morta durante le indagini con Liz in una nave abbandonata.

Kali Reis spiega la creazione del personaggio di Navarro in True Detective

Kali Reis ha raccontato che inizialmente il suo personaggio era semplicemente di origine latinoamericana, ma Issa López, showrunner della serie, ha deciso di trasformarla in un membro della comunità Iñupiaq dopo aver scoperto che il 70-80% della popolazione dell’Alaska rurale è composta da nativi della zona. La creatrice della serie ha quindi pensato a una protagonista che abbia delle origini locali e domenicane. L’attrice ha spiegato che il personaggio era stato già creato e ha aggiunto di suo il fatto che fosse del segno dello scorpione come lei, apprezzando che sia un membro della comunità, ma non se ne sentisse totalmente una parte.

Kali ha sottolineato che leggendo lo script ha riconosciuto delle caratteristiche che possiede nel personaggio e nella sua attenzione per i dettagli, determinazione, compassione e personalità aperta:

Ho pensato ‘Oh sì, è decisamente uno Scorpione’. Possono identificarmi un po’ troppo con quell’aspetto.

Reis ha inoltre raccontato che per 37 anni si è sentita un po’ incerta sulla propria identità legata alle proprie origini, essendo legata a una comunità, quella delle tribù del Nord Est che si è sentita esclusa, isolata e incompresa:

Mi è stato sempre detto: ‘Non sembri una nativa americana’. E io rispondo: ‘Non sembro Navajo perché non lo sono. Non sono Lakota. Non sono quello che sono. Sono ciò che sono’. Ho esattamente l’aspetto dei miei antenati indigeni. Quell’elemento lo conosco davvero bene e il fatto che il background di Navarro sia Iñupiaq e Domenicano, e non sia cresciuta lì, ma abbia dovuto tornare. Sai che sei parte di questa comunità, ma non sei abbastanza, e fai parte anche di un’altra. Quello era qualcosa in cui mi sono realmente immedesimata. So cosa vuol dire perché è un’esperienza che ho vissuto.

True Detective Episodio 3 Night Country finale

Per interpretare il suo personaggio Kali ha chiesto l’aiuto di due donne native dell’Alaska coinvolte nella produzione, chiedendo loro come vorrebbero essere rappresentate sullo schermo e facendosi raccontare storie ed esperienze a cui ispirarsi:

Abbiamo una morale simile, essendo native americane o persone indigene, credenze in comune: Quattro Direzioni, la Settima Generazione, cose di quel genere. Ma anche all’interno della stessa nazione, delle storie sulla creazione, delle cerimonie, del linguaggio… Quello che si fa è tutto diverso. Ho amato imparare quello che era diverso da ciò a cui sono abituata e volevo realmente assicurarmi di interpretare il ruolo nel modo giusto.

Le difficoltà sul set

Reis ha poi spiegato che essere nata nel New England l’ha aiutata a sopportare il freddo, anche se ha ammesso che le condizioni meteo sul set erano
“brutali”, pur sfruttando le temperature rigide per poter immergersi nel corpo e nella psiche dei personaggi. L’attrice ha inoltre rivelato che era felice di poter indossare un cappotto e un cappello, a differenza di Erling Eliasson. L’interprete di Travis era comunque a suo agio e anche gli abitanti della zona si muovevano in t-shirt anche a zero gradi.

La collaborazione con Jodie Foster

Kali ha raccontato che lavorare con Jodie Foster è stata un’esperienza unica perché ha immediatamente collaborato con tutti e ha una prospettiva sia come attrice sia come regista, mettendo la sua esperienza a disposizione degli altri:

Potevamo capire che voleva realmente semplicemente raccontare la storia nel miglior modo possibile. Ed è stata un’esperienza grandiosa essere in questo mondo folle in cui non ero mai stata con lei, una leggenda.

Tra le lezioni che Reis ha appreso dal premio Oscar c’è quello di non prendersi mai davvero sul serio:

Affronta il suo lavoro davvero, davvero seriamente, ma non si arrabbiava se dimenticavo la battua. Quando la telecamera era spenta, vedere come si muoveva nel suo territorio è stato interessante. Diceva: ‘Non prendere tutto così seriamente. Ce la farai. Provaci. Se non funziona, prova di nuovo qualcosa’. Una cosa che ha detto e che ha avuto realmente un impatto su di me è stata: ‘Se ti sembra vero, e sei disposta al 100%, e ti sembra giusto, fallo’.

Jodie, inoltre, è davvero esilarante e sul set cita film e fa battute, rientrando però in modalità professionale non appena ricominciava il lavoro.

