La nostra recensione dei primi due episodi della quinta stagione di Fargo, disponibile su Sky dal 22 novembre

Noah Hawley l’aveva detto: Fargo sarebbe tornata solo e unicamente con una storia migliore di tutte quelle raccontate precedentemente dalla serie. Sono passati tre anni dall’ultima falsa storia vera ambientata nell’universo fittizio ispirato all’omonimo film dei fratelli Coen; tre anni di Covid, di scioperi, di cancel culture e quant’altro. Il mondo è cambiato radicalmente, eppure a una prima occhiata Fargo sembra esser tornata identica a sé stessa, almeno a giudicare dai primi due episodi del suo quinto arco. Il che non è, si badi, per forza un male.

A fronte di una rivoluzione innegabile nelle tematiche e nella rappresentazione, la serie di FX è quasi rassicurante nella propria coerenza interna. Il ritorno in Minnesota, stavolta nel vicino e lontanissimo 2019, porta con sé tutti gli elementi cardine del brand Fargo: sicari laconici e dal look iconico (qui troneggia un