Contrariamente alle precedenti stagioni di True Detective, che si svolgevano o attraverso più linee narrative o proponendo degli stacchi e dei balzi temporali, la quarta si ambienta in un momento ben preciso con un’indagine incentrata sulla morte dei ricercatori della stazione di ricerca artica Tsalal e gli eventuali collegamenti col cold case di Annie K. una donna uccisa anni prima a Ennis.

Tuttavia, di tanto in tanto, le puntate della nuova stagione della serie propongono dei piccoli flashback – in tal senso la terza puntata è forse quella dove l’espediente narrativo viene usato maggiormente – che aiutano a contestualizzare meglio gli accadimenti presenti e i legami col passato.

La showrunner di True Detective 4, Issa López, ha spiegato in un’intervista che il concept iniziale di Night Country prevedeva effettivamente la narrazione di una storia ambientata attraverso molteplici digressioni temporali.

Ho giocato un po’ con quell’idea, sul mostrare il vecchio crimine di sei anni fa. Ma a conti fatti non pensavo che avrebbe aggiunto nulla alla storia che stavo raccontando, tranne regalare molti mal di testa con il trucco.

Parlando dei flashback, e nello specifico quello del prologo della terza puntata, spiega:

C’era qualcosa di gustoso nel non conoscere il passato, nel non vederlo e poi scoprirlo lentamente. Che cosa è successo davvero? Qual è la storia reale accaduta? Ho scritto sei versioni diverse di tutta la trama e di come rivelo cosa è realmente successo e l’abbiamo anche girato. Poi nel montaggio, abbiamo scoperto che se facciamo vedere questo ma non mostriamo questo, e non riveliamo questa cosa fino alla fine… abbiamo “giocato” davvero tanto durante la produzione della serie. C’erano così tanti modi per decidere quante informazioni mantenere e quante informazioni dare. Ed è stato un lusso che ho potuto avere perché ci siamo ancorati al presente. È stata la scelta giusta.

Issa López è showrunner, creatrice, regista ed executive producer di True Detective 4. Jodie Foster, oltre ad essere protagonista, è anche executive producer insieme a Barry Jenkins, Adele Romanski, Mark Ceryak di PASTEL e Alan Page Arriaga. Per Anonymous Content hanno lavorato come executive producers Mari Jo Winkler, Matthew McConaughey, Woody Harrelson, Cary Joji Fukunaga e Nic Pizzolatto.

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FONTE: The Hollywood Reporter