True Detective Super Bowl

Le conseguenze della morte di Julia su Navarro

Parlando della morte della sorella di Navarro, l’interprete della detective ha ricordato che Julia era l’unica cosa che la obbligava realmente ad avere un controllo sulle proprie emozioni e ora sente di aver fallito, oltre ad avere paura per le conseguenze emotive. Il suo personaggio vuole provare qualcosa e decide quindi di scatenare la rissa, visto che la rabbia è una delle emozioni più facili in cui rifugiarsi, oltre ad essere una valvola di sfogo rapida. L’attrice ha ribadito che Navarro era consapevole che Julia stesse soffrendo moltissimo e stava per arrivare quel giorno drammatico, ma voleva semplicemente salvare la sorella e farla stare bene. Kali ha sottolineato:

Sapeva che non ci sarebbe riuscita, quindi deve provare fisicamente quel dolore, che Julia ha affrontato per tutta la sua vita.

Reis ha inoltre spiegato che Qavvik (Joel D. Montgrand) rappresenta la sicurezza per il suo personaggio, pur non considerandolo il suo amante o fidanzato. Il giovane fa emergere un lato di lei diverso e l’attrice ama quel legame perché fa vedere gli aspetti più teneri della detective:

Le permette di essere chi è, non la giudica ed è semplicemente presente; è come un cane: ‘Va bene, verrò da te. Ma aspetta, non ti muovere. Non me ne andrò. Me ne andrò. No, voglio essere qui’. Ma quello è Qavvik, dice ‘Aspetterò’.

Navarro, accanto a lui, si sente al sicuro e può lasciarsi andare, aspetto molto importante in quel momento.

Gli elementi sovrannaturali

Kali Reis ha poi ammesso che ama gli aspetti sovrannaturali della storia e l’ambiguità che creano nella narrazione, oltre al fatto che si legano alla parte legata alle tradizioni della terra e degli indigeni.
Come interprete trova molto interessante poter cercare l’equilibrio tra la necessità di tenere Navarro legata alla determinazione e alla necessità di stare attenta alla realtà per lavoro ma tenendo inoltre conto degli aspetti spirituali della vicenda, con un equilibrio complesso tra razionalità e intuizione. Il confronto con Danvers è inoltre particolarmente interessante perché fa emergere le differenze tra i due personaggi.

La collaborazione con Fiona Shaw

Nella serie il personaggio di Navarro ha molte scene insieme a Rose, interpretata da Fiona Shaw, e l’attrice ha spiegato che entrambe hanno un passato complicato e preferiscono rimanere da sole, oltre a provare rispetto reciproco. Kali ha spiegato che si tratta di una situazione simile a quella che ha vissuto con la sua migliore amica:

Eravamo entrambe addette alla sicurezza in un nightclub. Non abbiamo detto niente per due settimane, fino a quando dovevamo buttare fuori qualcuno. E ho pensato: ‘Oh, spero che lo mandi fuori al due perché lo farò anche io! Uno, due…’. Era quel tipo di atmosfera. E ho detto: ‘Okay, vedo che non l’hai forzato’, è semplicemente accaduto.

Lo spazio alla diversità

Reis ha spiegato che fin da quando era impegnata sul ring ha cercato di portare all’attenzione delle persone il dramma della scomparsa e della morte di molte persone indigene, perché la gente comune non sapeva nulla:

Essere coinvolta nello sport e avere una piattaforma in cui avevo un’opportunità per parlare non è mai stato solo di me, ma su di noi. Nel settore dell’intrattenimento c’è un confine sottile tra far uscire un messaggio e provare a non imporlo. Ed è un pubblico totalmente diverso che non considererebbe normalmente le cose in questo modo, che si tratti del fatto che non vogliono sentirne parlare o perché non hanno spazio nei media mainstream.

L’attrice ha ribadito che per lei è importante diventare “una voce per chi non la possiede”, in modo da poter portare a un qualche tipo di cambiamento.

true detective 4

Dal ring al set

Passare dal mondo del pugilato a quello della recitazione è stato un po’ difficile per Kali, che non sapeva nulla di alcuni aspetti come la gestione delle scene più intime o degli orari di lavoro, oltre a non conoscere i termini usati sul set o non avere un metodo. Reis ha sottolineato:

Non sono andata a scuola. Nessuno mi ha insegnato nulla. Sto ancora imparando il lavoro. Tutto quello che mi vedete fare è realmente autentico, naturale, dalla mia prospettiva.

La protagonista di True Detective: Night Country ha concluso spiegando che ci sono molte somiglianze tra il pugilato e la recitazione perché in entrambi i casi bisogna sempre essere molto presenti, a prescindere da quanto ci si è preparati, e si continua sempre a imparare, oltre a obbligare ad avere fiducia nelle persone che sanno quello che bisogna fare, senza offendersi, ma accettando le critiche e usarle per migliorarsi costantemente perché vogliono che dia il meglio di sé. L’attrice ha sottolineato:

Mi sembra di essermi allenata per questo durante tutta la mia carriera: è un’arte, è una storia. Raccontiamo una storia con il pugilato, ed è un’arte violenta, ma è comunque un’arte.

Che ne pensate delle dichiarazioni di Kali Reis sulla serie True Detective: Night Country e sul personaggio di Navarro?

Potete rimanere aggiornati sulla serie grazie ai contenuti pubblicati nella nostra scheda.

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Fonte: Variety